Una saggia decisione
Xi Jinping evita di fare tappa in Italia, e fa bene. La stragrande maggioranza delle persone che compongono la classe dirigente italiana, e buona parte dell'elettorato, covano un rancore sordo nei confronti della Cina, che nel loro immaginario collettivo rimane la terra dei mangiatori di cani e pipistrelli. A sinistra non le perdonano la fine del fallimentare modello maoista e l'avvio di un neoconfucianesimo che sì favorisce l'impresa e gli imprenditori, ma tenendoli a debita distanza dalla Politica con la P maiuscola; a destra non digeriscono (e non lo digeriranno mai, per questo i "sovranisti" diffondono calunnie sempre più infamanti) gli strepitosi successi economici avvenuti sotto l'egida della bandiera rossa. L'Italia è un paese occupato. I paesi occupati non mantengono mai la parola. Chi non mantiene mai la parola va snobbato o totalmente ignorato. I cinesi questo lo sanno.
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Tra l'altro, nei suoi editoriali oramai è diventata una filo-sionista sfegatata, ignorando che quelli non sono ebrei, ma khazari. Vaglielo a spiegare...
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