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Caligorante

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Accadeva centocinquantasei anni fa. 18 ottobre 1867. L’Impero Russo, che allora si estendeva su tre continenti, cede l’Alaska agli Stati Uniti D’America per 7 milioni e 200 mila dollari. La scelta, nota come “Alaska purchase”, fu dettata da necessità finanziarie e dall’esigenza di concentrarsi nel Grande Gioco (la disputa aperta in Asia centrale con i britannici), e comportò il ritiro del governo zarista dall’emisfero occidentale. Già nel 1824 Mosca aveva rinunciato volontariamente all'Oregon, vicinissimo all’Alaska, territorio conteso da Spagna, Gran Bretagna e USA. L’espansione russa in Nordamerica era iniziata nella seconda metà del XVIII secolo: Fort Ross, nella California settentrionale, fu costruito nel 1812, mentre nella Russia europea infuriavano le armate francesi. Il corriere dello Zar arrivava fino a Yerba Buena, antico nome di San Francisco, dove si era insediata la Compagnia Russa delle pellicce, che verrà sciolta nel 1840; i Russi che restarono a Yerba Buena diventeranno col tempo cittadini americani a tutti gli effetti. L’Alaska fu voluto fortemente dal Segretario di Stato William H. Seward, il Kissinger di Abraham Lincoln e convinto assertore di una guerra contro l’impero zarista per assicurarsi il mercato cinese. Originally posted in:
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