TERAPIA PER SINISTRATI
Vorresti continuare a sentirti di sinistra, ma i tweet di Letta, Boldrini & Co. ti procurano conati da anni?
Credi in una (vera) solidarietà sociale compatibile con la libertà soggettiva e ti disgusta la deriva da Stato etico in salsa giacobina cui hai assistito in Italia negli ultimi tempi?
Certo che desideri pari opportunità per uomini e donne, però hai il vago sospetto che le diatribe linguistiche sull’uso degli articoli non colgano esattamente il nocciolo della questione?
Più in generale, non hai preconcetti contro il progredire dei diritti civili, ma non ne puoi più della strombazzata retorica che lo accompagna, che prova a compensare la rimozione della questione sociale dal dibattito?
Pensi, a dirla tutta, che ciò di cui la “sinistra” non parla sia esattamente ciò di cui dovrebbe parlare?
E ancora: senti incompatibile l’ideologia globalista con una libertà “politicamente intesa” e credi che essa rappresenti il tradimento di un’intera tradizione culturale?
Quando discuti con i tuoi amici (nella tua testa, perché in realtà non vi frequentate più…) citi a supporto delle tue idee Gramsci & Popper, Pasolini & J.S. Mill, ma non sai come tenerli insieme in una visione coerente?
Il capitalismo delle multinazionali non ti sconfinfera e non credi che le donazioni dei filantropi della Silicon Valley siano la soluzione, ma allo stesso tempo – in tutta onestà – ritieni la dittatura del proletariato un esperimento da non ritentare?
In conclusione, il politicalcorrettismo dei salotti liberal di New York e Bruxelles ti provoca incubi in cui ti ritrovi nei panni dell’anarchico Bresci, ma con l’inconfondibile chioma di Donald Trump?
Risparmia le parcelle per lo psicoterapeuta e per l’avvocato penalista, abbiamo la soluzione che fa per te! Signore e signori: Geminello Preterossi!
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Post di Fabrizio Masucci.
Per chi non lo conoscesse, Fabrizio è stato il Direttore della Cappella Sansevero di Napoli fino al 2021, si dimise dall'incarico quando fu introdotto il greenpass per accedere ai luoghi della Cultura e delle Belle Arti.
Famosa la sua lettera di congedo.
Vorresti continuare a sentirti di sinistra, ma i tweet di Letta, Boldrini & Co. ti procurano conati da anni?
Credi in una (vera) solidarietà sociale compatibile con la libertà soggettiva e ti disgusta la deriva da Stato etico in salsa giacobina cui hai assistito in Italia negli ultimi tempi?
Certo che desideri pari opportunità per uomini e donne, però hai il vago sospetto che le diatribe linguistiche sull’uso degli articoli non colgano esattamente il nocciolo della questione?
Più in generale, non hai preconcetti contro il progredire dei diritti civili, ma non ne puoi più della strombazzata retorica che lo accompagna, che prova a compensare la rimozione della questione sociale dal dibattito?
Pensi, a dirla tutta, che ciò di cui la “sinistra” non parla sia esattamente ciò di cui dovrebbe parlare?
E ancora: senti incompatibile l’ideologia globalista con una libertà “politicamente intesa” e credi che essa rappresenti il tradimento di un’intera tradizione culturale?
Quando discuti con i tuoi amici (nella tua testa, perché in realtà non vi frequentate più…) citi a supporto delle tue idee Gramsci & Popper, Pasolini & J.S. Mill, ma non sai come tenerli insieme in una visione coerente?
Il capitalismo delle multinazionali non ti sconfinfera e non credi che le donazioni dei filantropi della Silicon Valley siano la soluzione, ma allo stesso tempo – in tutta onestà – ritieni la dittatura del proletariato un esperimento da non ritentare?
In conclusione, il politicalcorrettismo dei salotti liberal di New York e Bruxelles ti provoca incubi in cui ti ritrovi nei panni dell’anarchico Bresci, ma con l’inconfondibile chioma di Donald Trump?
Risparmia le parcelle per lo psicoterapeuta e per l’avvocato penalista, abbiamo la soluzione che fa per te! Signore e signori: Geminello Preterossi!
Post di Fabrizio Masucci.
Per chi non lo conoscesse, Fabrizio è stato il Direttore della Cappella Sansevero di Napoli fino al 2021, si dimise dall'incarico quando fu introdotto il greenpass per accedere ai luoghi della Cultura e delle Belle Arti.
Famosa la sua lettera di congedo.