La Siria sta nuovamente precipitando nel caos. Ho come l'impressione che la letteratura apocalittica fiorita intorno ai Sarmat, agli Oreshnik e alle wunderwaffen russe serva ad occultare le numerose toppe strategiche e le lacune (o, peggio, la connivenza con Israele) dell'intelligence russa.
E` possibile, come e` possibile (e ritengo maggiormente probabile) che cio` che sta succedendo preannunci uno spostamento del "pressing" statunitense verso Oriente per colpire (in modo diretto ed indiretto) Russia e Cina e i loro programmi/piani di espansione. L'Europa sotto questo profilo e` gia` stata "sterilizzata".
Il colpo gobbo in Ucraina non ha funzionato come pensavano: la Russia ha aggiunto un ulteriore gradino alla sua "scala" di escalation che non e` nucleare, come avrebbero voluto i falchi USA, ma convenzionale.
Ora la palla passa all'Europa (leggi Gran Bretagna) mentre gli USA si posizionano altrove.
Certo la Russia dovra` reagire e, come programmato dagli USA, anche contro il suo "alleato biforcuto" la Turchia.
In quanto a Israele (dove vivono 1 milione e 500 mila cittadini di origine russa) credo che dovremo attendere un po`, perche` la risposta russa potrebbe essere quella di estendere il suo "ombrello nucleare" oltre che sulla Bielorussia, anche sull'Iran.
Ma al momento sono solo ipotesi e congetture, anche se qualcosa si sta muovendo molto rapidamente in quella direzione.
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