Stamattina leggo il post di una coppia di amici che non è riuscita ad avere figli in maniera naturale e che, dopo un paio di FIVET andate a male, avevano tentato con l'adozione. Questo post parla della loro vicenda personale solo per una parte, dopodiché scrivono "Siamo nauseati da un progressismo che mentre fa i ponti d'oro alle coppie gay, crea ogni difficoltà alle coppie etero che devono adottare un bambino. Abbiamo creduto in valori sbagliati".
Sulle prime, sembrerebbe di leggere - secondo la pubblicistica progressista - il messaggio di una coppia di reazionari. Invece, sorprendentemente, entrambi sono (o meglio, erano) del PD e, nello specifico, sono (o meglio erano) persone con cui era meglio non intavolare discussioni politiche per non rovinare un'amicizia. E fin qui non è neanche niente di particolarmente strano, perché la politica si occupa di interessi, non di ideali, e quando smette di farlo, viene abbandonata dai propri elettori. La suggestione di difendere un ideale contro i propri interessi dura fin quando l'interesse non è il proprio. Solo che sempre più persone scoprono il tratto psichiatrico e autoritario del progressismo e, quando questo accade, a pagarne le conseguenze sono proprio quei diritti civili che è giusto difendere. Ma perché tutto questo?
La prima cosa da dire è che una battaglia civile, in un paese democratico, si vince col consenso della gente. Sembra una banalità ma non nell'era in cui prevale il principio che, se non la pensi come me, sei un ladro, un disonesto, un delinquente, uno a cui tappare la bocca e magari anche confiscare i beni. Se dico che bisogna difendere i diritti degli omosessuali di non essere disturbati nel loro legittimo desiderio di accoppiarsi tra loro e che bisogna punire chiunque li ostacoli o addirittura faccia loro male, dirò una cosa ragionevole e condivisibile.
Se però a questo aggiungo che "Salvini e Meloni sono fascisti e omofobi", mi sarò subito, nella mia battaglia, bruciato un ampio margine di elettori di destra che, senza essere omofobi, vedono in questa battaglia scopi politici che vanno oltre la rivendicazione di un diritto. Quale sarà il risultato? Che la gente, per reazione, diventerà omofoba.
Il secondo punto, altrettanto pericoloso, invece riguarda il vizio della "doppia morale", che è esattamente il trojan nel quale i nemici dei diritti civili vogliono infilarsi per eliminarli. Perché se si creano delle categorie tutelate per discriminare tutte le altre, è inevitabile che "le altre" finiranno tra le fila di coloro che vogliono combattere quei diritti civili. E qui si viene proprio al caso della coppia di amici. I quali, senza avere alcuna pregiudiziale che gli impedisca di adottare un figlio, sono stati discriminati in ogni modo, mentre oggi non si fa altro che urlare in difesa del diritto dei gay di avere dei figli. C'è da stupirsi se oggi abbandonano quello stesso progressismo che un tempo difendevano accanitamente?
La doppia morale sembra essere la costante del progressismo atlantista di oggi come di quello di ieri.
Il fascismo nasce sostanzialmente dalla reazione - inevitabile e comprensibile - al doppio standard di una "vittoria mutilata" dove ad un certo punto gli alleati decisero semplicemente di negare all'Italia il bottino di guerra. Si può discutere sul ruolo del nostro Paese che non fu particolarmente importante - sebbene il "gol della vittoria" fosse stato il nostro - ma nel momento in cui gli italiani versano sangue per una guerra e poi gli alleati dicono "no, non avrete ciò che abbiamo pattuito", questo sicuramente non genera sentimenti atlantisti. Come non li aiuta certamente l'applicazione delle sanzioni all'Italia per l'invasione dell'Etiopia, se queste sono applicate dalle nazioni più colonialiste della storia.
Il neofascismo moderno si muove sulla stessa scia. Se i fascisti occupassero un'aula e impedissero alla Boldrini di tenere un comizio, tutti parlerebbero - giustamente - di attentato alla democrazia. Ma se lo facessero con la Meloni, gli stessi direbbero che è "normale dialettica democratica". Se il vostro bambino italiano non va a scuola, passate un guaio con i servizi sociali. Com'è che invece i bambini nomadi possono mendicare senza alcun freno per strada?
Anche in politica estera, noi osserviamo il medesimo fenomeno. Perché la Bild stabilisce che la difesa di Israele è una "questione di sicurezza della Germania" e non sostiene lo stesso diritto per altri popoli? Perché si sostiene che in Iran ci sia una pericolosa teocrazia ma poi si stringono alleanze con l'Arabia Saudita che è molto più pericolosa da questo punto di vista? Perché si combatte il "terrorismo islamico" ma puntualmente si sostengono TUTTI quei regimi che invece sono affratellati col fondamentalismo islamico, combattendo i vari Assad, Saddam Hussein, Gheddafi che invece, da questo punto di vista, sono sempre stati molto più moderati? Perché l'Olocausto deve essere ricordato unicamente come una tragedia unicamente contro gli ebrei quando a finire vittima della furia nazista furono anche non ebrei?
