Chi come me ha iniziato sin da bambino ad amare matematica e scienze generalmente intraprende un percorso di studi quasi sempre di stampo scientifico. Io volevo insegnare ai bambini la matematica ma alla fine l'amore per gli animali mi ha portata all'Università di Medicina Veterinaria di Napoli.
Le materie umanistiche, fatta eccezione per Italiano ed Epica che mi piacevano moltissimo, poco mi prendevano. La Filosofia non la capivo. Mi sforzavo concentravo studiavo..ma alla fine la imparavo a memoria e male. Complice della mia scarsa passione per la materia un'insegnante che non spiegava ma assegnava gli autori e decine di pagine da studiare e che quando interrogava apriva il libro a caso guardava il numero della pagina e lo associava al nome dello studente in elenco. Con un ghigno ed un'espressione compiaciuta chiamava lo sfortunato di turno per l'interrogazione.
Negli ultimi anni sui social abbiamo avuto la possibilità di conoscere autori importanti e le loro opere grazie ai post illuminanti di persone che hanno una formazione umanistica e profonda cultura. Li ammiro.
Ho così potuto conoscere un filosofo.... Noam Chomsky,
il quale definisce come "fabbrica del consenso, un sistema di propaganda attuato coi mezzi di comunicazione di massa che ritiene molto efficace per il controllo e la manipolazione dell'opinione pubblica" (cit. wikipedia).
Pensiero più che mai attuale.
Bene.
Credo davvero che i filosofi rivestano un ruolo importante nella nostra società malata. Riescono a comprenderla meglio, a darne chiavi di lettura e nello stesso tempo a trovare soluzioni per vie di uscita possibili.
In Italia abbiamo l'onore di avere un filosofo come Giorgio Agamben, che ha grande fama all'estero. Il suo pensiero critico e le sue opere resteranno nella Storia.
Negli ultimi tre anni linciato dai servi del potere,
Agamben ha comunque mantenuto la schiena dritta e scritto cose di cui essere orgogliosi.
Se la Scienza ci ha delusi ed i suoi laureati hanno dato il peggio di sé primi fra tutti Virostar e Camici bianchi social influencer....dall'altra parte esiste la cultura umanistica.
La sola che potrà salvare l'essere umano.
Le materie umanistiche, fatta eccezione per Italiano ed Epica che mi piacevano moltissimo, poco mi prendevano. La Filosofia non la capivo. Mi sforzavo concentravo studiavo..ma alla fine la imparavo a memoria e male. Complice della mia scarsa passione per la materia un'insegnante che non spiegava ma assegnava gli autori e decine di pagine da studiare e che quando interrogava apriva il libro a caso guardava il numero della pagina e lo associava al nome dello studente in elenco. Con un ghigno ed un'espressione compiaciuta chiamava lo sfortunato di turno per l'interrogazione.
Negli ultimi anni sui social abbiamo avuto la possibilità di conoscere autori importanti e le loro opere grazie ai post illuminanti di persone che hanno una formazione umanistica e profonda cultura. Li ammiro.
Ho così potuto conoscere un filosofo.... Noam Chomsky,
il quale definisce come "fabbrica del consenso, un sistema di propaganda attuato coi mezzi di comunicazione di massa che ritiene molto efficace per il controllo e la manipolazione dell'opinione pubblica" (cit. wikipedia).
Pensiero più che mai attuale.
Bene.
Credo davvero che i filosofi rivestano un ruolo importante nella nostra società malata. Riescono a comprenderla meglio, a darne chiavi di lettura e nello stesso tempo a trovare soluzioni per vie di uscita possibili.
In Italia abbiamo l'onore di avere un filosofo come Giorgio Agamben, che ha grande fama all'estero. Il suo pensiero critico e le sue opere resteranno nella Storia.
Negli ultimi tre anni linciato dai servi del potere,
Agamben ha comunque mantenuto la schiena dritta e scritto cose di cui essere orgogliosi.
Se la Scienza ci ha delusi ed i suoi laureati hanno dato il peggio di sé primi fra tutti Virostar e Camici bianchi social influencer....dall'altra parte esiste la cultura umanistica.
La sola che potrà salvare l'essere umano.