Azione, il partito personale, diciamo pure intimista, di Carletto Calenda sta per dissolversi nel vento o cambiare pelle. Sciolta la comitiva, alle girls non resta che fare l'autostop e chiedere uno strappo alle nuove liste e ai nuovi movimenti, come quello allestito da Michele Boldrin e Alberto Forchielli (ve li raccomando). Insomma, ricomincia il mercato delle vacche. Rimanendo in tema di vacche e latticini, i "partitucoli" italioti possiamo paragonarli a quelle mozzarelle scadute ricoperte dal caratteristico strato di muffa bluastra. Tutto in loro è squallido e transitorio, senza storia, generatore di situazioni da reality show: dai nomi pittoreschi ai personaggi discutibili che li attraversano passando per i programmi evanescenti. Calenda, Renzi, Conte e compagnia bella sono i frutti avvelenati di un andazzo desolante che ci sta assuefacendo a una lenta agonia, una eutanasia collettiva. Uno sfascio voluto, conseguenza diretta del golpe di Mani Pulite, il quale rimosse il filtro incarnato dalla cosiddetta partitocrazia con le sue molteplici culture politiche che, bene o male, assicuravano pluralismo, libertà e competenza – ossia creazione della ricchezza – e uno straccio di democrazia – ovvero distribuzione della ricchezza.