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Benzina sul fuoco
Non voglio schierarmi e sprecare parole sui disordini di Bologna dato che il fascismo e l'antifascismo, il comunismo e l'anticomunismo e persino il wokismo e l'antiwokismo sono solamente fuffa ideologica, scuse buone per distrarre i popoli borseggiati. Volevo solo farvi notare le dichiarazioni provenienti dalle opposte fazioni (fidiellini, leghisti, sinistre varie), con i vari esponenti assorti a coccolare i ragazzi della loro parrocchietta di riferimento, la loro migliore gioventù di fiducia, tipo i teppisti centrosocialari o i mercenari di BlackRock di CasaPound (per me possono crepare tutti). Malgrado i toni da pompiere, un pompiere piromane, destra e sinistra fanno entrambi abuso di sensazionalismo allarmistico (ho perso il conto delle emergenze: ambientale, sanitaria, femminicidio, omofobia, antisemitismo...) e gettano benzina sul fuoco della protesta. Una protesta addomesticata, irriflessiva e ancorata a schemi antiquati tesa ad occultare i disastri inenarrabili provocati negli ultimi trent'anni. Soffiano sul fuoco, questi esecrabili mantici umani. Il sindacalista Landini, il protégé di Mario Draghi, sollecita i lavoratori alla “rivolta sociale”. Crosetto, addirittura, soffia sul fuoco della guerra: dice che dobbiamo prepararci. Prepararci a cosa? Da quando l'attuale governo di centrodestra si è insediato, la produzione industriale cala. Venti mesi di declino: un dato tragico e reale. Siamo sicuri che sia tutta colpa di chi li ha preceduti?
PS. L'ultimo PdC, Draghi, era sostenuto da Forza Italia e Lega.
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