Tra gli attori della nuova dinamica multipolare, ci sono gi Emirati Arabi Uniti (da ora EAU).
Il paese dall'avvio del conflitto in Ucraina e delle sanzioni occidentali ha perseguito una politica di neutralità (molto simile a quella turca). Una linea particolare per un alleato USA nella regione (contro il protagonismo saudita -vedi: proposta di abbassare il costo del petrolio).
Tassazione e una legislazione favorevole alla finanza, posizione comoda, proventi del petrolio e ormai del turismo, hanno trasformato gli EAU in protagonisti del futuro (economico e geopolitico -dove ricordiamo non conta solo la grandezza, ma anche posizione e ricchezza del sottosuolo-).
Gli EAU si sono distaccati ormai dal settore petrolifero (che è passato dal 50% del PIL a circa l'1%), ponendosi non solo come paese esportatore di materie prime, ma come avanguardia tecnologica (simbolico nel 2021, l'invio della sonda Al Amal -Speranza, in arabo- attorno Marte con l'aiuto degli USA).
Si intuisce la voglia di futuro. Gli EAU costruiranno Mars Science City nel deserto: una città sperimentale chiusa sotto cupola per riprodurre le condizioni della vita marziana.
Si tratta di una prova generale: nel 2017, gli EAU hanno stimato 100anni per costruire una città marziana (più prudenti di Musk).
Inoltre, il 1 giugno '22, Dubai ha anche firmato un accordo commerciale storico con Israele (alleato USA nella regione).
Non è la prima volta che gli EAU si smarcano dal blocco occidentale, avevano già optato per la non applicazione delle sanzioni al petrolio iraniano.
La linea sul petrolio russo è grossomodo la stessa: la Russia può vendere (a costo inferiore) il petrolio agli EAU, i quali dopo averlo raffinato lo immettono nel mercato globale (anche occidentale) a costo maggiore (Mosca guadagna un introito continuo, seppur inferiore; Dubai ci guadagna e basta).
A maggio 2022, gli EAU hanno partecipato virtualemente alla conferenza dei BRICS plus; che unito alla volontà saudita di diventarne membro fa tremare USA e UE.
Le reazioni non sono mancate: a novembre, l'intelligence USA ha accusato gli EAU di aver condizionato più elezioni presidenzali (tramite azioni lecite e illecite in più amministrazioni).
Maasalaamah Mister Biden.
Il paese dall'avvio del conflitto in Ucraina e delle sanzioni occidentali ha perseguito una politica di neutralità (molto simile a quella turca). Una linea particolare per un alleato USA nella regione (contro il protagonismo saudita -vedi: proposta di abbassare il costo del petrolio).
Tassazione e una legislazione favorevole alla finanza, posizione comoda, proventi del petrolio e ormai del turismo, hanno trasformato gli EAU in protagonisti del futuro (economico e geopolitico -dove ricordiamo non conta solo la grandezza, ma anche posizione e ricchezza del sottosuolo-).
Gli EAU si sono distaccati ormai dal settore petrolifero (che è passato dal 50% del PIL a circa l'1%), ponendosi non solo come paese esportatore di materie prime, ma come avanguardia tecnologica (simbolico nel 2021, l'invio della sonda Al Amal -Speranza, in arabo- attorno Marte con l'aiuto degli USA).
Si intuisce la voglia di futuro. Gli EAU costruiranno Mars Science City nel deserto: una città sperimentale chiusa sotto cupola per riprodurre le condizioni della vita marziana.
Si tratta di una prova generale: nel 2017, gli EAU hanno stimato 100anni per costruire una città marziana (più prudenti di Musk).
Inoltre, il 1 giugno '22, Dubai ha anche firmato un accordo commerciale storico con Israele (alleato USA nella regione).
Non è la prima volta che gli EAU si smarcano dal blocco occidentale, avevano già optato per la non applicazione delle sanzioni al petrolio iraniano.
La linea sul petrolio russo è grossomodo la stessa: la Russia può vendere (a costo inferiore) il petrolio agli EAU, i quali dopo averlo raffinato lo immettono nel mercato globale (anche occidentale) a costo maggiore (Mosca guadagna un introito continuo, seppur inferiore; Dubai ci guadagna e basta).
A maggio 2022, gli EAU hanno partecipato virtualemente alla conferenza dei BRICS plus; che unito alla volontà saudita di diventarne membro fa tremare USA e UE.
Le reazioni non sono mancate: a novembre, l'intelligence USA ha accusato gli EAU di aver condizionato più elezioni presidenzali (tramite azioni lecite e illecite in più amministrazioni).
Maasalaamah Mister Biden.