La Grande Italia

Il forum dei patrioti italiani

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Accadeva centootto anni fa.
29 gennaio 1916. Parigi viene bombardata dai dirigibili tedeschi. Durante la Grande Guerra il bombardamento strategico non ebbe un ruolo determinante; furono impiegati prevalentemente gli Zeppelin della marina tedesca, rimasti inutilizzati a causa dell'inattività della Hochseeflotte, la Flotta d'alto mare. L’anno 1915 inaugurò la guerra aerea, che contribuì a far capire all’opinione pubblica che la lotta degli eserciti si era trasformata in una lotta di popoli. Dopo alcune incursioni vicino alla costa orientale britannica, nel maggio del 1915 i tedeschi colpirono Londra, uccidendo 127 persone e ferendone 352 nel corso dell'anno. I raid degli Zeppelin, destinate a raggiungere la massima intensità nella tarda estate del 1916, lasciarono poi il posto alle incursioni aeree. A partire dall’inizio del 1917, quando i tedeschi sostituirono i dirigibili con gli aeroplani Gotha, le incursioni aeree su Londra crebbero di intensità. I tedeschi di solito arrivavano nelle notti serene e senza luna, e all'inizio non ci fu modo di neutralizzarli. Nel 1916 operarono più liberamente, raggiungendo le Midlands e la Scozia e obbligando il governo britannico a ordinare l'oscuramento. Già nel settembre 1916 gli inglesi impararono a localizzare i dirigibili attraverso l'intercettazione dei loro messaggi radio e ad abbatterli con l'artiglieria e con caccia che sparavano munizioni esplosive. Nel maggio del 1918 le difese antiaeree inglesi avevano raggiunto una tale efficienza da indurre gli aeroplani nemici a deviare su altri obiettivi, perlopiù francesi. La difficoltà di distinguere dall’alto gli obiettivi militari dagli edifici civili legittimò i bersagli civili: in una lotta esistenziale era lecito colpire non soltanto i nemici in armi, ma anche i civili nelle retrovie, garanzia vivente della volontà-capacità di resistere. Come il sottomarino era un’arma soprattutto economica, così l’aereo era un’arma psicologica. Ma fu durante la prima guerra mondiale che si realizzò che le incursioni aeree arrestavano la produzione nei centri industriali, costringendo nello stesso tempo i comandi a distogliere molti aerei dal fronte per adibirli a compiti difensivi. Il comandante dell'RFC, Hugh Trenchard, ordinò incursioni su vasta scala sulla Germania negli ultimi mesi di guerra, contribuendo a dare una spallata al fronte interno. L'appoggio all'artiglieria rappresentò il tipo d'impiego più importante della nuova arma nella fase iniziale del conflitto. Nel 1915 gli aerei britannici disponevano già di radio e utilizzavano codici speciali per comunicare a terra con le batterie d'artiglieria e tenere sotto controllo la precisione e gli effetti del tiro, ma il compito dell'osservazione diretta era svolto soprattutto da palloni frenati, collegati con cavi telefonici alle postazioni al suolo. I palloni, tuttavia, costituivano facili bersagli per i caccia nemici. Gli aerei difendevano gli aerostieri svolgendo anche compiti di ricognizione fotografica. In generale a essere avvantaggiati in queste operazioni erano gli Alleati e soprattutto i francesi, che nel 1914 disponevano di un numero notevolmente superiore di aeroplani e piloti rispetto alla Gran Bretagna e alla Russia e possedevano la più grande industria aeronautica del mondo. Per i primi due anni il Royal Flying Corps (RFC) britannico rimase indietro rispetto a Francia e Germania. Eppure, all'inizio non si poteva parlare di una guerra aerea nel senso letterale del termine, poiché i velivoli di entrambi gli schieramenti non erano dotati di mitragliatrici e molte perdite furono il risultato di incidenti e avarie piuttosto che di azioni nemiche. Gran parte dei velivoli aveva motori spingenti montati nella