Quando avevo 17 anni e gli ormoni impazziti,mi ricordo oltre al rigore della visita militare,dove ci palparono le palle in uno stanzone a mezza Sicilia, dicevo che mi ricordo l’entusiasmo tipico dell’età, io come tutti i miei coetanei eravamo io 90% impulsivi, usavamo più il cuore che il cervello, si andava a morire anche per idee sbagliate ( e ci sta) o per leader che poi non erano così immuni da sbagli e non volevi sentire ragioni, urlavi contro chi cercava di aprirti gli occhi, quante litigate con mio padre.
Dalla mattina a scuola, fino a notte fonda quando mettevo i manifesti ero sempre sul pezzo, sempre carico di adrenalina, un soldatino perfetto….
Poi, poi, poi cresci e a me è capitato di maturare cambiando il modo di vedere le cose, non ho cambiato idee ma la prospettiva da dove guardare, perché i trenta, i quarant’anni e dopo, non sono gli stessi e non parlo di acciacchi, cominci a capire meglio ciò che hai letto da giovane, capisci meglio le persone, non è più un “abbracciamoci tutti siamo fratelli” certi di distinguere chi può ritenersi fratello non solo perché usa la tua stessa bandiera.
Prima eri figlio ora sei padre, non parlo di prole.
Adesso quando vedo che a certi del mio ambiente gli basta fare il presente, sentire qualche canzone dei zpm, salutare con l’avambraccio, collezionare francobolli, fare qualche raduno/festa….mi sento distante, non possiamo essere solo goliardia. Altri di quel medesimo ambiente si stanno facendo gli affari propri al governo e li più che sentirmi distante provo ribrezzo.
Quindi a 17 anno e’ giusto avere 17 anni , vivere la spensieratezza mista al misticismo che si fa spazio nel tuo essere, ed è normale scivolare in tentazioni soprattutto se sei impavido, ti puoi permettere di sbeffeggiare gli schiaffi ( veri e figurati)della vita in trincea. Chi non ha avuto 17 anni pazienza ovvero chi a 17 faceva altro, ha perso l’occasione fare il diciassettenne ad età matura si rasenta la pateticita’, che non vuol dire che non si possa fare baldoria o scrivere sui muri, se si ha materia grigia si intuisce cosa voglio dire.
Perciò a chi urla, canta o scrive 17 anni tutta la vita, rispondo no grazie.
No grazie non è più tempo di stare a bocca aperta e ingoiare le mosche, per ascoltare falsi miti o mitizzare fasciobar.
Angelo Giudice
Dalla mattina a scuola, fino a notte fonda quando mettevo i manifesti ero sempre sul pezzo, sempre carico di adrenalina, un soldatino perfetto….
Poi, poi, poi cresci e a me è capitato di maturare cambiando il modo di vedere le cose, non ho cambiato idee ma la prospettiva da dove guardare, perché i trenta, i quarant’anni e dopo, non sono gli stessi e non parlo di acciacchi, cominci a capire meglio ciò che hai letto da giovane, capisci meglio le persone, non è più un “abbracciamoci tutti siamo fratelli” certi di distinguere chi può ritenersi fratello non solo perché usa la tua stessa bandiera.
Prima eri figlio ora sei padre, non parlo di prole.
Adesso quando vedo che a certi del mio ambiente gli basta fare il presente, sentire qualche canzone dei zpm, salutare con l’avambraccio, collezionare francobolli, fare qualche raduno/festa….mi sento distante, non possiamo essere solo goliardia. Altri di quel medesimo ambiente si stanno facendo gli affari propri al governo e li più che sentirmi distante provo ribrezzo.
Quindi a 17 anno e’ giusto avere 17 anni , vivere la spensieratezza mista al misticismo che si fa spazio nel tuo essere, ed è normale scivolare in tentazioni soprattutto se sei impavido, ti puoi permettere di sbeffeggiare gli schiaffi ( veri e figurati)della vita in trincea. Chi non ha avuto 17 anni pazienza ovvero chi a 17 faceva altro, ha perso l’occasione fare il diciassettenne ad età matura si rasenta la pateticita’, che non vuol dire che non si possa fare baldoria o scrivere sui muri, se si ha materia grigia si intuisce cosa voglio dire.
Perciò a chi urla, canta o scrive 17 anni tutta la vita, rispondo no grazie.
No grazie non è più tempo di stare a bocca aperta e ingoiare le mosche, per ascoltare falsi miti o mitizzare fasciobar.
Angelo Giudice