Quando con un amico che vive in Germania abbiamo commentato su Whatsapp il boom della destra radicale dalle sue parti - lui è proprio della Turingia - questi si è detto stupito che nonostante questi risultati, l'Unione Europea continui a non capirne il senso.
In realtà, chi studia come funziona questo meccanismo si stupisce ben poco perché l'UE è sostanzialmente una costruzione socialista, con tutte le caratteristiche tipiche di un'ideologia fondata sull'idealismo e dunque sulla negazione dei fatti - fu Hegel a dire "se la teoria è smentita dalla realtà, tanto peggio per la realtà" - e sulla convinzione tipicamente marxistica che se c'è qualcuno che sta meglio degli altri, perché è più bravo, in realtà non è più bravo ma sta rubando a chi sta peggio, dunque deve stare un po' peggio per far felici quelli che stanno peggio di lui. E' ovviamente una colossale scemenza che tuttavia ha movimentato la storia per duecento anni.
La realtà dice una cosa molto semplice: i popoli europei si sono rotti le scatole dell'Unione Europea e dell'euro, di questa spada di Damocle che pesa sulla vita di 500 milioni di persone, il cui fine è unicamente quello di costituire un'associazione di stati clienti degli Stati Uniti, dietro la parvenza di una protezione militare che, come si sta sempre più vedendo, non è - e ovviamente non può essere - decisa, totale e incondizionata.
Le vittorie della destra radicale sono l'inevitabile reazione di un ceto medio che non ne può più di essere la vacca da mungere.
E allora sorge spontanea la domanda: perché l'Unione Europea non lo capisce?
Proprio per i motivi che stanno alla base del socialismo e dell'idealismo. Chi crede ad un mondo di buoni contrapposto ai cattivi, pensa, proprio come Hegel - poi ripreso da Lenin - che se i fatti danno torto alla realtà, allora tanto peggio per la realtà.
Chi non conosce le regole della democrazia, chi crede che il popolo abbia sempre torto, chi vede come un nemico chiunque la pensi diversamente, arriva ad una visione paranoide per cui, dinnanzi ad un qualsivoglia fenomeno, la colpa non è che si è gestito male il tutto ma sempre e solo di qualche "Putin che alimenta le fake news" oppure "l'analfabetismo funzionale" o ancora "l'odio in rete". Non arriva nemmeno ad ipotizzare che se tu chiedi 60.000 euro a famiglia per rifare casa tua adeguandola alle norme green, costringendola a spenderne altrettanti per un'automobile elettrica oppure riempi i media di propaganda contro i deliri più ridicoli della cultura progressista mentre la povertà aumenta vorticosamente e non si sa nemmeno se di qui a breve si potrà unire il pranzo con la cena, questo possa provocare una tale ansia nelle persone che poi alla fine sfocia nella protesta e infine nell'odio. Come quegli stalker che tartassano una donna riottosa a voler soggiacere al loro corteggiamento, convinti che se questa li conoscesse, allora si innamorerebbe. Non si fanno nemmeno sfiorare dalla percezione che possano semplicemente non piacere, o per come sono o per come si pongono.
E se è sciocco credere a Putin che compra i bot per influenzare la propaganda sui social, non c'è da ipotizzare complotti nemmeno dall'altra parte. Quando, per esempio, qualcuno dice che questi superpotenti sono animati da Satana, che c'è un complotto satanico per sottomettere il mondo, io dico "ma magari! Almeno il Male sarebbe facile da capire e da riconoscere". Il guaio di questi è proprio che credono di essere i rappresentanti del Bene, i Buoni. Contrapposti ai cattivi che siamo, ovviamente, noi che li contestiamo. E' proprio questo a renderli così pericolosi.
Ecco perché l'Unione Europea non recepirà niente dei risultati raggiunti in giro per l'Europa. Vince l'ultradestra in Francia e in Germania? E cosa fa la Von Der Leyen? Un governo di larghe intese in cui ci mette anche la sinistra ecologica, che è quella che ne busca di più in giro per le elezioni di tutto il mondo. Vince la Meloni in Italia e cosa fa la Von Der Leyen? La ricatta, minacciandola che se non farà quello che dice lei, sono già pronti dei dossier per farla ricattare dalla magistratura. Ci sono proteste sui social e cosa fa la Von Der Leyen? Minaccia di chiudere quei social network che, anche non commettendo alcun reato specifico, contestano il pensiero unico europeista. Che speranze ci sono che finalmente qualcuno da Bruxelles capisca che è ora di finirla?
Ma tutto questo, nella sua tragicità, è normale.
Perché questa non è gente che intende la politica come qualcosa di puramente amministrativo dove si discute su come far stare meglio le persone, ma come una guerra ideologica in cui c'è un'umanità migliore che deve ovviamente abbattere, ad ogni costo, l'umanità peggiore.
Un modo di pensare così non ha niente a che fare con la democrazia e, d'altra parte, tutti i totalitarismi novecenteschi discendono da quella corrente idealistica fiorita in Germania che ha riempito di veleni il dibattito pubblico e le società occidentali.
