Leggo troppe analisi sociologiche d'accatto e odo molti sfottò di misantropi incalliti all'indirizzo dell'irruente naïveté partenopea. Insomma, l'armamentario dialettico e ideologico che il Gruppo Espresso ha sempre adoperato per fustigare l'Italiaccia alle vongole. Solo che la predica proviene da ambienti insospettabili, dalla sinistra intelligggente ipercritica riscopertasi sovranista, dalla destra f(e)rocia, dagli snob da social. Ma non eravate quelli che denunciavano i divieti, le misure di confinamento e le soperchierie del regime sanitario che, col pretesto del bene collettivo, vi obbligava a tapparvi in casa? Vi dà fastidio la caciara? Vi fa paura la foga vacanziera di chi, imbeccato da una influencer un po' burina, vuole regalarsi una settimana bianca fuori programma? Vi indigna il buonumore sbracato, che è una forma elementare di attaccamento alla normalità? Che problemi avete, insomma? Suvvia, ritiratevi sopra la vostra angusta colonna come tanti monaci stiliti e lasciate che la gente si diverta. Perché il vostro reducismo da pandemia intriso di autocommiserazione sta diventando insopportabile.