La “destra” è una parte del problema.
Salvini è ingiocabile. Obnubilato da una perenne foschia mentale, pesta merdoni colossali e smozzica frasette di circostanza; e finge sistematicamente di cadere dalle nuvole: per lui la fiaccolata di oggi è stata pro-pace. Tajani è d'accordo con Yulia Navalnaya, la vedova allegra del maneggione russo venuto purtroppo (per lui) a mancare nei giorni scorsi: continueremo a sanzionare Mosca e colpiremo (sequestrando l'ennesimo yacht o i figli?) la cerchia di Putin. La “destra” italiana è affetta da problemi enormi e crede di poterli occultare proiettandoli psicoanaliticamente sulla “sinistra”, il carcinoma gemello. E, duole farlo notare, buona parte del cosiddetto antisistema si adegua a questa visione deformante che ritiene la destra un male minore. Ricordo che a livello continentale uno dei maggiori poteri forti rimane il Partito Popolare Europeo (centrodestra), il gruppo più numeroso e longevo del Parlamento di Strasburgo.
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Tra l'altro, nei suoi editoriali oramai è diventata una filo-sionista sfegatata, ignorando che quelli non sono ebrei, ma khazari. Vaglielo a spiegare...
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