Ho scritto in altri articoli che il tema dei cosiddetti "gatekeeper" - termine con cui vengono designati i finti dissidenti - mi interessa poco o nulla. Tutti sono potenzialmente gatekeeper, me compreso. Una volta chiedevo al direttore di una testata giornalistica sionista delle sue posizioni politiche effettive, visto che per sua stessa ammissione quella testata gli serviva unicamente per fare cassa con la pubblicità. E la sua risposta fu "se con Google Adsense si guadagna di più a fare i filopalestinesi, divento tranquillamente filopalestinese".
In sostanza, io al traditore messo lì dai vertici per controllare la dissidenza ho sempre creduto poco o nulla. Il cosiddetto dissenso - ammesso che esista - è fatto perlopiù da narcisi che amano contarsi "like" e "follower" con lo stesso trasporto con cui racconterebbero le loro avventure amorose. Ed è semmai su questa base che bisogna capire se si ha a che fare con un personaggio che "ci crede" oppure con uno che vuole solo monetizzare il suo impegno, fondamentalmente fottendosene delle cause per cui, in teoria, lotterebbe.

Vannacci è diventato famoso con un libro assolutamente mediocre in cui non fa altro che raccogliere, a pagamento, gli sfoghi che ogni giorno il dissidente medio pubblica, gratis, sui social, senza proferire una sola parola - vi sfido a trovarla - sulle origini dei fenomeni di cui parla. Per chi come il sottoscritto ha divorato i libri di John Kleeves - che trent'anni fa scriveva esattamente ciò che ci sta accadendo oggi - l'idea che uno come il generale possa davvero aver scritto un buon libro è assolutamente inaccettabile. Ma è esattamente la ragione per cui è arrivato lì dov'è. E perché dico questo?
Tanto per cominciare, il nostro generale è a favore dei due capisaldi della cospirazione progressista ai danni del ceto medio: clima e vaccini. E' europeista sia pure con istanze critiche. Ieri se n'è uscito dicendo che l'Europa dovrebbe trovarsi un logo che assomigli ad un animale. Sui temi strategici, la pensa come i nemici di tutti i suoi fan. Ma gli basta dire qualche scemenza sulla Egonu e sui gay per raggranellare il consenso di qualche omofobo e razzista. Tutti questi aspetti sono sufficienti per non avere la minima fiducia in lui.
Oggi è lui il personaggio del momento. Ma ad ogni fase della politica, uno o più personaggi, tutti caratterizzati dall'incapacità di fare collegamenti tra un ramo e l'altro della persecuzione agli interessi del ceto medio e dalla indisponibilità ad indagare concretamente sulle origini dei fenomeni denunciati, emergono nel capopopulismo digitale, consacrandosi a potenziali masanielli.

Vannacci è semplicemente l'ennesimo grande bluff, un signore che ha avuto l'abilità di intercettare un malcontento, di monetizzarlo con un libro e per giunta di ottenere un seguito tale da rendersi arruolabile in un partito mainstream.
Giù il cappello per i soldi che ci ha fatto, con i quali può comprare una casa al centro di Roma. E gliene rendiamo merito, dopotutto non siamo zecche comuniste.
Ma risparmiateci la farsa di farne un eroe, perché sennò vuol dire che il suo libro non lo avete proprio letto.

Comments

Concordo appieno..Lessi il suo libro,appena uscito..Scritto piuttosto male,e con concetti,a parte le cretinate,assuefatti al main stream.Non mi meraviglio,che sia nel partito di Salvini,che,fingendosi indignato,ha avallato tutto,pur di rimanere attaccato ad una poltrona!
 
Ha raccolto un malcontento generale e ci ha scritto un libro… E’stato furbo non bravo
Per sua stessa ammissione credeva di vendere 300 copie… purtroppo per noi sono state molte di più e La Lega lo ha candidato
Questo periodo storico/ elettorale mi mette molta tristezza
Lo confesso
 
Ni. Per chi la pensa come noi e va a votare, io ad esempio non vado da 15 anni, potrebbe essere comunque premiato come il "meno peggio". Nel concreto, dimenticandosi che la politica partitica possa tirarci fuori dall'impasse e che è un bel volpone, la strategia potrebbe essere cercare di votare chi più potrà difendere i pochi interessi che ci sono rimasti da difendere avendo al contempo visibilità. Sicuro non cambia nulla, ma quando non avremo più nessuno con grande visibilità (ad esempio Borghi è meglio di VANNACCI ma non ha visibilità, non sa far parlare di se) in parlamento europeo che quantomeno prova a bloccare auto elettriche, transizione green, è meno filo ucraino, si oppone alla riclassificazione energetica degli edifici ed ha comunque avuto i coglioni di difendere i suoi commilitoni morti per l'uranio impoverito andando addirittura contro Mattarella tutte queste decisioni ce le ritroveremo prese, senza consapevolezza, quindi senza che si crei quella giusta incazzatura che, si spera, porterà ad altro, mentre siamo distratti da Meloni vs Scurati e da Brigata Maranza vs Brigata ebraica al 25 aprile.
 
Non ci voleva molto a capire che il suddetto, fosse un Gen. pappalardo 2.0...un po'm più evoluto e furbetto, ma di questo si tratta. Sono generalmente d'accordo con quanto scritto sopra, ma su una cosa non convergo. fare distinzioni fra sinistra e destra e un po' come credere ancora che il Milan e La Juventus giochino il Calcio in campi differenti...credo che sulla origine dei fenomeni che ci stanno portando alla rovina, Vannacci non sia l'unico che non ha capito quale sia il problema...
 
Franco con l’intelligenza che lo contraddistingue ha definito Vannacci in due parole
Il Grande Bluff
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
 
Il libro non l'ho letto né lo leggerò mai. Sono felice di aver stracciato la mia tessera elettorale post-Bettino. Sempre peggio la mediocrità dei nostri politici.
 

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Franco Marino
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