Mezzi di locomozione scolastica.
Vado a prendere mia figlia a scuola, e naturalmente mi metto in piedi ad aspettare, l'apertura del cancello. Al mio fianco si mette una vettura in tripla fila, in modo tale che il conducente possa guardare il cancello senza sforzare il collo, lasciando la macchina accesa, per via dell'aria condizionata, incurante che il suo tubo di scarico era sotto il mio naso, e il calore sprigionato dal motore, raddoppiava la calura di un settembre arido, allora senza dire nulla poiché già la mia giornata è già di merda come le altre 3000 precedenti, mi allontano sul marciapiede, pensando solo che avrei voluto una tanica di benzina, e bruciarlo vivo, davanti il corpo docente, personale Ata, alunni e genitori. Una volta sul marciapiede arriva uno con una moto di grossa cilindrata, sale sul marciapiede e mi guarda male, perché non spostandomi gli ho creato difficile l'operazione del posteggio selvaggio, e soprattutto perché si sgualciva le calzette Gucci. Al momento penso di spostarmi un attimo, altrimenti neanche il casco gli avrebbe salvato i connotati. Nell'attimo in cui mi sposto vengo sfiorato da una madre che passa a 200 km orari con un monopattino di merda. Le donne non le ho mai sfiorate (in senso manesco) quindi mi limito a un commento, che riguardava le corna del marito. Finalmente aprono il cancello e mi evitano 20 anni per direttissima. Comunque la gente, non è nemmeno lontanamente capace, di intuire quanto talvolta la morte aleggi, nelle proprie vicinanze. Domani andrà mia moglie a prendere mia figlia a scuola....
Angelo Giudice
P. S. pura cronaca non ho romanzato nulla
Vado a prendere mia figlia a scuola, e naturalmente mi metto in piedi ad aspettare, l'apertura del cancello. Al mio fianco si mette una vettura in tripla fila, in modo tale che il conducente possa guardare il cancello senza sforzare il collo, lasciando la macchina accesa, per via dell'aria condizionata, incurante che il suo tubo di scarico era sotto il mio naso, e il calore sprigionato dal motore, raddoppiava la calura di un settembre arido, allora senza dire nulla poiché già la mia giornata è già di merda come le altre 3000 precedenti, mi allontano sul marciapiede, pensando solo che avrei voluto una tanica di benzina, e bruciarlo vivo, davanti il corpo docente, personale Ata, alunni e genitori. Una volta sul marciapiede arriva uno con una moto di grossa cilindrata, sale sul marciapiede e mi guarda male, perché non spostandomi gli ho creato difficile l'operazione del posteggio selvaggio, e soprattutto perché si sgualciva le calzette Gucci. Al momento penso di spostarmi un attimo, altrimenti neanche il casco gli avrebbe salvato i connotati. Nell'attimo in cui mi sposto vengo sfiorato da una madre che passa a 200 km orari con un monopattino di merda. Le donne non le ho mai sfiorate (in senso manesco) quindi mi limito a un commento, che riguardava le corna del marito. Finalmente aprono il cancello e mi evitano 20 anni per direttissima. Comunque la gente, non è nemmeno lontanamente capace, di intuire quanto talvolta la morte aleggi, nelle proprie vicinanze. Domani andrà mia moglie a prendere mia figlia a scuola....
Angelo Giudice
P. S. pura cronaca non ho romanzato nulla