E potremmo proseguire all'infinito fino al caso di Cecchi Paone, 62 anni, e Simone Antolini 24. Se si trattasse di una coppia eterosessuale, scatterebbero immediatamente i sospetti dei progressisti sul fatto che il partner giovane sia un arrivista, un profittatore e che quello anziano sia un depravato magari mentalmente labile. Non dimenticatevi che questo è il paese dove si è dato del depravato a Berlusconi per molto meno.
Magari invece Cecchi Paone e Antolini si amano davvero, chissà. Ma com'è che nessuno si ponga il dubbio per questi due?
Tutti quelli che noteranno queste dissonanze cognitive o, peggio, ne subiranno le conseguenze, capiranno che i diritti civili sono nient'altro che un pretesto per creare nuove sacche di privilegiati, provocando la formazione di sacche di resistenza negli esclusi che non ci staranno ad essere appellati come cattivi. E' esattamente questo il cavallo di Troia che eliminerà i diritti civili. Nel momento in cui si stabilisce che un gruppo di persone specifiche ha diritti che invece vengono negati ad un altro gruppo, per il semplice fatto di essere quel gruppo, questo gruppo farà in modo di lottare contro quei diritti.
L'antifascismo, per fare un esempio, non ha credibilità, proprio perché per imporre determinati principi si comporta allo stesso modo - ed anzi, molto peggio - dei fascisti. E dal momento che antifascismo e progressismo vanno a braccetto, nel momento in cui il progressismo svela tutte le proprie falle, il fascismo riacquisisce consenso, proprio come avvenne l'altra volta. Il che, inevitabilmente, mette in crisi il sistema di valori del progressismo.
Occorre, invece, fissare un principio: la doppia morale è l'infezione che ucciderà i diritti civili. E quando ciò accadrà, prendersela con Putin, con i fascisti o con Hamas - che, anche a voler dare per scontato (e non ne sono più sicuro) che siano davvero i cattivi della situazione, si limitano semplicemente a penetrare nelle contraddizioni dell'Occidente - non servirà assolutamente a nulla.
Sulle prime, sembrerebbe di leggere - secondo la pubblicistica progressista - il messaggio di una coppia di reazionari. Invece, sorprendentemente, entrambi sono (o meglio, erano) del PD e, nello specifico, sono (o meglio erano) persone con cui era meglio non intavolare discussioni politiche per non rovinare un'amicizia. E fin qui non è neanche niente di particolarmente strano, perché la politica si occupa di interessi, non di ideali, e quando smette di farlo, viene abbandonata dai propri elettori. La suggestione di difendere un ideale contro i propri interessi dura fin quando l'interesse non è il proprio. Solo che sempre più persone scoprono il tratto psichiatrico e autoritario del progressismo e, quando questo accade, a pagarne le conseguenze sono proprio quei diritti civili che è giusto difendere. Ma perché tutto questo?
La prima cosa da dire è che una battaglia civile, in un paese democratico, si vince col consenso della gente. Sembra una banalità ma non nell'era in cui prevale il principio che, se non la pensi come me, sei un ladro, un disonesto, un delinquente, uno a cui tappare la bocca e magari anche confiscare i beni. Se dico che bisogna difendere i diritti degli omosessuali di non essere disturbati nel loro legittimo desiderio di accoppiarsi tra loro e che bisogna punire chiunque li ostacoli o addirittura faccia loro male, dirò una cosa ragionevole e condivisibile.
Se però a questo aggiungo che "Salvini e Meloni sono fascisti e omofobi", mi sarò subito, nella mia battaglia, bruciato un ampio margine di elettori di destra che, senza essere omofobi, vedono in questa battaglia scopi politici che vanno oltre la rivendicazione di un diritto. Quale sarà il risultato? Che la gente, per reazione, diventerà omofoba.
Il secondo punto, altrettanto pericoloso, invece riguarda il vizio della "doppia morale", che è esattamente il trojan nel quale i nemici dei diritti civili vogliono infilarsi per eliminarli. Perché se si creano delle categorie tutelate per discriminare tutte le altre, è inevitabile che "le altre" finiranno tra le fila di coloro che vogliono combattere quei diritti civili. E qui si viene proprio al caso della coppia di amici. I quali, senza avere alcuna pregiudiziale che gli impedisca di adottare un figlio, sono stati discriminati in ogni modo, mentre oggi non si fa altro che urlare in difesa del diritto dei gay di avere dei figli. C'è da stupirsi se oggi abbandonano quello stesso progressismo che un tempo difendevano accanitamente?
