Di solito o meglio mai, tiro le somme delle annate, ma per me questo è stato un anno strano, ho avuto delle esperienze diverse, soprattutto perché ho fatto una cosa, anzi 2,che non avevo mai pensato ne programmato. Per vari incontri, incastri e coincidenze, mi sono ritrovato ad aver scritto 2 racconti. Non era nella mia testa fare ciò, ma è successo. La cosa mi ha fatto molto piacere, perché ho scoperto parti di me, che vivevano dentro i meandri della mia anima (ricordi), talvolta nascosti dalla quotidianità, e magari usciti dopo essere stati stuzzicati, da incontri casuali con amici di vecchia data, o guardando vecchie foto. Mi ha fatto piacere aver riscontrato interesse soprattutto, tra i ragazzi, curiosi di come si viveva prima del digitale, e l'affettuosita' con cui i miei coetanei hanno apprezzato i ricordi condivisi. Parlo di un Italia che non esiste più, la velocità della modernità l'ha cancellata. Prima si andava più lentamente, i ricordi di mio padre potevo intuirli, perché il modo di vedere il mondo non era così distante, ad esempio il telefono della sip è durato decenni nelle case, adesso il modello di cellulare che avevo il mese scorso manco lo ricordo.
Quindi storie di borgate, di quartieri e di qualche puzzolente e umida sede politica.
Un abbraccio e un grazie a chi ha apprezzato.
Angelo Giudice
Quindi storie di borgate, di quartieri e di qualche puzzolente e umida sede politica.
Un abbraccio e un grazie a chi ha apprezzato.
Angelo Giudice