Nonostante io sia nettamente schierato su certi temi, ci sono alcuni aspetti di essi che non mi sono mai interessati. Per esempio, la notizia che sistematicamente salto è la quotidiana caccia al morto per il classico "malore improvviso" o che viene colpito da una recidiva per un tumore.
Questa posizione solitamente non viene apprezzata e spesso confusa con una connivenza con la narrazione pandemica, al punto che quando l'ho proposta ieri su Facebook sotto forma di post, una signora si è risentita e mi ha bannato.
Ora, premettendo che dopo ventuno anni di articoli contro le narrazioni ufficiali, di cui quasi cinque dedicati alla pandemia, non ho nulla da dimostrare a nessuno circa la sincerità delle mie posizioni - chi le mette in dubbio, si attacchi al proverbiale tram - in realtà il punto è che quando decidiamo da che parte stare in una determinata situazione, bisogna essere credibili. Se si abbraccia ogni teoria campata in aria, entriamo in un meccanismo nel quale vale tutto. La persona di buonsenso, invece, non ha bisogno di tantissimi dati ma di quei pochi, ed essenziali, che la illuminino a giorno anche nella notte più buia. Per non vaccinarmi e per rifiutare l'adesione alla narrazione pandemica non ho necessitato di sapere che Tizio fosse morto per gli effetti collaterali del siero o inventarmi feti morti nei sieri. Mi è bastato sapere che nel 2020 le case mortuarie offrivano ai congiunti 3000 euro - tutte cose che ho visto con i miei occhi - per dichiarare i propri cari morti di Covid-19, che le case farmaceutiche abbiano preteso uno scudo penale per eventuali reazioni avverse, che i malori improvvisi, da quando è arrivato il vaccino, siano quadruplicati, che i media abbiano fatto e facciano ancora oggi terrorismo psicologico contro coloro che, usufruendo di un diritto, non si vaccinavano e che l'INPS e le classi dirigenti di tutto il mondo da anni rompono le palle dicendo che sono finiti i soldi e che siamo troppi sul pianeta. E tantissimo altro ancora.
Io ho deciso fin dal Gennaio del 2020 da che parte stare e non ho mai più cambiato idea. I dati per cui ho fatto questa scelta mi bastano. Molti altri, nonostante tutto ciò fosse di dominio pubblico, non solo hanno scelto di credere alle balle di regime, ma anzi hanno persino aggredito chi cercava di convincerli.
Direte voi, tutto questo sproloquio che c'entra con Turetta?

Sin dal principio questa vicenda è apparsa a molti strana ed è innegabile che non manchino certe stranezze. Molti, per esempio - me compreso - non hanno trovato credibile la compostezza della sorella della vittima che si è messa a fare tutta una serie di sproloqui contro Salvini - che non si sa cosa diavolo c'entri - come pure è apparso strano che la nonna, pochi giorni dopo il delitto, avesse già pronto un libro che parla, guarda un po' il caso, di patriarcato e di violenza sulle donne. E certamente è strano che di questo ragazzo in rete si trovi soltanto una foto, quella dove indossa la maglia della sua squadra di pallavolo, per giunta concretamente sospettata di essere fatta con l'intelligenza artificiale, anche se proprio poco dopo aver scritto questo articolo - l'ho pubblicato oggi ma l'ho scritto ieri - è uscito fuori il video del ragazzo che peraltro, complotto per complotto, potrebbe benissimo essere un agente segreto, a dimostrazione che qui nessuno ha pregiudizi anticomplottistici.
Per il resto, non si vede nient'altro e tutto ciò che sappiamo, ci viene comunicato dai media. E' sufficiente per dire che Turetta non esista? Non lo so e non mi interessa. Quel che so è che siamo di fronte ad un dato inutile. Se anche si scoprisse che questo personaggio non esiste e che tutta la storia è una grande presa in giro, non cambierebbe nulla. Il dibattito sulla sua effettiva esistenza presuppone che lo svelamento della montatura redimerebbe tutti i fessi che fino a ieri credevano a tutte le scemenze dei media, che quindi capirebbero l'inganno e passerebbero dalla parte nostra (quale essa sia). Basta conoscere le persone per sapere che tutto ciò è un'illusione. E questo non vale solo per il femminismo, le tematiche LGBT ma per tutti i fondamentalismi religiosi come per quelli politici e quelli sportivi. Chi ha una visione fondamentalistica ed ideologica delle cose non accetterà mai di discutere con chi gli mostra i dati che smentiscono le sue tesi. Con chi ha una struttura dogmatica di pensiero, il dibattito è semplicemente tempo perso e ci si guadagna inutilmente dei nemici.
Parabola significa: io non so se Turetta davvero non esista. Ma non interessa a nessuna persona di buonsenso. Intanto perché se anche si svelasse la messinscena, avremo sempre tantissimi progressisti che diranno "Sì, tutto questo si è rivelato falso ma, per esempio, quella di Giulia Tramontano, di Roberta Ragusa, di Melania Rea sono storie vere". E poi perché tutto ciò che c'era da sapere di questa storia, noi lo abbiamo già saputo e non ha niente a che fare col fatto di cronaca in sé. La vicenda della povera Giulia Cecchettin ci dice cose che, se fossimo in un paese normale, avrebbero già prodotto delle conseguenze: ci dice molto sulla disonestà intellettuale dei media e su come questi traggano profitto dalle speculazioni sui fatti di cronaca.

Quando si sa tutto questo, cosa ci importa che Turetta esista o meno? E cosa ci importa sapere se Paola Marella, Totò Schillaci, Gianluca Vialli, assieme ai tanti sconosciuti colpiti dal famoso "malore improvviso" o dalla recrudescenza del loro tumore, siano morti per le cause ufficiali o per il famoso vaccino?
Non c'è bisogno di inventarseli i pretesti o fare affermazioni campate in aria per disprezzare le classi dirigenti. E' sufficiente un po' di consapevolezza del presente, un po' di memoria del passato e un po' di speranza per il futuro. E forse, anche tirare fuori quelle cose che, come i detective dei polizieschi americani, si muovono in coppia.
Accumulare dati su dati, alcuni dei quali falsi, che confermano cose che già sappiamo da anni, per poi indignarsi sui social, non serve a niente. Fa solo male alla nostra guerra a questo sistema marcio.


Franco Marino


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Sostanzialmente condivido tutto e lo sai benissimo… i dati sono importanti e nessuno li può smentire ma posso anche dirti che la gente faccia finta di non vederli oppure di non prenderli in considerazione
Con estrema umiltà ti posso dire che da qualche anno la vita mi abbia “ donato” altri occhi, ho imparato a dubitare di quello che cercavano di impormi… ho sempre ragionato con la mia testa e ho anche sbagliato e ci mancherebbe altro
Quello che noto oggi è l’incapacità di ragionare, di osservare, di dubitare e non mi riferisco solo a questo caso ma a tutti gli accadimenti degli ultimi anni e del presente
 

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