A fine Agosto, saranno vent'anni che tengo un diario giornaliero, dipanato tra il vecchio blog, Facebook e la comunità attuale.
Quando nel 2010 fui costretto a smettere di scrivere sul vecchio blog, ero regolarmente tra i primi duecento siti italiani, superando, anzi spesso persino doppiando, alcuni blog piuttosto famosi e alcuni quotidiani italiani, ed ero tra i primi 1000 al mondo. Non voglio fare un'esibizione di numeri perché apparirebbe una vanteria fine a se stessa, ma è soltanto per dire che sono stati premiati blogger molto meno visitati dei miei, che poi sarebbero diventati giornalisti di testate importanti, ma che impattavano nei lettori molto meno di quanto impattassi io. E insomma, campavo lo stesso. Non ho mai spinto per intrupparmi nei meccanismi dei premi e dei riconoscimenti, perché sono sempre stato al corrente della natura mafiosa di molti di essi. Naturalmente, dato il modo di trattare certi argomenti, nessuno si sarebbe mai sognato di assumere uno come il sottoscritto, ma il punto è che a me non è mai fregato niente. Non ho mai pensato che tenere un diario giornaliero al quale affidare la mia visione delle cose, mi trasformasse in un professionista di qualcosa. Il mio unico riconoscimento sono i lettori. Il mio presupposto è estremamente semplice: se sei uno che ha qualcosa da dire e vieni letto e da più persone di quante leggano i giornali mainstream, hai vinto. Il resto sono scemenze.

E' in questo senso che mi rapporto anche a concorsi di bellezza, di scrittura, di musica. Per me non hanno alcun valore. Quando il ministro della Cultura, Sangiuliano, confessa di non aver letto neanche un libro del Premio Strega, a parte forse commettere l'errore di dirla, dice esattamente la verità su come funzionino certi premi. Né deve stupire che in pieno delirio progressista, i concorsi di bellezza femminili vengano vinti dai trans. La credibilità delle competizioni artistiche è tale che i più grandi artisti li snobbano sistematicamente. E tuttavia, gli esseri umani tendono al conformismo molto più di quanto non credano, ivi compresi gli anticonformisti di facciata. Di conseguenza, il lettore tende ad andare dove dice il potere. E se i concorsi sono il momento in cui il potere richiama all'ordine i consumatori, dicendo loro cosa debbano leggere, ma anche gli autori, i quali sapranno che per accedere alle grandi platee devono dire la cosa giusta, ecco che avremo scrittori e lettori conformisti che non faranno altro che ripetere a pappardella ciò che sanno essere la chiave per penetrare le porte del successo.

Fin quando non si affronta la questione per quella che è, non capiremo che le imposizioni dall'alto funzionano solo se dal basso c'è qualcuno disposto a recepire. In sostanza, se c'è un popolo codardo che obbedisce. La critica funziona soltanto con i codardi e gli ignoranti. Con quelli che hanno bisogno di farsi imboccare il mangiare, il bere, il leggere e il copulare dai gerarchi del regime conformista. Per tutti gli altri c'è il piacere della vera, buona, musica. Da dare e da ricevere. Per il puro appagamento dello spirito.
Lucio Battisti non ha mai vinto un festival di Sanremo. Eppure è ancora nel cuore di tutti noi. E per quanto riguarda i modelli di bellezza con la "sorpresa", per fortuna possiamo ancora andare a letto con chi ci pare. Sincerandoci, va da sé, visti i tempi, che non abbia bevuto alcolici.

Comments

Il Premio Strega era una cosa seria e,
ai tempi nei quali molti media non esistevano, era un indicatore di eccellenze perché venivano premiati scrittori e testi eccellenti. Ne ho una collezione che va dal primo "Tempo di Uccidere" di Flaiano fino a "Ninfa Plebea" di Rea. Letti e riletti con passione. Poi noia e banalità a parte qualcuno. In Olanda é successa una cosa divertente, la presa in giro di un concorso stupido.
 

Media

Blog entry information

Author
Franco Marino
Views
2.259
Comments
1
Last update

More entries in Società

  • Pogrom?
    La parola è di origine russa, погром, e si legge “pagròm”. Si usa ancor oggi, ma non ha diretta attinenza a violenze fisiche su base razziale, né è direttamente legata all'antisemitismo: più...
  • Turetta vittima dell'irrazionalità del suo tempo (di Franco Marino)
    Il lettore avrà notato che ho scritto spesso del caso di Filippo Turetta. Le ragioni sono molte. Tanto per cominciare, se ne è parlato talmente tanto che, a momenti, ho avuto la sensazione di...
  • I media come tossici commandi ultrà (di Franco Marino)
    Chiunque nel 2024 legga i giornali, rimarrà stupito nel rendersi conto di come essi siano diventati una sorta di organo di tifoseria in perfetto stile "Hurra Juve" o "Tuttonapoli". Berlusconi, da...
  • Perché rimpiangiamo gli 883? (di Franco Marino)
    Avendo parenti che vivono a San Pietroburgo ma anche a Mosca, ed essendoci stato spesso - e a botte di mesi ciascuna - ho di quel controverso e bellissimo paese che è la Russia un punto di...
  • IL "7 OTTOBRE" DEGLI ITALIANI
    Lo scorso 7 Ottobre si è celebrato il primo anniversario del blitz condotto da Hamas in territorio israeliano che provocò morti, feriti e un notevole numero di ostaggi, molti dei quali ancora in...

More entries from Franco Marino

  • Saviano, suo malgrado, spiega perché Trump ha vinto (di Franco Marino)
    Da italiano e da berlusconiano, quindi da povero diavolo che ha passato la vita a difendersi dalle argomentazioni fallaci e intellettualmente disoneste degli antiberlusconiani, non ho fatto fatica...
  • Il boicottaggio deve diventare un reato (di Franco Marino)
    Una delle (poche) cose positive di un brutto periodo di vita, anche personale, è che, come i virus quando vengono debellati, lascia nell'organismo una memoria più o meno duratura, a volte eterna...
  • Gira la ruota! (di Franco Marino)
    Quando mi capita, soprattutto dal broadcast, che molti mi chiedano cosa io pensi degli eventi di politica internazionale che si stanno susseguendo, non posso fare a meno di trattenere un certo...
  • Prova di blogpost del 9 Novembre 2024
    <p>La vispa Teresa avea tra l'erbetta, a volo sorpresa gentil farfalletta. E tutta giuliva stringendola viva gridava a distesa: 'L'ho presa! L'ho presa!'. A lei supplicando l'afflitta gridò...
  • Glielo dico o ce lo dico?
    La grafia e la pronuncia corretta è glielo dico. Ce lo dico è una forma popolare da considerarsi errata. Cerchiamo di capire perché. Innanzitutto è bene fare una serie di passaggi preliminari che...
Top