Quando si è ragazzo, credi di poterlo mettere nel culo al mondo. Pensi che sia tutto possibile, basta la tua volontà e dei valori forti in cui credere. Poi come un termometro che sale con i sintomi dell'influenza, pian piano sale una tacca alla volta, il sapore della delusione, lo scontro frontale con la realtà. Tutta la passione che hai coltivato e che custodisci dentro te, la vedi violentata, stuprata da ciò che ti circonda. Ti accorgi che alcuni di quelli che ti accompagnava per certi cammini, man mano che diventavano più irti, cambiava strada, altri si atttardavano, però i più pericolosi erano quelli che facevano finta di far il tuo stesso percorso, poi li trovavi su altri marciapiedi, e senza pudore al momento giusto (per loro, facendo leva sui sentimenti e ricordi), quelli con qualche tipo di coscienza ti dicono che hanno fatto un piccolo errore di percorso, i più scaltri sostengono che era la mia, la strada sbagliata perché troppo ancorato a certe cose, tipo l'onestà, tipo la coerenza, poi trovano un punto ancora in comune e battono su quello.
Si in effetti la delusione più grande la da chi credevi vicino, il nemico è ovvio che non sia leale con te, infatti non ti incazzi per ciò. Ora in età più che adulta, credo anche "maturo", passo sopra determinati comportamenti poiché ormai in prescrizione, se un avversario in questura fa il nome di qualcuno del mio gruppo è da infame ma ci può stare, ma gente del tuo stesso ambiente non lo tolleri, ci parli dopo anni ma sai che è giuda. Capita di aver visto amici che pur di vincere facile hanno fatto accordi con persone con cui, io non prenderei manco un caffè, ma si sa il potere dell'anello una volta provato, anche se il loro ego li fa sentire Gandalf. Da ragazzo hai lo sguardo puntato su dei nemici, e non ti accorgi che qualcuno vicino a te, e che critica il nemico poi ne prende le sembianze, riuscendo a superarlo in coglionaggine.
Infatti questo post non parla delle delusioni, ma bensì che il prezzo da pagare nel raggiungere la maturità è raggiungere la consapevolezza. Perché se resti testa di cazzo, puoi invecchiare serenamente...
Angelo Giudice
Si in effetti la delusione più grande la da chi credevi vicino, il nemico è ovvio che non sia leale con te, infatti non ti incazzi per ciò. Ora in età più che adulta, credo anche "maturo", passo sopra determinati comportamenti poiché ormai in prescrizione, se un avversario in questura fa il nome di qualcuno del mio gruppo è da infame ma ci può stare, ma gente del tuo stesso ambiente non lo tolleri, ci parli dopo anni ma sai che è giuda. Capita di aver visto amici che pur di vincere facile hanno fatto accordi con persone con cui, io non prenderei manco un caffè, ma si sa il potere dell'anello una volta provato, anche se il loro ego li fa sentire Gandalf. Da ragazzo hai lo sguardo puntato su dei nemici, e non ti accorgi che qualcuno vicino a te, e che critica il nemico poi ne prende le sembianze, riuscendo a superarlo in coglionaggine.
Infatti questo post non parla delle delusioni, ma bensì che il prezzo da pagare nel raggiungere la maturità è raggiungere la consapevolezza. Perché se resti testa di cazzo, puoi invecchiare serenamente...
Angelo Giudice