In realtà, chi studia come funziona questo meccanismo si stupisce ben poco perché l'UE è sostanzialmente una costruzione socialista, con tutte le caratteristiche tipiche di un'ideologia fondata sull'idealismo e dunque sulla negazione dei fatti - fu Hegel a dire "se la teoria è smentita dalla realtà, tanto peggio per la realtà" - e sulla convinzione tipicamente marxistica che se c'è qualcuno che sta meglio degli altri, perché è più bravo, in realtà non è più bravo ma sta rubando a chi sta peggio, dunque deve stare un po' peggio per far felici quelli che stanno peggio di lui. E' ovviamente una colossale scemenza che tuttavia ha movimentato la storia per duecento anni.
La realtà dice una cosa molto semplice: i popoli europei si sono rotti le scatole dell'Unione Europea e dell'euro, di questa spada di Damocle che pesa sulla vita di 500 milioni di persone, il cui fine è unicamente quello di costituire un'associazione di stati clienti degli Stati Uniti, dietro la parvenza di una protezione militare che, come si sta sempre più vedendo, non è - e ovviamente non può essere - decisa, totale e incondizionata.
Le vittorie della destra radicale sono l'inevitabile reazione di un ceto medio che non ne può più di essere la vacca da mungere.
E allora sorge spontanea la domanda: perché l'Unione Europea non lo capisce?
Proprio per i motivi che stanno alla base del socialismo e dell'idealismo. Chi crede ad un mondo di buoni contrapposto ai cattivi, pensa, proprio come Hegel - poi ripreso da Lenin - che se i fatti danno torto alla realtà, allora tanto peggio per la realtà.
Chi non conosce le regole della democrazia, chi crede che il popolo abbia sempre torto, chi vede come un nemico chiunque la pensi diversamente, arriva ad una visione paranoide per cui, dinnanzi ad un qualsivoglia fenomeno, la colpa non è che si è gestito male il tutto ma sempre e solo di qualche "Putin che alimenta le fake news" oppure "l'analfabetismo funzionale" o ancora "l'odio in rete". Non arriva nemmeno ad ipotizzare che se tu chiedi 60.000 euro a famiglia per rifare casa tua adeguandola alle norme green, costringendola a spenderne altrettanti per un'automobile elettrica oppure riempi i media di propaganda contro i deliri più ridicoli della cultura progressista mentre la povertà aumenta vorticosamente e non si sa nemmeno se di qui a breve si potrà unire il pranzo con la cena, questo possa provocare una tale ansia nelle persone che poi alla fine sfocia nella protesta e infine nell'odio. Come quegli stalker che tartassano una donna riottosa a voler soggiacere al loro corteggiamento, convinti che se questa li conoscesse, allora si innamorerebbe. Non si fanno nemmeno sfiorare dalla percezione che possano semplicemente non piacere, o per come sono o per come si pongono.
E se è sciocco credere a Putin che compra i bot per influenzare la propaganda sui social, non c'è da ipotizzare complotti nemmeno dall'altra parte. Quando, per esempio, qualcuno dice che questi superpotenti sono animati da Satana, che c'è un complotto satanico per sottomettere il mondo, io dico "ma magari! Almeno il Male sarebbe facile da capire e da riconoscere". Il guaio di questi è proprio che credono di essere i rappresentanti del Bene, i Buoni. Contrapposti ai cattivi che siamo, ovviamente, noi che li contestiamo. E' proprio questo a renderli così pericolosi.
Ecco perché l'Unione Europea non recepirà niente dei risultati raggiunti in giro per l'Europa. Vince l'ultradestra in Francia e in Germania? E cosa fa la Von Der Leyen? Un governo di larghe intese in cui ci mette anche la sinistra ecologica, che è quella che ne busca di più in giro per le elezioni di tutto il mondo. Vince la Meloni in Italia e cosa fa la Von Der Leyen? La ricatta, minacciandola che se non farà quello che dice lei, sono già pronti dei dossier per farla ricattare dalla magistratura. Ci sono proteste sui social e cosa fa la Von Der Leyen? Minaccia di chiudere quei social network che, anche non commettendo alcun reato specifico, contestano il pensiero unico europeista. Che speranze ci sono che finalmente qualcuno da Bruxelles capisca che è ora di finirla?
Ma tutto questo, nella sua tragicità, è normale.
Perché questa non è gente che intende la politica come qualcosa di puramente amministrativo dove si discute su come far stare meglio le persone, ma come una guerra ideologica in cui c'è un'umanità migliore che deve ovviamente abbattere, ad ogni costo, l'umanità peggiore.
Un modo di pensare così non ha niente a che fare con la democrazia e, d'altra parte, tutti i totalitarismi novecenteschi discendono da quella corrente idealistica fiorita in Germania che ha riempito di veleni il dibattito pubblico e le società occidentali.
La Von Der Leyen, manco a farlo a bella posta, è tedesca.
Franco Marino
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