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Avanza il "sovranismo" demagogico-cattivista?
Gli argentini, a cui ci legano i possenti flussi migratori del passato e l'incoercibile propensione al masochismo, hanno eletto Javier Milei, un Michele Boldrin munito di basettoni e pressoché privo di discernimento e misura. Gli anarcocapitalisti di ogni latitudine esultano perché promette di realizzare il solito libro dei sogni che cela malamente il proposito di regalare (è un tenace assertore della dollarizzazione) il Paese dei gauchos alle multinazionali nordamericane; i patiti di new age apprezzeranno la passione per i cartomanti e i vezzi da fricchettone postmoderno in doppiopetto: è un canaro fanatico (i suoi animali portano i nomi dei guru del pensiero libertario), e pare si faccia consigliare dagli spiriti dei suoi amici a quattro zampe. I possibilisti intravedono in questa sorta di Ken umano un nuovo Bolsonaro, l'ennesimo leader trumpiano. In attesa di vederlo all’opera, mi permetto di nutrire grandi riserve.
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