Amici e curiosi mi chiedono, tu cosa ci facevi nel MSI?
Non ti erano simpatici, Almirante, Fini, e una marea di iscritti, molti della tua città, non hai mai esibito in casa reliquie del ventennio o foto del duce....?
In effetti io sono stato un ragazzo del FdG negli anni 80, in un posto di frontiera, dove tutto veniva vissuto in una maniera diversa da quasi tutte le altre realtà sparse nella penisola, ed eravamo un ente a sé, staccandosi in toto anche dal partito. Poi ovviamente crescendo ho fatto la tessera, del partito ma conservando le mie idee, quindi diciamo vivendo scontri quotidiani all'interno, fin quando poi si è dissolto il partito diventando ancor peggio, facendo un balzo verso la democristianita'. Io ho la mia idea di una destra sociale che si avvicina a qualche spunto della sinistra, e ciò mi ha portato ad essere chiamato con varie etichette tipo fasciocomunista. A me certe storie invece sono sempre andate strette, ad esempio io del ventennio mi piace guardare con curiosità i primi 4 anni e l'RSI, poi dei grandi oratori del MSI restano le piazze piene e bei discorsi, a parte Pino Rauti che aveva qualcosa che me lo faceva apprezzare di più, anche lui con i suoi pregi e difetti, io sono stato un militante dell'idea, o meglio delle nostre idee (del mio gruppo di sr) se poi coincidevano con i vertici, bene, se coincidevano con quelle di altri partiti, va bene così. Non ho mai fatto le lotte per convenienza di un partito, poi alle elezioni ho appoggiato chi era vicino o proveniva dal mio gruppo. In conclusione, rispondo agli amici, io ero un militante di un sogno, ospitato nel MSI. Il resto di spiegazioni politiche in sé, sono molte e argomentate, a cui posso rispondere in privato e di presenza.
Angelo Giudice
Non ti erano simpatici, Almirante, Fini, e una marea di iscritti, molti della tua città, non hai mai esibito in casa reliquie del ventennio o foto del duce....?
In effetti io sono stato un ragazzo del FdG negli anni 80, in un posto di frontiera, dove tutto veniva vissuto in una maniera diversa da quasi tutte le altre realtà sparse nella penisola, ed eravamo un ente a sé, staccandosi in toto anche dal partito. Poi ovviamente crescendo ho fatto la tessera, del partito ma conservando le mie idee, quindi diciamo vivendo scontri quotidiani all'interno, fin quando poi si è dissolto il partito diventando ancor peggio, facendo un balzo verso la democristianita'. Io ho la mia idea di una destra sociale che si avvicina a qualche spunto della sinistra, e ciò mi ha portato ad essere chiamato con varie etichette tipo fasciocomunista. A me certe storie invece sono sempre andate strette, ad esempio io del ventennio mi piace guardare con curiosità i primi 4 anni e l'RSI, poi dei grandi oratori del MSI restano le piazze piene e bei discorsi, a parte Pino Rauti che aveva qualcosa che me lo faceva apprezzare di più, anche lui con i suoi pregi e difetti, io sono stato un militante dell'idea, o meglio delle nostre idee (del mio gruppo di sr) se poi coincidevano con i vertici, bene, se coincidevano con quelle di altri partiti, va bene così. Non ho mai fatto le lotte per convenienza di un partito, poi alle elezioni ho appoggiato chi era vicino o proveniva dal mio gruppo. In conclusione, rispondo agli amici, io ero un militante di un sogno, ospitato nel MSI. Il resto di spiegazioni politiche in sé, sono molte e argomentate, a cui posso rispondere in privato e di presenza.
Angelo Giudice