La libertà non è mai gratis.
Leggo commenti e post pensosi di gente preoccupata per i latinos che invadono il Texas. Non è questo il cuore del problema; gli infortuni migratori americani non ci riguardano. Il problema degli italiani sta nel mar Mediterraneo e nella fascia nordafricana e mediorientale; e tocca a noi risolverlo, non ai cittadini di Houston o di Dallas. Amici texani, vi sentite oppressi dal fisco e dalle follie dem? Orbene, finitela di masturbarvi con i giochi di ruolo di QAnon nelle vostre gabbiette di legno e passate alle vie di fatto. Le armi non vi fanno certo difetto. Anziché continuare a sparare sulle zucche o sulle lattine di birra vuote, cominciate a prendere di mira i pilastri del governo federale. Personalmente auspico la balcanizzazione degli Stati Uniti d'America, se non altro perché le alternative appaiono francamente irricevibili: una guerra mondiale convenzionale (e forse nucleare) o la progressiva consunzione economica e sociale. Trump non lo prendo nemmeno in considerazione: serve a fare la guerra a Cina e Iran, quindi a peggiorare la situazione di un paese esportatore come il nostro, energeticamente non autosufficiente. E a chi obietta: "Ma come! Perderemmo il maggior compratore del nostro debito" rispondo: Perderemmo anche il nostro principale carceriere. La libertà non è mai gratis. La libertà va conquistata e protetta, richiede sacrifici anche pesanti. Sacrifici che dovremo prima o poi affrontare.
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Tra l'altro, nei suoi editoriali oramai è diventata una filo-sionista sfegatata, ignorando che quelli non sono ebrei, ma khazari. Vaglielo a spiegare...
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