Con le parole, ognuno di noi, può descriversi in mille modi. Possiamo dire di noi, ciò che vogliamo. Possiamo essere, santi, eroi, cantanti, divi del porno, autisti di formula uno, brutti ceffi, bei tenebrosi, poco di buono ……tutto dipende da ciò che vogliamo raccontare. Poi ci sono le azioni, si perché, verba volant azioni manent, a parte i cretini, tutti guardano alle azioni, che ognuno di noi, ha compiuto, non a quello che noi raccontiamo. Se nella nostra vita, abbiamo tradito, persone, ideali, questo si sa. Se non hai viaggiato, se non sei stato con qualcuno, se hai venduto te stesso, se hai cambiato bandiera, se eri amico di qualcuno, se hai finto di essere amico, se hai fatto fisicamente qualcosa bella o brutta, se hai fatto parte di un gruppo, si sa, ovvero lo sai tu, poiché, non importa se la gente ne è a conoscenza, importa che tu, sia sincero con te stesso. Lo stesso, vale, forse ancora peggio, per chi non ha, fatto azioni, colui che vive di vite riflesse, o fa il saggio da dietro una tastiera, alternando selfie fatti al cesso. A tutti noi, piacerebbe essere, John Holmes. Ma con un poco di autostima, possiamo dire come siamo, talvolta il forte ego ci porta a dire e pensare, che noi siamo un gradino, forse due sopra gli altri, e poi, come cadendo dalle nubi, si ci chiede, il perché, molti pensano male di noi. Io ad esempio, sono a conoscenza, che per essere simpatico ai sostenitori di una, squadra, una teoria, un gruppo o un’idea, risulterò antipatico ai sostenitori del contrario. Invece esistono persone, che credono che il contrario non esiste, e tutto ciò che fanno sia giusto a prescindere, mai una mano sulla coscienza, mai uno specchiarsi l’anima. Allora sappiate che, uno come me, che ha perseverato, in azioni sbagliate, quando voi, raccontate le vostre gesta, nello stesso istante penso alle tante persone, che avete deluso o a cui avete fatto un torto. Di altri, invece rido dentro, quando vedo la loro spocchiosità, pieni di sé, raccontare ciò che hanno soltanto teorizzato, poiché incapaci di fare alcuna azione, degna di tale nome. Le nostre azioni, nel bene o nel male, sono i nostri biglietti da visita. E ripeto, soprattutto, tra noi e il nostro io. A noi stessi non sfuggiamo, almeno che, si è limitati cerebralmente. I tal caso, venite, lasciatevi abbracciare con tanta compassione.
Angelo Giudice
Angelo Giudice