Alla base del tanto dibattuto woke c'è l'odio cieco per l'Europa, le sue radici elleniche, romane e cristiane, e in generale per qualsiasi civiltà forte e stabile. Ed è un odio che contraddistingue la pletora di orridi pupazzi talmudici sparsi per il pianeta, da Kiev a Città del Messico, da Buenos Aires a San Pietroburgo e Bruxelles. L'America è un paese costitutivamente rivoluzionario, erratico, multiculturale perché privo di Kultur, multirazziale, multiconfessionale perché fondamentalmente miscredente; in una parola: svegliato. E il fenomeno woke poteva nascere e svilupparsi solo negli Stati Uniti d'America, il paese che nella sua folle corsa nichilistica ha calpestato, pervertito e sofisticato tutto e tutti: la religiosità, la famiglia, le tradizioni, la natura. Ecco perché non mi lascio incantare dalle storielle sulla vecchia America conservatrice (quale, quella - a parole - anticolonialista perché antieuropea?), che è un qualcosa di patetico e residuale, una maschera folkloristica utile a celare le insopprimibili pulsioni trotzkiste della classe dirigente. Chi è di destra e ha contezza dei fatti storici non può non accostarsi con orrore e disprezzo a tutta l'esperienza statunitense.
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Alla base del tanto dibattuto woke c'è l'odio cieco per l'Europa, le sue radici elleniche, romane e cristiane, e in generale per qualsiasi civiltà forte e stabile. Ed è un odio che contraddistingue la pletora di orridi pupazzi talmudici sparsi per il pianeta, da Kiev a Città del Messico, da Buenos Aires a San Pietroburgo e Bruxelles. L'America è un paese costitutivamente rivoluzionario, erratico, multiculturale perché privo di Kultur, multirazziale, multiconfessionale perché fondamentalmente miscredente; in una parola: svegliato. E il fenomeno woke poteva nascere e svilupparsi solo negli Stati Uniti d'America, il paese che nella sua folle corsa nichilistica ha calpestato, pervertito e sofisticato tutto e tutti: la religiosità, la famiglia, le tradizioni, la natura. Ecco perché non mi lascio incantare dalle storielle sulla vecchia America conservatrice (quale, quella - a parole - anticolonialista perché antieuropea?), che è un qualcosa di patetico e residuale, una maschera folkloristica utile a celare le insopprimibili pulsioni trotzkiste della classe dirigente. Chi è di destra e ha contezza dei fatti storici non può non accostarsi con orrore e disprezzo a tutta l'esperienza statunitense.
