Accadeva centotrentacinque anni fa.
9 dicembre 1888. Herman Hollerith installa la sua apparecchiatura di calcolo nel Dipartimento della guerra degli Stati Uniti. Lo strumento, oltre all'impiego in campo militare, servì a superare lo scoglio dei censimenti. Nel 1790 l’Ufficio per il Censimento degli Stati Uniti d’America impiegò circa sette mesi per produrre i primi risultati, analizzando una popolazione costituita da 3,8 milioni di persone. Il medesimo conteggio, effettuato nel 1860, mostrava una popolazione di 31,8 milioni di persone, dieci volte tanto in soli settanta anni. Quando, nel 1887, l’Ufficio del Censimento riuscì finalmente a produrre i risultati estratti dai dati raccolti sette anni prima, apparve chiaro che, con simili ritmi di crescita, l’elaborazione dei dati del censimento sarebbe presto diventata impossibile. Nel caso degli Stati Uniti, il sondaggio decennale riveste un ruolo fondamentale dettato dalla Costituzione americana, che prevede che i membri della House of Representative siano in numero proporzionale agli abitanti di ogni singolo Stato dell'Unione e che su questa rappresentanza è basata anche l’imposizione fiscale. A fronte di questo, si può capire come fosse prioritario, per il funzionamento stesso della macchina statale, individuare un sistema più rapido per ordinare e conteggiare i dati raccolti, affinché le informazioni avessero ancora validità al momento della loro pubblicazione. La soluzione a questo problema venne da uno degli impiegati dell’Ufficio del Censimento, l’Ing. Herman Hollerith. Figlio di emigrati tedeschi, Herman Hollerith nacque a Buffalo, New York, il 29 febbraio 1860 e lì passò gran parte della sua infanzia, fino a che entrò al City College of New York all’età di soli 16 anni, dopo essere stato educato da un insegnante privato perché affetto da una forma di dislessia. I problemi di linguaggio tuttavia non gli impedirono di laurearsi in Ingegneria Mineraria nel 1879 e di essere assunto come assistente da uno dei suoi insegnanti, il prof. W. P. Trowbridge. Nel 1880 Herman Hollerith utilizzò per la prima volta nel censimento del 1890 la sua macchina tabulatrice basata su schede perforate per i relativi calcoli. Il successo lo spinse a creare una società per commercializzare la macchina utilizzata nel censimento. L’idea che avrebbe modificato per sempre il modo di trattare i dati e avrebbe dato vita all’industria dell’informazione nacque dall’osservazione di un bigliettaio che perforava con la sua macchinetta analitica (inventata da Charles Babbage) i biglietti ferroviari. Da qui Hollerith capì che, se era possibile registrare una semplice informazione mediante la perforazione di un foglio, sarebbe stato possibile registrare più informazioni per mezzo di un numero maggiore di fori o tramite una combinazione dei medesimi. Occorreva ideare una macchina in grado di “leggere” ed “elaborare” queste informazioni. Alla fine Hollerith riuscì a progettare un meccanismo basato su una serie di aghi montati su molle e che, passando attraverso i fori praticati nelle schede, si immergevano in ampolle piene di mercurio e determinavano la chiusura del circuito elettrico permettendo il passaggio di corrente, quando invece l’ago incontrava la carta veniva da questa fermato impedendo la chiusura del circuito. La chiusura del contatto agiva su un contatore elettromeccanico facendolo avanzare di un passo e permettendo quindi di contare quante volte una determinata posizione sulle schede era stata perforata, ovvero quante volte quella determinata informazione era “vera”. La macchina disponeva di alcune decine di contatori, permettendo così di contare contemporaneamente un gran numero di informazioni. Hollerith ottenne il primo brevetto nel 1884. Due anni dopo la macchina venne impiegata presso un ufficio governativo di Baltimora, più o meno nel medesimo periodo in cui venivano pubblicati i risultati completi del censimento del 1890. La Macchina Tabulatrice vinse a mani basse, gli operatori che utilizzarono il sistema a schede perforate ottennero risultati doppi rispetto a quelli che usarono il sistema Pidgin e tripli paragonati a coloro che utilizzarono il metodo Hunt, concorrente di Hollerith. I proventi derivanti dalle ordinazioni gli permisero di avviare la produzione dei componenti che erano fabbricati da varie aziende specializzate, riuscendo a soddisfare le richieste del mercato. I primi dati cominciarono ad arrivare a settembre, i primi conteggi vennero resi noti il 12 ottobre e il conteggio ufficiale il 12 dicembre, 32 giorni dopo la ricezione dell’ultimo pacco di schede compilate. In un articolo pubblicato nel 1890 vengono elogiate le persone che hanno operato sulle macchine di Hollerith e alle quali viene dato il merito di aver partecipato a un evento storico. L’autore dell'articolo