Vicolo cieco.
Attaccata Belgorod, in territorio russo. Bilancio provvisorio, destinato a salire: due bambini morti. Triste parabola di una ex superpotenza, ormai assediata da tutte le parti, che non riesce a proteggere i propri cittadini e vassalli (Donbass, la martoriata Siria divenuta il punching ball di Israele). Perché? Perché, scegliendo la guerra lunga, regala agli americani tutto il tempo necessario per strangolare la Germania e accendere focolai attorno all'Eurasia. Perché ricerca costantemente l'accordicchio con la frangia sedicente isolazionista degli Usa. Perché per sferrare un attacco missilistico decente (150 missili ogni morte di papa su un territorio grande due volte e mezzo l'Italia sono acqua fresca) deve attendere l'affondamento di una nave o il danneggiamento del ponte di Kerch. Perché preferisce svenarsi per conquistare le macerie di Marinka e Avdeevka, mentre Kiev sembra la croisette durante il festival di Cannes. Si fotta questa Russia irresoluta, cavillatrice e parolaia, eterna stampella degli anglosassoni. La gangrena ucraina avanza inesorabile.
