Una banale constatazione.
La Rai usa le sue produzioni per propinare pillole di pensiero unico e ribadire l'intangibilità dei dogmi cari al regime neocoloniale di Bruxelles. Prendiamo lo sceneggiato sul caso di Elisa Claps. Un picchetto salmodiante recita lo slogan “No all'euro, no alla recessione.” L'eroe della storia, Gildo Claps, fratello della vittima, in qualità di fondatore dell'associazione Penelope spiega ai manifestanti che il problema non è l'euro bensì il disinteresse della politica, e altre cazzate qualunquiste. Una propaganda bestiale ammannita in maniera sgangherata, gratuita, meschina. Una Rai fuori controllo tiene a bagnomaria una popolazione totalmente lessata.
La Rai usa le sue produzioni per propinare pillole di pensiero unico e ribadire l'intangibilità dei dogmi cari al regime neocoloniale di Bruxelles. Prendiamo lo sceneggiato sul caso di Elisa Claps. Un picchetto salmodiante recita lo slogan “No all'euro, no alla recessione.” L'eroe della storia, Gildo Claps, fratello della vittima, in qualità di fondatore dell'associazione Penelope spiega ai manifestanti che il problema non è l'euro bensì il disinteresse della politica, e altre cazzate qualunquiste. Una propaganda bestiale ammannita in maniera sgangherata, gratuita, meschina. Una Rai fuori controllo tiene a bagnomaria una popolazione totalmente lessata.