Non di rado mi trovo a discutere con gli evocatori del satanismo, quelli che sostengono che dietro tutto ciò che ci sta accadendo vi sia un disegno di Satana. E tuttavia le ironie sono fuori luogo perché il cristianesimo non esisterebbe senza un Satana a fare da contraltare e ad indicarci la presenza di un Male - di cui il demonio è giustappunto il contraltare - da sfuggire. Non si può credere in Cristo se non si riconosce la presenza di un Satana che simboleggia quello che, per la cultura cristiana, è il Male.
Non essendo credente, mi è difficile credere che questa sia la spiegazione e l'approccio materialistico mi impedisce di trovare una spiegazione metafisica a quanto sta accadendo. Così ieri, dopo un'intera puntata dell'Eurovision, stracolma di simboli chiaramente rimandanti al satanismo - alcuni palesi, altre subliminali - oltre alla solita propaganda LGBT, in molti, sapendo come la penso, mi hanno chiesto in privato, come si possa spiegare materialisticamente questo continuo ed evidente sbandieramento simbologico.
In realtà, anche a guardare le cose da un punto di vista razionalistico, non si fa fatica a rispondere attingendo a ciò che sta avvenendo a livello geopolitico nel mondo. Sappiamo benissimo che gli Stati Uniti, che del sistema occidentale sono creatori e tutori, stanno presentando ai paesi sottoposti alla propria sfera d'influenza, il conto di ottant'anni di benessere del tutto artificiale. La guerra in atto all'interno del paese è tra l'ala conservatrice e tradizionalista e il deep state, laddove i primi auspicano una gorbaciovizzazione del sistema americano, cioè che sostanzialmente gli americani escano dalla NATO e si richiudano in se stessi, mentre i secondi hanno bisogno di depredare quanto più possibile dai conti europei, utilizzati come bancomat per rifornire le asfittiche casse dell'erario americano.
Naturalmente, l'interesse degli USA è che in Occidente non si capisca la truffa, allora si sta cercando in ogni modo di mascherare il tutto come una sorta di cambiamento in direzione di un progresso generale, in nome del cambiamento climatico, della difesa dalle malattie e quant'altro. In questo senso, il satanismo, nella sua componente anticristiana, dunque del tutto funzionale alla realizzazione di un sistema di valori che spazzi via tutti i freni che la cultura cristiana frappone, è perfetto per la rivoluzione che il deep state americano sta cercando di imporre all'intero Occidente.
Quando cerco di spiegare il mio punto di vista, non è rado che i credenti risultino infastiditi perché giustamente, dal loro punto di vista - peraltro perfettamente contemplato dall'Apocalisse, che è un testo di riferimento della cultura cristiana - in atto c'è uno scontro tra le forze del Bene e quelle del Male e, dunque, secondo loro io sottovaluterei l'esistenza di gruppi di potere legati al satanismo.
Ed è qui l'errore: io non solo non ne nego l'esistenza ma anzi sono convinto che, sotto questo aspetto, il peggio deve ancora venire fuori.
Tutto sta ad intendersi quale ruolo abbiano i satanisti in questione che occupano le stanze dei bottoni. Per i credenti, i satanisti sono i messaggeri di Satana e questo, è bene ricordarlo a coloro che li sfottono, fa parte della cultura cristiana: non si può credere in Cristo se non si crede anche in un Demonio da sconfiggere.
Non essendo credente, mi è difficile credere che questa sia la spiegazione e l'approccio materialistico mi impedisce di trovare una spiegazione metafisica a quanto sta accadendo. Così ieri, dopo un'intera puntata dell'Eurovision, stracolma di simboli chiaramente rimandanti al satanismo - alcuni palesi, altre subliminali - oltre alla solita propaganda LGBT, in molti, sapendo come la penso, mi hanno chiesto in privato, come si possa spiegare materialisticamente questo continuo ed evidente sbandieramento simbologico.
In realtà, anche a guardare le cose da un punto di vista razionalistico, non si fa fatica a rispondere attingendo a ciò che sta avvenendo a livello geopolitico nel mondo. Sappiamo benissimo che gli Stati Uniti, che del sistema occidentale sono creatori e tutori, stanno presentando ai paesi sottoposti alla propria sfera d'influenza, il conto di ottant'anni di benessere del tutto artificiale. La guerra in atto all'interno del paese è tra l'ala conservatrice e tradizionalista e il deep state, laddove i primi auspicano una gorbaciovizzazione del sistema americano, cioè che sostanzialmente gli americani escano dalla NATO e si richiudano in se stessi, mentre i secondi hanno bisogno di depredare quanto più possibile dai conti europei, utilizzati come bancomat per rifornire le asfittiche casse dell'erario americano.
Naturalmente, l'interesse degli USA è che in Occidente non si capisca la truffa, allora si sta cercando in ogni modo di mascherare il tutto come una sorta di cambiamento in direzione di un progresso generale, in nome del cambiamento climatico, della difesa dalle malattie e quant'altro. In questo senso, il satanismo, nella sua componente anticristiana, dunque del tutto funzionale alla realizzazione di un sistema di valori che spazzi via tutti i freni che la cultura cristiana frappone, è perfetto per la rivoluzione che il deep state americano sta cercando di imporre all'intero Occidente.
Quando cerco di spiegare il mio punto di vista, non è rado che i credenti risultino infastiditi perché giustamente, dal loro punto di vista - peraltro perfettamente contemplato dall'Apocalisse, che è un testo di riferimento della cultura cristiana - in atto c'è uno scontro tra le forze del Bene e quelle del Male e, dunque, secondo loro io sottovaluterei l'esistenza di gruppi di potere legati al satanismo.
Ed è qui l'errore: io non solo non ne nego l'esistenza ma anzi sono convinto che, sotto questo aspetto, il peggio deve ancora venire fuori.
Tutto sta ad intendersi quale ruolo abbiano i satanisti in questione che occupano le stanze dei bottoni. Per i credenti, i satanisti sono i messaggeri di Satana e questo, è bene ricordarlo a coloro che li sfottono, fa parte della cultura cristiana: non si può credere in Cristo se non si crede anche in un Demonio da sconfiggere.