precisa poi che la produttività delle donne fu decisamente superiore a quella degli uomini; se una donna era in grado di conteggiare mediamente 9590 famiglie, la media degli uomini fu appena di 6.587 e tra le 43 persone che arrivarono a superare le 10.000 schede elaborate in un giorno ben 38 furono donne. Il sistema di Hollerith venne usato, sempre nel 1890, per il censimento dell’impero austro-ungarico e successivamente per quello canadese del 1891 e per quello italiano del 1897. Il giro d’affari si allargò in modo esplosivo, ma Hollerith continuava a pensare a se stesso come a un esperto di statistica e alle sue macchine come macchine per la statistica sebbene già alla fine dell'Ottocento venissero usate per altri scopi. Questo comunque non gli impedì di fondare la sua azienda nel 1896, la Tabulating Machine Company, una delle colonne su cui sarebbe sorta la più importante e famosa delle aziende informatiche, l’IBM. Hollerith si rifiutava di considerare le idee che gli venivano proposte per migliorare la sua macchina e questo lo portò a perdere il suo più importante cliente, il Governo degli Stati Uniti. Nel 1905, anno in cui scadevano i brevetti per le sue invenzioni, l’Ufficio per il Censimento chiese ad Hollerith alcune modifiche alla macchina e una sostanziale riduzione dei costi di noleggio che erano diventati proibitivi. L’inventore si rifiutò e questo diede ai suoi committenti la scusa per affidare lo sviluppo dell’invenzione a un ex dipendente di Hollerith, James Powers, il quale si mise alacremente al lavoro e più tardi fondò la Powers Tabulating Machine Company. Naturalmente Hollerith decise di adire a vie legali, ma ciò non impedì che per il censimento del 1910 venissero utilizzate le macchine di Powers. La perdita del contratto o la carenza di liquidità obbligarono Hollerith a fondere (1911) la sua azienda con altre due che, pur operando nell'alta tecnologia, operavano su mercati assai diversi; la International Time Recording Company era stata fondata nel 1889 da Willard L. Bundy dopo aver ottenuto il brevetto della macchina per la registrazione e la timbratura dei cartellini segnatempo, mentre la Computing Scale Company, fondata nel 1891 da Edward Canby e Orange O. Ozias, si occupava di bilance. Da questa fusione nacque la Computer-Tabulating-Recording Company in cui Hollerith assunse il ruolo di direttore tecnico, carica che ricoprì fino al suo ritiro.
9 dicembre 1888. Herman Hollerith installa la sua apparecchiatura di calcolo nel Dipartimento della guerra degli Stati Uniti. Lo strumento, oltre all'impiego in campo militare, servì a superare lo scoglio dei censimenti. Nel 1790 l’Ufficio per il Censimento degli Stati Uniti d’America impiegò circa sette mesi per produrre i primi risultati, analizzando una popolazione costituita da 3,8 milioni di persone. Il medesimo conteggio, effettuato nel 1860, mostrava una popolazione di 31,8 milioni di persone, dieci volte tanto in soli settanta anni. Quando, nel 1887, l’Ufficio del Censimento riuscì finalmente a produrre i risultati estratti dai dati raccolti sette anni prima, apparve chiaro che, con simili ritmi di crescita, l’elaborazione dei dati del censimento sarebbe presto diventata impossibile. Nel caso degli Stati Uniti, il sondaggio decennale riveste un ruolo fondamentale dettato dalla Costituzione americana, che prevede che i membri della House of Representative siano in numero proporzionale agli abitanti di ogni singolo Stato dell'Unione e che su questa rappresentanza è basata anche l’imposizione fiscale. A fronte di questo, si può capire come fosse prioritario, per il funzionamento stesso della macchina statale, individuare un sistema più rapido per ordinare e conteggiare i dati raccolti, affinché le informazioni avessero ancora validità al momento della loro pubblicazione. La soluzione a questo problema venne da uno degli impiegati dell’Ufficio del Censimento, l’Ing. Herman Hollerith. Figlio di emigrati tedeschi, Herman Hollerith nacque a Buffalo, New York, il 29 febbraio 1860 e lì passò gran parte della sua infanzia, fino a che entrò al City College of New York all’età di soli 16 anni, dopo essere stato educato da un insegnante privato perché affetto da una forma di dislessia. I problemi di linguaggio tuttavia non gli impedirono di laurearsi in Ingegneria Mineraria nel 1879 e di essere assunto come assistente da uno dei suoi insegnanti, il prof. W. P. Trowbridge. Nel 1880 Herman Hollerith utilizzò per la prima volta nel censimento del 1890 la sua macchina tabulatrice basata su schede perforate per i relativi calcoli. Il successo lo spinse a creare una società per commercializzare la macchina utilizzata nel censimento. L’idea che avrebbe modificato per sempre il modo di trattare i dati e avrebbe dato vita all’industria dell’informazione