Ci sono vari modi di manipolare la notizia e non necessariamente questi coincidono col darla sbagliata. Una delle tecniche di manipolazioni più ricorrenti è quella di far credere che sia nuova, quando invece è di mesi fa. E' quel fenomeno per il quale, periodicamente, salta fuori la notizia, oggettivamente grottesca, di quel tale che - credo in Calabria, ma non vorrei dire sciocchezze - ha messo incinta la compagna ma anche la madre, la sorella e la zia. E su cui un po' tutti abbiamo fatto la battuta dicendo che "si è fatto una famiglia". Ma che è ricorrente e dunque non è certo una news.
Un'altra notizia è stata quella di dire che Trump avrebbe tirato una bomba atomica su Mosca. E' una dichiarazione pesantissima? Certo. E' una notizia? No. Perché è una cosa che ha sempre detto sin dall'inizio del conflitto e cioè che se il presidente fosse stato lui, avrebbe bombardato Mosca, aggiungendo che però, con lui, la Russia non avrebbe mai invaso l'Ucraina.
Questa tecnica ritorna in auge con la "fantomatica" proposta di pace di Putin alla conferenza in Svizzera. Perché fantomatica? Perché è una non-notizia. Perché Putin non ha detto nulla di nuovo rispetto a quanto non stia dicendo da due anni, ossia che lui è pronto a porre fine al conflitto se le truppe occidentali si ritireranno da Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Cherson e ovviamente riconosceranno l’annessione della Crimea. Inoltre, l'Ucraina non deve aderire alla NATO e non deve avere armi nucleari e le sanzioni devono finire per sempre. Vista in questo modo, questa non è una dichiarazione di pace ma una richiesta di resa perché Putin non ha rinunciato a niente di quanto non avesse sempre chiesto sin dall'inizio del conflitto. E se le richieste sono queste, non si capisce il trionfalismo dei commentatori occidentali secondo i quali il capo del Cremlino "è pronto a trattare, quindi sta perdendo". In realtà, il presidente russo si è sempre detto disposto a chiudere la guerra se gli fossero state riconosciute queste richieste - chi si informa leggendo le dichiarazioni dei capi politici può confermarlo - e dunque non c'è assolutamente nulla di nuovo nel suo atteggiamento. Ma l'obiettivo dell'informazione è di far credere che questa fantomatica proposta derivi dal fatto che Putin sia in ginocchio e voglia nasconderlo al suo popolo, altra notizia falsa. I russi non hanno mai negato le difficoltà che questa situazione crea loro ma hanno anche fatto presente che se per caso dovessero sprofondare, l'Occidente assieme all'Ucraina sprofonderà assieme a loro.
Un'altra notizia è stata quella di dire che Trump avrebbe tirato una bomba atomica su Mosca. E' una dichiarazione pesantissima? Certo. E' una notizia? No. Perché è una cosa che ha sempre detto sin dall'inizio del conflitto e cioè che se il presidente fosse stato lui, avrebbe bombardato Mosca, aggiungendo che però, con lui, la Russia non avrebbe mai invaso l'Ucraina.
Questa tecnica ritorna in auge con la "fantomatica" proposta di pace di Putin alla conferenza in Svizzera. Perché fantomatica? Perché è una non-notizia. Perché Putin non ha detto nulla di nuovo rispetto a quanto non stia dicendo da due anni, ossia che lui è pronto a porre fine al conflitto se le truppe occidentali si ritireranno da Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Cherson e ovviamente riconosceranno l’annessione della Crimea. Inoltre, l'Ucraina non deve aderire alla NATO e non deve avere armi nucleari e le sanzioni devono finire per sempre. Vista in questo modo, questa non è una dichiarazione di pace ma una richiesta di resa perché Putin non ha rinunciato a niente di quanto non avesse sempre chiesto sin dall'inizio del conflitto. E se le richieste sono queste, non si capisce il trionfalismo dei commentatori occidentali secondo i quali il capo del Cremlino "è pronto a trattare, quindi sta perdendo". In realtà, il presidente russo si è sempre detto disposto a chiudere la guerra se gli fossero state riconosciute queste richieste - chi si informa leggendo le dichiarazioni dei capi politici può confermarlo - e dunque non c'è assolutamente nulla di nuovo nel suo atteggiamento. Ma l'obiettivo dell'informazione è di far credere che questa fantomatica proposta derivi dal fatto che Putin sia in ginocchio e voglia nasconderlo al suo popolo, altra notizia falsa. I russi non hanno mai negato le difficoltà che questa situazione crea loro ma hanno anche fatto presente che se per caso dovessero sprofondare, l'Occidente assieme all'Ucraina sprofonderà assieme a loro.
Quando si parla di guerra, mentre molti mettono le bandierine e dicono "Io sto con Tizio" e "Io sto con Caio", gli ultimi che vorrebbero farla sono quelli che la combattono. La guerra non conviene mai a nessuno, neanche ai vincitori: essa distrugge le economie, provoca danni irreversibili alla propria popolazione e crea rancori che durano per decenni se non addirittura secoli. Che Putin voglia porre fine a questo conflitto è assolutamente ragionevole e non ha nulla a che fare con un'ipotetica prossima sconfitta. Chi sta appezzentendo i propri popoli usandoli come bancomat e per giunta per un paese esterno alla NATO, sono gli Stati Uniti, non i russi.