Le persone di una certa età - io ho una certa età ma non ho ancora "quella certa età" - raccontano sempre che ai tempi dell'URSS c'era, nei giornali occidentali, una figura specifica: il sovietologo o cremlinologo.
La funzione di questa figura era di leggere attentamente gli enigmatici comunicati che il Cremlino rilasciava, e di trarne più informazioni che si potesse. Per chi deve capire in che direzione vada un regime in base alle dichiarazioni ufficiali, questa figura può essere molto importante. Ma naturalmente, non si può applicare ad ogni regime. Quello sovietico era diverso da quello nazista. Ed è diverso anche dal regime attuale made in Stati Uniti. In quest'ultimo caso in particolare, il casabiancologo o americanologo non ha molto senso: i presidenti, oggi, parlano anche troppo - e, soprattutto, comandano poco - e l'Occidente in generale è il regno della sovrabbondanza informativa, per cui mentre il sovietologo doveva trarre il massimo da poco, oggi chiunque voglia capire come funzioni il regime attuale, deve essere in grado di separare il grano dal loglio e concentrarsi soprattutto su cosa non è stato detto. E una delle caratteristiche del sistema mediatico su cui oggi si regge l'Occidente è abbassare quando non addirittura sopire il volume tutte le volte che non conviene che si parli di qualcosa per poi dedicarlo ad altro, spesso cazzate. Ed è, dunque, chiarissimo che tutto il casino scatenatosi di fronte all'ennesimo insulso fatto di cronaca nera (un povero psicopatico che non tollera il rifiuto e che ammazza la fidanzata, YAWN) nasconda altre cose. Quali?
In Ucraina, le cose stanno andando malissimo per l'Occidente. La controffensiva non sta dando i risultati sperati, l'Ucraina non ha alcuna capacità e, dunque, possibilità di resistere ai russi, e il governo ucraino sta mandando, in tutti gli uffici pubblici, volantini come quello dell'immagine a corredo dell'articolo che vedete, che recitano grosso modo così: "Non è mai troppo tardi per arruolarsi", "L'età è solo nella tua testa: unisciti all'esercito", fino all'incredibile "Hai già vissuto la tua età, vai al fronte", della serie "Crepa e non rompere i coglioni".
Quando un esercito arriva a rispolverare sessantenni e settantenni, esortandoli a finire la loro vita saltando per aria, non so a voi, ma a me sembra un chiaro segnale di debolezza.
Non che poi ci siano altri segnali positivi. In Occidente, tutti gli alleati fanno finta di dire "Zì badrone, faggiamo duddo guello ghe du volere", ma la realtà è che quando i diktat del "badrone" si riverberano in bollette salate, in materie prime che salgono, in inflazione e altre amenità, gli alleati continueranno a dire "Zì badrone" in pubblico, ma in privato diranno di lui peste e corna - che è sempre ciò che accade quando si vogliono alleati sottomessi e non fidati, che sono due cose diverse.
E poi ci sono i flop della campagna vaccinale anticovid, ci sono le prime ammissioni dell'AIFA sulla non sicurezza dei vaccini e tante altre notizie che, in un sistema informativo normale, avrebbero la netta prevalenza rispetto a tutto il resto.
Voi capirete bene che, di fronte ad un fallimento ormai conclamato in Ucraina, che avrebbe pesantissime ripercussioni su tutto l'Occidente, con il 2024 alle porte, che sarà l'anno delle presidenziali americane, ci sia da parte dei media un evidente intento di sopire la cosa, concentrandosi sulle scemenze. Così, a parte il faccino della povera Giulia Cecchettin, sbattuto in faccia lungo tutte le ore del giorno e della notte, fino ad arrivare ai funerali in diretta televisiva, col rispettivo codazzo di familiari della vittima, di criminologi, di ideologi del patriarcato e del matriarcato che rissano da mane a sera, manco fossimo tornati ai tempi del covid; e a parte l'ennesima vicenda di un povero disgraziato che per essersi difeso dai rapinatori si dovrà fare diciassette anni di carcere e vendere tutto ciò che ha - notizia sicuramente scandalosa ma che è frutto della volontà, nota da parte dello Stato, di coltivare cittadini codardi che chinino la testa di fronte ai soprusi - non si parla di nient'altro. Il covid è sparito, l'Ucraina è sparita, il caos in Palestina pure. Di Zelensky, illo tempore assurto a protagonista fisso dei palinsesti di tutto il mondo, nemmeno il ricordo. Se in Ucraina le cose stessero andando bene, i giornali strombazzerebbero la notizia e la Cecchettin semplicemente sparirebbe come, di fatto, è sparito il Covid.
