Francesca Donato è una europarlamentare segnalatasi nel corso degli ultimi anni per posizioni antisistema. Contraria alla narrazione pandemica, non filoucraina, non sostenitrice dei deliri climatici. Insomma, non allineata. Ieri è giunta la notizia che il marito è stato ritrovato morto, sostiene lei e sostengono i figli, per omicidio.
In realtà, su quanto è accaduto, ogni ipotesi è prematura. La morte di Angelo Onorato potrebbe tanto essere legato alle attività da europarlamentare della Donato - ricordiamo che nella Russia preputiniana, i parlamentari non allineati ai diktat della CIA venivano minacciati di vedersi rapiti e uccisi i familiari - tanto non avere alcuna connessione, anche perché la moglie, finora, ha saputo soltanto dirci che il marito è stato ucciso adducendo motivazioni poco convincenti - "non lo avrebbe mai fatto" mi dispiace per lei, ma non è un valido motivo per dubitare del suicidio, perché l'uomo avrebbe potuto avere una situazione personale difficilissima e non averla comunicata alla moglie (sapeste quante volte accada) - ma non ha saputo spiegarci il movente di un eventuale delitto. E tuttavia, come per Robert Fico - che potrebbe aver subito un attentato per una lunga serie di motivi e dunque potenziali mandanti (e dunque anche qui ogni ipotesi è prematura) - non c'è bisogno di immaginare un omicidio per capire come stiano le cose, perché queste sono spiegate già da come stanno reagendo i media di fronte a questi due casi.
Ebbene, in ambedue le circostanze, i media o non ne hanno parlato o ne hanno parlato come per volerlo sminuire, come se il delitto in fondo questi due signori se lo fossero cercato o come se una vittima che "pensa sbagliato", fosse meno vittima di chi sta dalla parte giusta. Questo, a mio avviso, denota molto di più lo stato di putrescenza a cui è arrivato l'Occidente dell'ipotesi di un omicidio derivante da cause politiche. Perché chiunque osservi i fatti giornalieri e le reazioni dei media - e conosce la disonestà dell'attuale sistema di potere - sa benissimo che se ad essere uccisa fosse stato un congiunto di qualche parlamentare che stesse dalla parte giusta, non solo sarebbero già partite le prefiche contro il populismo, non solo noi non allineati saremmo stati accusati in massa come mandanti morali dell'omicidio, ma si sarebbe rispolverato quello stesso complottismo che invece viene sempre negato quando la vittima di un sopruso non è dalla parte giusta. Quel meccanismo per cui se muore un avversario di Putin, si dà già per scontato che sia un omicidio e che il colpevole sia Putin. Mentre guai a dubitare che le due torri possano essere state abbattute dal governo stesso per ottenerne un dividendo politico. E' questa doppia morale a fare orrore.
Alle volte, per capire chi sia il mandante di un omicidio, non è necessario che questi lo confessi. Basta capire come i media, questo rognoso cane da guardia del potere nel senso che lo protegge, non che lo combatte - quindi mai affermazione fu più involontariamente azzeccata - e che dell'intero sistema occidentale è il bastione, reagiscano di fronte ad una notizia.
I media attuali fanno schifo, sono vomitevoli, sono l'organo di propaganda di un regime molto più pericoloso di quelli totalitari che molti, a chiacchiere, combattono. E, per conto mio, se un giorno si venisse a sapere che il marito della Donato è stato assassinato da qualche potere forte, vomiterei di meno di oggi. Perché ai crimini del potere sono abituato. A quella che Mourinho definì brillantemente "prostituzione intellettuale", non mi abituerò mai.
In realtà, su quanto è accaduto, ogni ipotesi è prematura. La morte di Angelo Onorato potrebbe tanto essere legato alle attività da europarlamentare della Donato - ricordiamo che nella Russia preputiniana, i parlamentari non allineati ai diktat della CIA venivano minacciati di vedersi rapiti e uccisi i familiari - tanto non avere alcuna connessione, anche perché la moglie, finora, ha saputo soltanto dirci che il marito è stato ucciso adducendo motivazioni poco convincenti - "non lo avrebbe mai fatto" mi dispiace per lei, ma non è un valido motivo per dubitare del suicidio, perché l'uomo avrebbe potuto avere una situazione personale difficilissima e non averla comunicata alla moglie (sapeste quante volte accada) - ma non ha saputo spiegarci il movente di un eventuale delitto. E tuttavia, come per Robert Fico - che potrebbe aver subito un attentato per una lunga serie di motivi e dunque potenziali mandanti (e dunque anche qui ogni ipotesi è prematura) - non c'è bisogno di immaginare un omicidio per capire come stiano le cose, perché queste sono spiegate già da come stanno reagendo i media di fronte a questi due casi.
Ebbene, in ambedue le circostanze, i media o non ne hanno parlato o ne hanno parlato come per volerlo sminuire, come se il delitto in fondo questi due signori se lo fossero cercato o come se una vittima che "pensa sbagliato", fosse meno vittima di chi sta dalla parte giusta. Questo, a mio avviso, denota molto di più lo stato di putrescenza a cui è arrivato l'Occidente dell'ipotesi di un omicidio derivante da cause politiche. Perché chiunque osservi i fatti giornalieri e le reazioni dei media - e conosce la disonestà dell'attuale sistema di potere - sa benissimo che se ad essere uccisa fosse stato un congiunto di qualche parlamentare che stesse dalla parte giusta, non solo sarebbero già partite le prefiche contro il populismo, non solo noi non allineati saremmo stati accusati in massa come mandanti morali dell'omicidio, ma si sarebbe rispolverato quello stesso complottismo che invece viene sempre negato quando la vittima di un sopruso non è dalla parte giusta. Quel meccanismo per cui se muore un avversario di Putin, si dà già per scontato che sia un omicidio e che il colpevole sia Putin. Mentre guai a dubitare che le due torri possano essere state abbattute dal governo stesso per ottenerne un dividendo politico. E' questa doppia morale a fare orrore.
Alle volte, per capire chi sia il mandante di un omicidio, non è necessario che questi lo confessi. Basta capire come i media, questo rognoso cane da guardia del potere nel senso che lo protegge, non che lo combatte - quindi mai affermazione fu più involontariamente azzeccata - e che dell'intero sistema occidentale è il bastione, reagiscano di fronte ad una notizia.
I media attuali fanno schifo, sono vomitevoli, sono l'organo di propaganda di un regime molto più pericoloso di quelli totalitari che molti, a chiacchiere, combattono. E, per conto mio, se un giorno si venisse a sapere che il marito della Donato è stato assassinato da qualche potere forte, vomiterei di meno di oggi. Perché ai crimini del potere sono abituato. A quella che Mourinho definì brillantemente "prostituzione intellettuale", non mi abituerò mai.
Franco Marino
Se ti è piaciuto questo articolo, sostienici con un like o un commento all'articolo all'interno di questo spazio e condividendolo sui social