Lungi da me difendere Donald Trump, ma sulla questione dei migranti non esistono buoni e cattivi, inclusivi e razzisti, ma solo tanti ipocriti. Nel 2020 Ursula von der Leyen erogò 700 milioni di euro alla Grecia (uno dei principali acquirenti europei di sistemi d'arma israeliani), lo «scudo» d’Europa. La soluzione greca per i migranti consisteva in un muro di quaranta chilometri dotato di un sistema di sorveglianza lungo la frontiera terrestre con la Turchia. Al posto di frontiera di Evros, Atene, per spaventare i profughi, si usano cannoni sonici a lungo raggio (acquistati dall’azienda statunitense Genasys), i quali emettono suoni simili a quelli di un aereo o di un colpo di fucile a pochi centimetri dall’orecchio e possono provocare danni permanenti all'apparato uditivo. Ricordatevi di questo quando sentirete il piddino eurofesso di turno tuonare contro le barriere della vergogna volute da Trump, che poi sono anche le barriere della vergogna di Obama.
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