Ormai la musica neomelodica ha conquistato i ceti madioalti, e soprattutto i giovanissimi. I cinquantenni vanno alle serate anni 80 dove suonano "sciogli le trecce ai cavalli", quando chi li viveva realmente quegli anni manco cacava sta musica. Ai miei tempi qualcuno scriveva "Palestina libera" sui muri, dopo qualcuno scriveva "trottolino amoroso" adesso non sanno manco cosa sia una vernice spray, prima esistevano le comitive i gruppi, adesso solo quelli di chat, mi ricordo che gente aspettava con trepidazione l'uscita di un quotidiano o un settimanale per informarsi e accrescere lo spitito critico, adesso la critica si racchiude in uno smile differente a seconda l'umore. I giovani sono alienati, per colpa della mia generazione che ha avuto la possibilità di vivere nella sua terra di mezzo (tra boom anni 60 a Prodi) e poi sbiciolarla. Adesso magari vedono un film in bianco e nero, e pensano che sia meglio oggi, quando un film più realistico e meno contro ll patriarcato (che è esistito, ma sfido a dire che era sempre così) sarebbe stato frenato dalla critica, poiché avrebbe fatto vedere tempi in cui la ragione aveva il sopravvento sui pensieri, adesso c'è chi sceglie per noi, decidono cosa si debba dire, fare, mangiare e sognare, si perché se hai sogni di libertà, sei da manicomio. Ebbene io non ho nessun punto in comune con queste nuove leve, e ancor meno coi miei coetanei.
FELICE DI ESSERE DIFFERENTE
Angelo Giudice
FELICE DI ESSERE DIFFERENTE
Angelo Giudice