15 luglio 1989.
Nel 'Giorno della Festa del Redentore', si tiene un concerto unico: i Pink Floyd si esibiscono gratuitamente davanti a 200 mila spettatori a Venezia. Il palco, costruito su una piattaforma galleggiante, si trova di fronte a Piazza San Marco. Un concerto indimenticabile, diretta televisiva in mondovisione, ma tante polemiche. Il permesso arriva poche ore prima dell'inizio, sicurezza inesistente, pubblico abbandonato senza assistenza e servizi. I Pink Floyd suonano per 90 minuti che rimarranno per sempre nella storia. Io con uno dei primi videoregistratori, registro l'evento, certo che avrei avuto un documento prezioso tra i miei affetti. Ma per un attimo mi ero scordato, di vivere in Sicilia, a Siracusa, in via Sicilia ad un passo dal mare, dove nelle giornate limpide si sente qualcuno, di fronte recitare il corano, e giungono gli odori di cous cous. E in quegli anni (diciamo fino al digitale terrestre) le frequenze dei canali tunisini, venivano captati da casa mia, meglio della Rai, sentivo più telegiornali in arabo, che i nostri, ad esempio Rai tre in estate te la scordavi, era forse più giusto dividere il canone con Gheddafi. Quindi anche quella sera dopo 3 canzoni, il segnale cominciò ad arrivare ad intermittenza, con mezze canzoni e qualcuna in bianco e nero. Come molti film o spettacoli del tempo. Un avventura (disavventura) che solo chi ha vissuto in un posto di frontiera può realmente capire. Ciò avveniva il 100% se ti azzardavi ad ascoltare "tutto il calcio minuto per minuto",la radiocronaca la dovevi immaginare, da frasi captate, tipo spionaggio ai tempi della guerra fredda. Quindi per me quella volta è stata come vivere tra la laguna e la casbah. Un concerto storico per molti, un concerto del cavolo for my.....
Angelo Giudice
Nel 'Giorno della Festa del Redentore', si tiene un concerto unico: i Pink Floyd si esibiscono gratuitamente davanti a 200 mila spettatori a Venezia. Il palco, costruito su una piattaforma galleggiante, si trova di fronte a Piazza San Marco. Un concerto indimenticabile, diretta televisiva in mondovisione, ma tante polemiche. Il permesso arriva poche ore prima dell'inizio, sicurezza inesistente, pubblico abbandonato senza assistenza e servizi. I Pink Floyd suonano per 90 minuti che rimarranno per sempre nella storia. Io con uno dei primi videoregistratori, registro l'evento, certo che avrei avuto un documento prezioso tra i miei affetti. Ma per un attimo mi ero scordato, di vivere in Sicilia, a Siracusa, in via Sicilia ad un passo dal mare, dove nelle giornate limpide si sente qualcuno, di fronte recitare il corano, e giungono gli odori di cous cous. E in quegli anni (diciamo fino al digitale terrestre) le frequenze dei canali tunisini, venivano captati da casa mia, meglio della Rai, sentivo più telegiornali in arabo, che i nostri, ad esempio Rai tre in estate te la scordavi, era forse più giusto dividere il canone con Gheddafi. Quindi anche quella sera dopo 3 canzoni, il segnale cominciò ad arrivare ad intermittenza, con mezze canzoni e qualcuna in bianco e nero. Come molti film o spettacoli del tempo. Un avventura (disavventura) che solo chi ha vissuto in un posto di frontiera può realmente capire. Ciò avveniva il 100% se ti azzardavi ad ascoltare "tutto il calcio minuto per minuto",la radiocronaca la dovevi immaginare, da frasi captate, tipo spionaggio ai tempi della guerra fredda. Quindi per me quella volta è stata come vivere tra la laguna e la casbah. Un concerto storico per molti, un concerto del cavolo for my.....
Angelo Giudice