In questi ultimi giorni un paio di contatti mi hanno mandato in privato alcune dichiarazioni di Trump che pare abbia detto qualcosa come "Votate me e le cose andranno così bene che non avrete più bisogno di votare". E molti vedono in questo messaggio una sorta di minaccia, come se il vecchio Donald volesse instaurare una dittatura.
In tutta franchezza, non so come interpretare questa sua frase ma ne ho già chiesto conto ad un paio di amici americani e trumpiani per abbozzare un'esegesi delle sue dichiarazioni che, perlomeno ad una prima superficiale analisi, potrebbero destare qualche preoccupazione. Posso, però, già provare a rispondere ad una domanda che molti si pongono già da un bel po': una volta al potere, Trump instaurerà una dittatura? Molti trumpiani, di fronte a questa ipotesi, sorridono e dicono "Ma chi? Donald? Ma davvero?". E invece, senza essere antitrumpiano, in questo articolo cercherò di dire perché, secondo me, la prospettiva è tutt'altro che infondata.

Una democrazia sta in piedi quando - e questo principio non è mai stato così poco rispettato come negli ultimi anni - chi concorre per conquistare il potere è in grado di accettare la sconfitta. D'altronde la differenza con una dittatura sta proprio nel rispetto dell'avversario sconfitto.
Tutto questo oggi non c'è più. In Italia, paese coloniale, non c'è mai stato - ed è ovvio, il padrone non lascia libere le colonie di governarsi - ma non c'è più nemmeno in quell'America considerata da molti fan il tempio della libertà. Non credo di essere il solo ad essersi autocensurato davanti agli altri, ad avere paura di dire qualcosa che lo mettesse nei guai, a provare un certo disagio nel contestare l'ossessione antifascista della Costituzione - casomai mentre si idolatrano ideologie non meno sanguinose di quelle nazionalsocialiste - o di non condividere alcuni aspetti di quel pensiero unico che, in un paese libero, pluralista, per definizione, nemmeno dovrebbe esistere. Quando uno si autocensura per campare sereno, per definizione non vive in un paese libero. E non c'è bisogno di tirare in ballo la Russia o la Cina dove, sommariamente, si dice che ammazzino gli oppositori. Dinnanzi alla diagnosi di un diabete, non è saggio dire "ah vabbè, ma Tal Dei Tali ha un tumore al pancreas che è molto peggio", quanto semmai è giusto curare il proprio diabete - che se non curato predispone al tumore al pancreas - senza sentirsi maggiormente al sicuro di chi ha qualcosa di peggiore. L'alternativa ad una tirannia è un posto dove si possa dissentire in maniera serena, senza rischiare la propria serenità economica oppure essere cacciati da programmi televisivi, giornali e quant'altro.

In sintesi, le possibilità, non inesistenti, che Trump possa instaurare una dittatura sono pari al rischio che, se vince Kamala Harris, quest'ultima possa fare la stessa cosa, magari spacciandola come una cosa necessaria, data l'emergenza rappresentata dai fascisti, dal clima, dal COVID. Dopodiché, non so chi vincerà a Novembre perché sinceramente, di fronte alla candidatura della Harris, la mia impressione - condivisa anche da altri osservatori trumpiani - è che nell'entourage repubblicano non si sia ancora elaborata una reazione adeguata. Certo è che se il vecchio Donald vincerà, governerà un paese non in grado di accettare che chi vince possa governare e chi perde magari si prepari, portando idee migliori, a vincere la volta successiva. Non dovrà affrontare avversari ma nemici che useranno i difetti del sistema democratico americano per farlo fuori in tutti i modi possibili, compresi - come si è visto - quelli violenti. In questo senso, se Trump vincerà, un secondo dopo si dovrà porre il problema di come sopravvivere, perché la situazione di ogni inquilino della Casa Bianca è, ormai, del tutto analoga a quella che avevano gli imperatori di Roma totalmente sotto scacco dei pretoriani. Per cui, a Trump, se proprio vuole davvero sbarazzarsi di questi nemici, non resterà che fare piazza pulita, forzando le regole. Che poi questo consista nel putinizzare l'America - cioè lasciare una democrazia formale ma sostanzialmente svuotata in alcuni punti - oppure nel liquidare l'attuale sistema, questo non so dirlo.
Di certo, che il leader di una parte politica appelli come criminale l'avversario, non è niente che appartenga a ciò che si intende per democrazia liberale.

Pare che fosse Montanelli a dire che le democrazie non muoiono da sole, semplicemente si suicidano e che il dittatore è solo il becchino che le seppellisce.
Se Trump instaurerà un regime totalitario - non credo ma neanche lo escludo - sarà solo il becchino di una democrazia che si è suicidata da anni. Perché la persona normale si rende perfettamente conto che se si licenzia un telecronista perché osa dire, di alcune atlete che hanno appena vinto una gara, "Si fanno aspettare, sapete come sono fatte le donne, si staranno rifacendo il trucco", vuol dire che si è giunti ad un punto di non ritorno.
Poi, certo, è tragicomico che ad aver indotto la democrazia al suicidio sia gente che si autodefinisce democratica.


Franco Marino


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Credo che sia uno degli articoli più importanti che tu abbia scritto negli ultimi mesi perché affronta un tema fondamentale… la nostra libertà
e il nostro futuro
Le elezioni che si svolgeranno negli Stati Uniti coinvolgeranno il destino di tutti noi … e’ inutile negarlo
Se fino a ieri il mio appoggio a Trump era totale oggi ho un po’ paura
Grazie per aver condiviso con noi quello che ti hanno riferito i tuoi contatti… capire il clima elettorale attraverso le persone che certe realtà le vivono direttamente
Pur continuando ad appoggiare Trump da oggi per la prima volta sono molto preoccupata
 
Volevo dire che capire certe dinamiche attraverso gli occhi di chi certe realtà le vive direttamente è fondamentale
Trump gode del consenso degli Stati più interni del paese … la pancia degli Stati Uniti
Non so che dire … possiamo solo sperare e avere fiducia nelle loro valutazioni
 
A questo punto la "putinizzazione" degli USA mi appare davvero come male minore. Se l'Occidente vuole sopravvivere, deve innanzitutto fare piazza pulita di un bel pò di mele marce, quasi tutte riconducibili al PD ed ai NeoCon USA. Se Trump è in grado di fare ciò, che lo faccia una volta per tutte.
 

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Franco Marino
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