Capita che, per conoscere ambienti, che non frequenti, hai bisogno di qualcosa che ti dia la possibilità, di farlo. Ad esempio scrivendo qualcosa, e vuoi fissarlo su dei fogli, ti imbatti, in editori subdoli, servirli, leccaculo al sistema, ovviamente falsi, oltre che professionalmente discutibili. Poi trovi delatori, e uomini di viltà assoluta, che cercano di carpire ciò che hai scritto, e lo riportano, spesso in maniera errata ad altri soggetti, che infine incuriositi o per principio sputano sentenze. Trovi anche chi, in via di correzione, non cambia un verbo o una virgola, ma il pensiero stesso, facendoti dire cose, che non dici. Infine ci sono tipografie, che bruciarle di per sé, sarebbe un favore alla comunità. Poi mi chiedo, come si fa a scrivere, cose reali? Bisogna solo scrivere favole, o cenni storici? Bisogna solo raccontare le gesta di morti? Credo che a questo punto, si possano fare molte biografie, soprattutto delle persone che ho incontrato, per questa esperienza, visto che già sono morte dentro.
Angelo Giudice
Angelo Giudice