Nessuno di noi, che sia di destra o di sinistra, può avere la benché minima chiara idea di cosa sia davvero accaduto e se il figlio di La Russa sia davvero colpevole o innocente. Una delle cose che meno sopporto di questo paese sono i tribunali di popolo. Mi fanno paura, a prescindere. Si iniziò con Piazzale Loreto e oggi si è passato alle piazzole dei social, dove milioni di cretini multimediali ogni giorno tributano il proprio minuto d'odio nei confronti di chiunque sia sgradito alla psicopolizia che ha infagottato gli stati di diritto riducendoli a burletta. Nel frattempo registro alcuni dati che mi fanno schifo di questa storia e da cui partire per renderci conto di quanto questo paese sia diventato orripilante:
- Si cerca di trasformare una vicenda privata - che non significa che non sia grave - in un affare politico. Anche si appurassero responsabilità di La Russa Junior, questo non implicherebbe che La Russa Senior debba dimettersi.
- Il metodo Berlusconi riprende a tutta velocità: la Santanché riempita di merda dagli sgherri della Magistrocratura italiana, La Russa e chiunque sia a destra sembra che non abbiano diritti in quanto destra.
- Ormai sulle vicende di colpevolezza o innocenza ci si divide in base all'appartenenza politica: gli stessi che oggi difendono il figlio di La Russa, se quest'ultimo fosse stato di sinistra, lo avrebbero già condannato. E, va da sé, la sinistra lo avrebbe già assolto.
- Ormai conoscere una donna e farci sesso è diventato un terno a lotto. Dapprima bisogna stare attenta a come guardarla, pena l'accusa di molestie sessuali, poi bisogna farle l'alcool test e potrebbe pure non bastare, perché in fin dei conti se una donna dice di essere stuprata, ha ragione a prescindere.
- A proposito di figli di politici, non si parla più del figlio di Grillo. Per inciso, sono convinto che anche lui sia stato incastrato, ma qualcuno di grazia potrebbe aggiornarci sullo stato delle indagini?
Di fronte a questi dati, persino il coinvolgimento del figlio di La Russa passa in secondo piano perché, comunque siano andate le cose, comunque finiscano, io vedo gente intellettualmente disonesta, tra i giornalisti e gli avversari politici, che tara i propri principi e la propria morale sull'appartenenza politica. Lo stato di diritto non esiste più. Esiste lo stato reputazionale dei social, dei gerarchi mediatici che, in barba ad ogni regola del diritto, possono distruggere la reputazione di una persona.
- Si cerca di trasformare una vicenda privata - che non significa che non sia grave - in un affare politico. Anche si appurassero responsabilità di La Russa Junior, questo non implicherebbe che La Russa Senior debba dimettersi.
- Il metodo Berlusconi riprende a tutta velocità: la Santanché riempita di merda dagli sgherri della Magistrocratura italiana, La Russa e chiunque sia a destra sembra che non abbiano diritti in quanto destra.
- Ormai sulle vicende di colpevolezza o innocenza ci si divide in base all'appartenenza politica: gli stessi che oggi difendono il figlio di La Russa, se quest'ultimo fosse stato di sinistra, lo avrebbero già condannato. E, va da sé, la sinistra lo avrebbe già assolto.
- Ormai conoscere una donna e farci sesso è diventato un terno a lotto. Dapprima bisogna stare attenta a come guardarla, pena l'accusa di molestie sessuali, poi bisogna farle l'alcool test e potrebbe pure non bastare, perché in fin dei conti se una donna dice di essere stuprata, ha ragione a prescindere.
- A proposito di figli di politici, non si parla più del figlio di Grillo. Per inciso, sono convinto che anche lui sia stato incastrato, ma qualcuno di grazia potrebbe aggiornarci sullo stato delle indagini?
Di fronte a questi dati, persino il coinvolgimento del figlio di La Russa passa in secondo piano perché, comunque siano andate le cose, comunque finiscano, io vedo gente intellettualmente disonesta, tra i giornalisti e gli avversari politici, che tara i propri principi e la propria morale sull'appartenenza politica. Lo stato di diritto non esiste più. Esiste lo stato reputazionale dei social, dei gerarchi mediatici che, in barba ad ogni regola del diritto, possono distruggere la reputazione di una persona.
Quasi quasi, me ne scappo in Russia.