E perché mai l'Occidente dovrebbe ammettere la sconfitta? L'Occidente, ovvero gli USA e i loro rabbini saltellanti e benedicenti, giulivi per il Grande Israele prossimo venturo (che possa andargli di traverso!), è riuscito a separare Mosca dall'Europa, e a deindustrializzare quest'ultima; scanna dove e quando vuole generali come Kirillov o gente comune come è accaduto al Crocus City Hall, mostrando al mondo la vulnerabilità della Russietta democratica; ha ridimensionato sensibilmente l'Asse della resistenza in Medio Oriente. Quanto alle "superarmi", servono a poco in un contesto bellico di tipo ibrido. No, compagno Orsi, se c'è qualcuno che deve ammettere la sconfitta, quello è Putin e la sua corte dei miracoli. L'impassibile Cina ha capito l'antifona e si è giustamente defilata. Ma gli influencer pro Cremlino non demordono e si ostinano a difendere l'indifendibile, con risultati esilaranti: più lodano la circospezione e l'umanità (è “umano” usare la tecnica del tritacarne con i coscritti ucraini o togliere l'energia elettrica ai civili in pieno inverno senza torcere un solo capello ai malviventi della cricca zelenskiana?) della nomenklatura liberal-mafiosa pietroburghese, più quest'ultima rimedia umiliazioni e rovesci strategici. Filorussi fuori dalla realtà. E, prossimamente, fuori dalla grazia di Dio.