La funzione di questa figura era di leggere attentamente gli enigmatici comunicati che il Cremlino rilasciava, e di trarne più informazioni che si potesse. Per chi deve capire in che direzione vada un regime in base alle dichiarazioni ufficiali, questa figura può essere molto importante. Ma naturalmente, non si può applicare ad ogni regime. Quello sovietico era diverso da quello nazista. Ed è diverso anche dal regime attuale made in Stati Uniti. In quest'ultimo caso in particolare, il casabiancologo o americanologo non ha molto senso: i presidenti, oggi, parlano anche troppo - e, soprattutto, comandano poco - e l'Occidente in generale è il regno della sovrabbondanza informativa, per cui mentre il sovietologo doveva trarre il massimo da poco, oggi chiunque voglia capire come funzioni il regime attuale, deve essere in grado di separare il grano dal loglio e concentrarsi soprattutto su cosa non è stato detto. E una delle caratteristiche del sistema mediatico su cui oggi si regge l'Occidente è abbassare quando non addirittura sopire il volume tutte le volte che non conviene che si parli di qualcosa per poi dedicarlo ad altro, spesso cazzate. Ed è, dunque, chiarissimo che tutto il casino scatenatosi di fronte all'ennesimo insulso fatto di cronaca nera (un povero psicopatico che non tollera il rifiuto e che ammazza la fidanzata, YAWN) nasconda altre cose. Quali?
In Ucraina, le cose stanno andando malissimo per l'Occidente. La controffensiva non sta dando i risultati sperati, l'Ucraina non ha alcuna capacità e, dunque, possibilità di resistere ai russi, e il governo ucraino sta mandando, in tutti gli uffici pubblici, volantini come quello dell'immagine a corredo dell'articolo che vedete, che recitano grosso modo così: "Non è mai troppo tardi per arruolarsi", "L'età è solo nella tua testa: unisciti all'esercito", fino all'incredibile "Hai già vissuto la tua età, vai al fronte", della serie "Crepa e non rompere i coglioni".
Quando un esercito arriva a rispolverare sessantenni e settantenni, esortandoli a finire la loro vita saltando per aria, non so a voi, ma a me sembra un chiaro segnale di debolezza.
Non che poi ci siano altri segnali positivi. In Occidente, tutti gli alleati fanno finta di dire "Zì badrone, faggiamo duddo guello ghe du volere", ma la realtà è che quando i diktat del "badrone" si riverberano in bollette salate, in materie prime che salgono, in inflazione e altre amenità, gli alleati continueranno a dire "Zì badrone" in pubblico, ma in privato diranno di lui peste e corna - che è sempre ciò che accade quando si vogliono alleati sottomessi e non fidati, che sono due cose diverse.
E poi ci sono i flop della campagna vaccinale anticovid, ci sono le prime ammissioni dell'AIFA sulla non sicurezza dei vaccini e tante altre notizie che, in un sistema informativo normale, avrebbero la netta prevalenza rispetto a tutto il resto.
Voi capirete bene che, di fronte ad un fallimento ormai conclamato in Ucraina, che avrebbe pesantissime ripercussioni su tutto l'Occidente, con il 2024 alle porte, che sarà l'anno delle presidenziali americane, ci sia da parte dei media un evidente intento di sopire la cosa, concentrandosi sulle scemenze. Così, a parte il faccino della povera Giulia Cecchettin, sbattuto in faccia lungo tutte le ore del giorno e della notte, fino ad arrivare ai funerali in diretta televisiva, col rispettivo codazzo di familiari della vittima, di criminologi, di ideologi del patriarcato e del matriarcato che rissano da mane a sera, manco fossimo tornati ai tempi del covid; e a parte l'ennesima vicenda di un povero disgraziato che per essersi difeso dai rapinatori si dovrà fare diciassette anni di carcere e vendere tutto ciò che ha - notizia sicuramente scandalosa ma che è frutto della volontà, nota da parte dello Stato, di coltivare cittadini codardi che chinino la testa di fronte ai soprusi - non si parla di nient'altro. Il covid è sparito, l'Ucraina è sparita, il caos in Palestina pure. Di Zelensky, illo tempore assurto a protagonista fisso dei palinsesti di tutto il mondo, nemmeno il ricordo. Se in Ucraina le cose stessero andando bene, i giornali strombazzerebbero la notizia e la Cecchettin semplicemente sparirebbe come, di fatto, è sparito il Covid.
E' questa oggi la vera sovietologia occidentale: capire come funziona l'informazione, che è la vera cinghia di trasmissione dei poteri non istituzionali che governano questo paese e soprattutto aver presente che per censurare qualcuno non c'è bisogno di tappargli la bocca, basta abbassare il volume del suo microfono o, se si preferisce, diminuire il "reaction score" dei suoi post sui social, rendendolo di fatto invisibile. Leggere oltre le apparenze di un fatto è il primo requisito di chi voglia davvero capire.