Certe sortite di Capezzone, Sallusti e altri di area "conservatrice" (leggi: cloaca angloeb***ca) attestano una verità scomoda e amara: la "destra filorussa" è una patetica invenzione del giornalismo di sinistra, un miraggio generato dall'amicizia personale tra Putin e Berlusconi. Lo stesso dicasi per la sinistra: profittatori di piccolo cabotaggio pronti ai dietrofront più infamanti e clamorosi. La speranza di suggellare l'asse Roma-Mosca è prossima allo zero. Al massimo potremo assistere a flirt passeggeri, a intrallazzi e mercanteggiamenti di faccendieri come Savoini e alle giravolte di politicanti opportunisti come il Capitone e Gioggia, in passato sorpresi a indossare magliette e a sfruttare in maniera bieca la moda putiniana del momento. D'altronde, come diceva De Gaulle, non siamo un Paese povero, ma un povero Paese. Argomento che merita di essere approfondito.