nacque dall’osservazione di un bigliettaio che perforava con la sua macchinetta analitica (inventata da Charles Babbage) i biglietti ferroviari. Da qui Hollerith capì che, se era possibile registrare una semplice informazione mediante la perforazione di un foglio, sarebbe stato possibile registrare più informazioni per mezzo di un numero maggiore di fori o tramite una combinazione dei medesimi. Occorreva ideare una macchina in grado di “leggere” ed “elaborare” queste informazioni. Alla fine Hollerith riuscì a progettare un meccanismo basato su una serie di aghi montati su molle e che, passando attraverso i fori praticati nelle schede, si immergevano in ampolle piene di mercurio e determinavano la chiusura del circuito elettrico permettendo il passaggio di corrente, quando invece l’ago incontrava la carta veniva da questa fermato impedendo la chiusura del circuito. La chiusura del contatto agiva su un contatore elettromeccanico facendolo avanzare di un passo e permettendo quindi di contare quante volte una determinata posizione sulle schede era stata perforata, ovvero quante volte quella determinata informazione era “vera”. La macchina disponeva di alcune decine di contatori, permettendo così di contare contemporaneamente un gran numero di informazioni. Hollerith ottenne il primo brevetto nel 1884. Due anni dopo la macchina venne impiegata presso un ufficio governativo di Baltimora, più o meno nel medesimo periodo in cui venivano pubblicati i risultati completi del censimento del 1890. La Macchina Tabulatrice vinse a mani basse, gli operatori che utilizzarono il sistema a schede perforate ottennero risultati doppi rispetto a quelli che usarono il sistema Pidgin e tripli paragonati a coloro che utilizzarono il metodo Hunt, concorrente di Hollerith. I proventi derivanti dalle ordinazioni gli permisero di avviare la produzione dei componenti che erano fabbricati da varie aziende specializzate, riuscendo a soddisfare le richieste del mercato. I primi dati cominciarono ad arrivare a settembre, i primi conteggi vennero resi noti il 12 ottobre e il conteggio ufficiale il 12 dicembre, 32 giorni dopo la ricezione dell’ultimo pacco di schede compilate. In un articolo pubblicato nel 1890 vengono elogiate le persone che hanno operato sulle macchine di Hollerith e alle quali viene dato il merito di aver partecipato a un evento storico. L’autore dell'articolo precisa poi che la produttività delle donne fu decisamente superiore a quella degli uomini; se una donna era in grado di conteggiare mediamente 9590 famiglie, la media degli uomini fu appena di 6.587 e tra le 43 persone che arrivarono a superare le 10.000 schede elaborate in un giorno ben 38 furono donne. Il sistema di Hollerith venne usato, sempre nel 1890, per il censimento dell’impero austro-ungarico e successivamente per quello canadese del 1891 e per quello italiano del 1897. Il giro d’affari si allargò in modo esplosivo, ma Hollerith continuava a pensare a se stesso come a un esperto di statistica e alle sue macchine come macchine per la statistica sebbene già alla fine dell'Ottocento venissero usate per altri scopi. Questo comunque non gli impedì di fondare la sua azienda nel 1896, la Tabulating Machine Company, una delle colonne su cui sarebbe sorta la più importante e famosa delle aziende informatiche, l’IBM. Hollerith si rifiutava di considerare le idee che gli venivano proposte per migliorare la sua macchina e questo lo portò a perdere il suo più importante cliente, il Governo degli Stati Uniti. Nel 1905, anno in cui scadevano i brevetti per le sue invenzioni, l’Ufficio per il Censimento chiese ad Hollerith alcune modifiche alla macchina e una sostanziale riduzione dei costi di noleggio che erano diventati proibitivi. L’inventore si rifiutò e questo diede ai suoi committenti la scusa per affidare lo sviluppo dell’invenzione a un ex dipendente di Hollerith, James Powers, il quale si mise alacremente al lavoro e più tardi fondò la Powers Tabulating Machine Company. Naturalmente Hollerith decise di adire a vie legali, ma ciò non impedì che per il censimento del 1910 venissero utilizzate le macchine di Powers. La perdita del contratto o la carenza di liquidità obbligarono Hollerith a fondere (1911) la sua azienda con altre due che, pur operando nell'alta tecnologia, operavano su mercati assai diversi; la International Time Recording Company era stata fondata nel 1889 da Willard L. Bundy dopo aver ottenuto il brevetto della macchina per la registrazione e la timbratura dei cartellini segnatempo, mentre la Computing Scale Company, fondata nel 1891 da Edward Canby e Orange O. Ozias, si occupava di bilance. Da questa fusione nacque la Computer-Tabulating-Recording Company in cui Hollerith assunse il ruolo di direttore tecnico, carica che ricoprì fino al suo ritiro.