Addio alla nonna di Casa Surace. Mai sopportata. Non tanto perché lei avesse fatto qualcosa di male ma perché ho sempre trovato indigesti quei canali che, sia pure ben celati dietro una facciata di simpatia si trasformano in propagandisti politici. Nonnina Surace, che va da sé non era certo l'autrice dei testi che recitava - come del resto tante nonnine usate dalla TV (si pensi alla Annarella che furoreggiava nei servizi dei talk-show politici) - ovviamente si era unita a tutte le propagande degli ultimi anni e aveva fatto propria anche quella sul clima e sul risparmio energetico, naturalmente condendo il tutto con quella nostalgia dal sapore reazionario che fa tanta presa su chi crede che l'aceto, dopo vent'anni, si trasformi in vino e che, fortunatamente, passa subito dopo il riassaggio.
Detto ciò, naturalmente riposi in pace, ci mancherebbe. Ma non ci raccontino la favola di un successo spontaneo. Nulla a quei livelli è spontaneo.
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Tra l'altro, nei suoi editoriali oramai è diventata una filo-sionista sfegatata, ignorando che quelli non sono ebrei, ma khazari. Vaglielo a spiegare...
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