Come ho già scritto su Facebook, ieri una persona molto importante della mia vita, Mara Pitrone, ha lasciato questa terra. I frequentatori più assidui sia del vecchio blog, che della mia pagina, l'avranno notata perché, fino a quasi un anno fa - prima che la malattia prendesse il sopravvento - era praticamente onnipresente nei commenti ai miei articoli e post. Per me è stata una grande batosta non soltanto perché è stata la prima persona che iniziò a commentare i miei articoli quando le visite giornaliere erano al massimo una decina, ma perché è stata soprattutto una delle pochissime persone conosciute digitalmente che poi ho incontrato dal vivo, e che sono diventate un punto di riferimento nella mia vita. Ha sempre creduto in ogni mio progetto e mi ha sempre sostenuto in ogni modo.
Ma non voglio annoiarvi con un articolo personale. Anche perché solo in apparenza si parla di me. Nella pratica quanto scrivo ha a che fare con una domanda che ogni persona, che abbia l'abitudine di trasferire i propri pensieri su uno spazio, si pone spesso diverse volte: perché scrivere?

Quando in qualche momento di sconforto ne parlavo con Mara, mi sembra ancora di sentire la sua voce mentre mi diceva, tra le tante altre cose, di ricordarmi che "Scrivere è importante, fai riflettere le persone". Ecco, la presenza di persone come Mara è uno dei motivi per cui vale la pena scrivere. Non si scrive per diventare i nuovi Mussolini o, al limite, il nuovo Grillo. Si scrive perché si ha un'urgenza di comunicare al mondo il proprio pensiero e la speranza che questo cambi le cose. Se tutti, invece di sognare approdi alle alte sfere della politica o del giornalismo, praticassero quella rivoluzione interiore che, unendo ciascuno il proprio impegno, si trasforma in un'energia collettiva che poi genera il cambiamento, forse noi non ci troveremmo nella situazione in cui invece siamo stagnati.
Ecco, Mara mi ha insegnato questo. Che il cambiamento nasce da quanto noi riusciamo a trasmettere al mondo l'importanza di ciò che diciamo e facciamo. Mi ha insegnato la bellezza di vivere e dare al prossimo senza aspettarsi nulla in cambio.

E dunque grazie Mara, di tutto.

Comments

Già dalla foto si vede che era una bella persona, questi occhi e questo sorriso dicono tutto. Se avessi la fortuna di conoscerla, la ringrazierei per il supporto che ti ha dato spingendoti di non mollare.
Io raramente commento i tuoi articoli perché di solito non c'è niente da aggiungere. Ogni tanto mi fai un po' arrabbiare, ma sempre mi fai riflettere perché racconti le cose dal punto di vista spesso diverso dal mio e nonostante ciò ti devo dare ragione. Mi apri gli orizzonti nuovi, originali, variopinti.
Grazie.
 
Mi dispiace molto per questa tua perdita importante. C’era sempre. ,ricordo finanche la sua immagine di FB. Aveva profondamente ragione sulle parole di lei che hai menzionato, dopotutto pensiero e scrittura scaturiscono l’uno dall’altro vicendevolmente : dal pensiero si butta giù la scrittura , che a sua volta , come diceva Mara , sviluppa il pensiero , il pensiero più profondo
 
Bellissimo tributo alla tua amica Mara , che saggiamente ti ha sempre invitato a scrivere indipendentemente dai like, condivisioni di post e pensieri. La scrittura è un dono perché chi lo ha, sa tradurre i pensieri in parole che inviteranno il lettore a riflettere e maturare nuovi pensieri.
Rispetto sempre le decisioni altrui ma se per Mara riprendessi a scrivere anche sui social (fb) più diffusi credo che sarei grata a Mara perché nei fatti è una piattaforma più immediata e "popolare".
Tu possiedi il dono della scrittura supportato da un cervello pensante e una sensibilità non comune, leggere le tue riflessioni è un piacere che vorrei non chiudessi in una zona di confort.
Dei social puoi sempre decidere di mon accettare le sterili polemiche 😉
Grazie per il bellissimo ricordo di Mara che hai condiviso, hai condiviso um bel messaggio d'amore e di speranza.
 
SI scrive, come credo, se si pensa di aver qualcosa di importante da dire sull'uomo e sul mondo. Si scrive perché non se ne può fare a meno. Ma si smette quando ci si arrende di fronte all'evidenza che a nessuno importa di leggere ciò che si è scritto.
Persone come la tua amica sono quelle che permettono di non rinunciare.
 

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Franco Marino
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