parte posteriore della fusoliera, che fornivano meno potenza e manovrabilità rispetto a un propulsore con elica traente posto in prua; ma questa soluzione creava evidenti problemi d'impiego al montaggio di una mitragliatrice fissa sul muso, perché poteva danneggiare le pale. Nella primavera del 1915, l'aviatore francese Roland Garros dotò il proprio velivolo di una mitragliatrice che sparava attraverso l'elica, la quale disponeva di pale dotate di piastre per deviare eventuali pallottole che le avesse colpite; la cadenza dei proiettili era in ogni caso molto bassa. I tedeschi abbatterono e catturarono l'aereo francese, che fu studiato dalla società Fokker per mettere a punto un nuovo dispositivo di sincronizzazione; questo permise di installare su un nuovo monoplano monomotore un'arma che sparava attraverso il disco dell'elica senza colpire le pale. Per diversi mesi nell'inverno e nella primavera del 1915-16 il «flagello Fokker» assicurò un notevole vantaggio ai tedeschi, anche se più per il timore creato dal monopolio di una nuova tecnologia piuttosto che per i molti aerei alleati che riuscirono ad abbattere. Concentrando la loro potenza aerea attorno a Verdun i tedeschi in parte nascosero i preparativi per la battaglia e mantennero il controllo dei cieli nelle prime settimane dell'offensiva. In maggio, però, l'avevano ormai perso, con la cattura di un aereo Fokker da parte degli Alleati, che realizzarono un loro sistema di sincronizzazione e introdussero nuovi modelli con eliche spingenti che non richiedevano tale equipaggiamento. Nelle fasi iniziali della Somme, Trenchard condivise con Haig l'impegno per un' offensiva implacabile e incessante e per cacciare i tedeschi dal loro spazio aereo, anche se ciò significava trascurare la difesa dei ricognitori britannici e accettare pesanti perdite tra i loro equipaggi. L'RFC iniziò la battaglia con 426 piloti e ne perse 308 tra morti, feriti e dispersi, mentre altri 268 furono mandati a casa per essere sostituiti da reclute addestrate in fretta e furia la cui aspettativa di vita nell'autunno era soltanto di un mese. In settembre, tuttavia, una nuova generazione di caccia tedeschi Albatros D III contribuì a riportare l'equilibrio e nella «settimana di sangue» dell'aprile del 1917 i reparti da caccia tedeschi inflissero perdite senza precedenti all'RFC ad Arras e controllarono il cielo sullo Chemin des Dames, impedendo in pratica ai francesi la ricognizione fotografica e l' osservazione mediante palloni. Soltanto in maggio e giugno, con l'arrivo di una successiva generazione di aerei, tra cui i britannici S.E.5, i Sopwith Pup e il francese Spad, gli Alleati riguadagnarono il vantaggio. Nei cieli come a terra, pertanto, l'iniziativa passava da uno all'altro, eppure alla fine i combattimenti aerei rimasero marginali. Una schiacciante superiorità aerea aiutò molto poco i britannici il 10 luglio 1916 e la sua perdita non impedì un successo molto maggiore il primo giorno ad Arras, anche se in altri tempi (la prima fase a Verdun, l'ultima fase sulla Somme, lo Chemin des Dames) la superiorità aerea dei tedeschi ne rafforzò l'efficacia nelle operazioni terrestri. In tutto, gli Zeppelin e i Gotha uccisero 1.413 civili in Gran Bretagna durante la guerra (e altri 267 a Parigi). Le incursioni provocarono panico e disagi a Londra, dove fino a 300.000 persone si rifugiavano di notte nelle stazioni della metropolitana. I britannici improvvisarono un sistema di difesa costituito da posti d'osservazione, sirene, palloni aerostatici e contraerea, oltre a caccia fatti rientrare dalla Francia. Comunque costituirono una minaccia minore rispetto a quella dei sommergibili, sui quali durante la primavera del 1917 era riposta la maggior speranza di successo del Reich.

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