(Lo scrittore e giornalista Luigi Siviero ci parla di Kosmik, il Superman Sovietico)
Kosmik il superuomo sovietico, giunto sulla Terra in seguito alla distruzione del suo pianeta natale e alla morte di quasi tutti gli appartenenti alla sua specie, ricorda molto da vicino Superman: è bastato semplicemente questo a spingermi a scrivere un racconto su questo personaggio. Tra l’altro la navicella con a bordo Kosmik, come in Superman: Red Son di Mark Millar e Dave Johnson, si schianta nel territorio russo anziché nei pressi di una Smallville statunitense, provocando il noto “evento di Tunguska” (enorme esplosione causata nella realtà probabilmente da un meteorite), elementi che aggiungono fascino al retroterra del personaggio. Di questo personaggio e del suo mondo mi sono piaciuti anche i cattivi, il Comandante Aywass e sua figlia, che ho immaginato fin da subito simili a Ming e alla Principessa Aura (nella versione interpretata da Ornella Muti). Nella figlia di Aywass ho visto la possibilità di dare al racconto un piccolo tocco di perversione ed erotismo. Quanto alla scrittura del racconto, ho scelto l’ambientazione su un’isola deserta ispirandomi all’isola del Dottor No, antagonista dell’agente 007. Poi ho attinto alla mitologia greca utilizzando il personaggio di Medusa, che trovo affascinante, e alla letteratura ottocentesca, facendo apparire brevemente il fratello di Sherlock Holmes. Come si può vedere, sono ingredienti eterogenei, che spero di essere riuscito ad amalgamare a dovere.
Kosmik il superuomo sovietico, giunto sulla Terra in seguito alla distruzione del suo pianeta natale e alla morte di quasi tutti gli appartenenti alla sua specie, ricorda molto da vicino Superman: è bastato semplicemente questo a spingermi a scrivere un racconto su questo personaggio. Tra l’altro la navicella con a bordo Kosmik, come in Superman: Red Son di Mark Millar e Dave Johnson, si schianta nel territorio russo anziché nei pressi di una Smallville statunitense, provocando il noto “evento di Tunguska” (enorme esplosione causata nella realtà probabilmente da un meteorite), elementi che aggiungono fascino al retroterra del personaggio. Di questo personaggio e del suo mondo mi sono piaciuti anche i cattivi, il Comandante Aywass e sua figlia, che ho immaginato fin da subito simili a Ming e alla Principessa Aura (nella versione interpretata da Ornella Muti). Nella figlia di Aywass ho visto la possibilità di dare al racconto un piccolo tocco di perversione ed erotismo. Quanto alla scrittura del racconto, ho scelto l’ambientazione su un’isola deserta ispirandomi all’isola del Dottor No, antagonista dell’agente 007. Poi ho attinto alla mitologia greca utilizzando il personaggio di Medusa, che trovo affascinante, e alla letteratura ottocentesca, facendo apparire brevemente il fratello di Sherlock Holmes. Come si può vedere, sono ingredienti eterogenei, che spero di essere riuscito ad amalgamare a dovere.