Questo avrebbe dovuto essere il mio articolo di presentazione, ma per la mia naturale predisposizione a fare pasticci con la tecnologia arriva secondo. Grazie all'amico Franco Marino, le cui insistenze e la fiducia nelle mie capacità di scrittura hanno vinto la mia naturale pigrizia, mi unisco ad un gruppo ben nutrito di penne (un tempo si diceva così...) a quanto vedo ben affilate. Farò del mio meglio per non abbassare la media.
45 anni, maniaco dei libri e della lettura, ultimamente immerso nello studio dell'idealismo tedesco, cresciuto in un ambiente familiare di sinistra, sono uscito dal tunnel del progressismo grazie ad esperienze di vita, e alla lettura di Nietzsche, Hegel, Spengler. Evola mi ha poi introdotto alla Tradizione, e se dovessi definirmi in qualche modo (ma definirsi è sempre un esercizio insoddisfacente) opterei per “reazionario e antimoderno”. L'essere antimoderno caratterizzerà molti dei miei scritti, come si evince dal titolo scelto per il mio blog: “I tramonti dell'Occidente” è un omaggio scoperto all'opera di Spengler, declinata al plurale in quanto i modi e gli aspetti del declino, quando non della decomposizione della società in cui viviamo, sono molteplici e meritevoli di uno sguardo non fuggevole. Il sottotitolo, “Una rivolta contro il mondo moderno”, è un ancora più scoperto omaggio al barone Julius Evola, che non abbisogna di spiegazioni.
Cercherò di non trascurare nessuno degli aspetti dello sfacelo in cui siamo costretti a vivere, ma fra i miei preferiti vi saranno di sicuro i giornalisti, categoria ormai prostituita per definizione, tanto che ormai li chiamo da anni, semplicemente, “puttane di regime” (e ben prima che Trump coniasse il pur significativo “presstitutes”), la classe politica dello Stato-fantoccio italiano, e il baraccone di fenomeni intellettuali (ma al rovescio) che nello stesso pare votato a sostenere ogni obbrobrio e ogni azione contronatura promuovendoli a “diritti”. Uno spettacolo piuttosto deprimente, ma mi sforzerò, ogni tanto, di riposarmi (e riposare i miei tre lettori) con escursioni nel mondo del pensiero, dell'arte, e in generale della Bellezza che l'animo umano ha creato e, ove non corrotto, ancora conserva e riconosce.
Ad maiora.
45 anni, maniaco dei libri e della lettura, ultimamente immerso nello studio dell'idealismo tedesco, cresciuto in un ambiente familiare di sinistra, sono uscito dal tunnel del progressismo grazie ad esperienze di vita, e alla lettura di Nietzsche, Hegel, Spengler. Evola mi ha poi introdotto alla Tradizione, e se dovessi definirmi in qualche modo (ma definirsi è sempre un esercizio insoddisfacente) opterei per “reazionario e antimoderno”. L'essere antimoderno caratterizzerà molti dei miei scritti, come si evince dal titolo scelto per il mio blog: “I tramonti dell'Occidente” è un omaggio scoperto all'opera di Spengler, declinata al plurale in quanto i modi e gli aspetti del declino, quando non della decomposizione della società in cui viviamo, sono molteplici e meritevoli di uno sguardo non fuggevole. Il sottotitolo, “Una rivolta contro il mondo moderno”, è un ancora più scoperto omaggio al barone Julius Evola, che non abbisogna di spiegazioni.
Cercherò di non trascurare nessuno degli aspetti dello sfacelo in cui siamo costretti a vivere, ma fra i miei preferiti vi saranno di sicuro i giornalisti, categoria ormai prostituita per definizione, tanto che ormai li chiamo da anni, semplicemente, “puttane di regime” (e ben prima che Trump coniasse il pur significativo “presstitutes”), la classe politica dello Stato-fantoccio italiano, e il baraccone di fenomeni intellettuali (ma al rovescio) che nello stesso pare votato a sostenere ogni obbrobrio e ogni azione contronatura promuovendoli a “diritti”. Uno spettacolo piuttosto deprimente, ma mi sforzerò, ogni tanto, di riposarmi (e riposare i miei tre lettori) con escursioni nel mondo del pensiero, dell'arte, e in generale della Bellezza che l'animo umano ha creato e, ove non corrotto, ancora conserva e riconosce.
Ad maiora.