I liberali alle vongole dicono che lo Stato deve fare l'arbitro. Ma un arbitro dev'essere in possesso di una certa autorità fondata sulla legittimazione popolare, ma anche su una qualche forma di forza militare o finanziaria. Se lo Stato smette la redingote da banchiere e l'uniforme da generale, esso letteralmente non esiste più. E infatti in Italia, a dispetto della pressione fiscale incontrollata e dei bizantinismi burocratici, lo Stato non esiste più. In Italia vige un feroce regime neocoloniale di marca anglo-israeliana.
Ma infatti siamo sempre lì. Gli antiliberali sostengono che il liberale non voglia uno Stato forte. E questo nessun liberale sano lo dice. Lo Stato, proprio per poter essere forte, deve rimanere un semplice arbitro dunque indipendente dai poteri finanziari. Non confondiamo il liberalismo con l'americanismo.
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