La doppia morale sembra essere la costante del progressismo atlantista di oggi come di quello di ieri.
Il fascismo nasce sostanzialmente dalla reazione - inevitabile e comprensibile - al doppio standard di una "vittoria mutilata" dove ad un certo punto gli alleati decisero semplicemente di negare all'Italia il bottino di guerra. Si può discutere sul ruolo del nostro Paese che non fu particolarmente importante - sebbene il "gol della vittoria" fosse stato il nostro - ma nel momento in cui gli italiani versano sangue per una guerra e poi gli alleati dicono "no, non avrete ciò che abbiamo pattuito", questo sicuramente non genera sentimenti atlantisti. Come non li aiuta certamente l'applicazione delle sanzioni all'Italia per l'invasione dell'Etiopia, se queste sono applicate dalle nazioni più colonialiste della storia.
Il neofascismo moderno si muove sulla stessa scia. Se i fascisti occupassero un'aula e impedissero alla Boldrini di tenere un comizio, tutti parlerebbero - giustamente - di attentato alla democrazia. Ma se lo facessero con la Meloni, gli stessi direbbero che è "normale dialettica democratica". Se il vostro bambino italiano non va a scuola, passate un guaio con i servizi sociali. Com'è che invece i bambini nomadi possono mendicare senza alcun freno per strada?
Anche in politica estera, noi osserviamo il medesimo fenomeno. Perché la Bild stabilisce che la difesa di Israele è una "questione di sicurezza della Germania" e non sostiene lo stesso diritto per altri popoli? Perché si sostiene che in Iran ci sia una pericolosa teocrazia ma poi si stringono alleanze con l'Arabia Saudita che è molto più pericolosa da questo punto di vista? Perché si combatte il "terrorismo islamico" ma puntualmente si sostengono TUTTI quei regimi che invece sono affratellati col fondamentalismo islamico, combattendo i vari Assad, Saddam Hussein, Gheddafi che invece, da questo punto di vista, sono sempre stati molto più moderati? Perché l'Olocausto deve essere ricordato unicamente come una tragedia unicamente contro gli ebrei quando a finire vittima della furia nazista furono anche non ebrei?
E potremmo proseguire all'infinito fino al caso di Cecchi Paone, 62 anni, e Simone Antolini 24. Se si trattasse di una coppia eterosessuale, scatterebbero immediatamente i sospetti dei progressisti sul fatto che il partner giovane sia un arrivista, un profittatore e che quello anziano sia un depravato magari mentalmente labile. Non dimenticatevi che questo è il paese dove si è dato del depravato a Berlusconi per molto meno.
Magari invece Cecchi Paone e Antolini si amano davvero, chissà. Ma com'è che nessuno si ponga il dubbio per questi due?
Tutti quelli che noteranno queste dissonanze cognitive o, peggio, ne subiranno le conseguenze, capiranno che i diritti civili sono nient'altro che un pretesto per creare nuove sacche di privilegiati, provocando la formazione di sacche di resistenza negli esclusi che non ci staranno ad essere appellati come cattivi. E' esattamente questo il cavallo di Troia che eliminerà i diritti civili. Nel momento in cui si stabilisce che un gruppo di persone specifiche ha diritti che invece vengono negati ad un altro gruppo, per il semplice fatto di essere quel gruppo, questo gruppo farà in modo di lottare contro quei diritti.
L'antifascismo, per fare un esempio, non ha credibilità, proprio perché per imporre determinati principi si comporta allo stesso modo - ed anzi, molto peggio - dei fascisti. E dal momento che antifascismo e progressismo vanno a braccetto, nel momento in cui il progressismo svela tutte le proprie falle, il fascismo riacquisisce consenso, proprio come avvenne l'altra volta. Il che, inevitabilmente, mette in crisi il sistema di valori del progressismo.
Occorre, invece, fissare un principio: la doppia morale è l'infezione che ucciderà i diritti civili. E quando ciò accadrà, prendersela con Putin, con i fascisti o con Hamas - che, anche a voler dare per scontato (e non ne sono più sicuro) che siano davvero i cattivi della situazione, si limitano semplicemente a penetrare nelle contraddizioni dell'Occidente - non servirà assolutamente a nulla.
L'Occidente deve capire che la cultura dei diritti o è universale o è soltanto un totalitarismo di segno opposto che crea sacche di privilegi. E che i suoi nemici sono, oggi, così pericolosi proprio perché sono la cattiva coscienza di un sistema di valori che, ormai preda di una profondissima e soprattutto congenita ipocrisia, dai tratti patologici, si caratterizza per una costante dicotomia fra ciò che si propone di essere e di fare e ciò che invece effettivamente è e fa. Negare tutto questo significa mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi e aggravare il problema fino a farlo diventare insanabile.
