Quando qualcuno, come blogger o come politico, decide di mettere nero su bianco la propria visione del mondo, ha due strade: acquisire un peso e portare dalla propria parte anche quelli che la pensano diversamente, o costruire un commando ultrà di tifosi con i quali provare l'inebriante sensazione di sentirsi un guru. La persona razionale ben presto capisce che i toni accesi convincono le persone che hanno già deciso di seguirci ma non quelli che dovremmo conquistare. Ma il punto è che se i toni comiziali sono sciocchi quando si vuole acquisire un peso e convincere gli indecisi, divengono irrinunciabili se l'obiettivo è proprio quello di diventare i capi ultrà di un gruppo specifico di persone. Per cui i discorsi di qualcuno non vanno tanto letti in base a ciò che dice bensì a cosa vuole ottenere nel momento di dirli. Se vuole ottenere governo e potere, cercherà di convincere gli indecisi se non addirittura gli avversari. Se vuole ottenere una radicalizzazione del proprio clan, cercherà di offendere, discriminare quando non addirittura minacciare gli avversari. Ho capito che la Meloni avrebbe vinto praticamente a tavolino quando ho visto la demenziale campagna elettorale di Letta. E fin quando la Meloni avrà questi avversari, gli unici pericoli che deve temere sono all'interno della propria coalizione.

Alla luce di quanto sopra, quando molti trovano demenziale ciò che dice la Schlein, sostenendo che in questo modo il PD crollerà ulteriormente nelle intenzioni di voto, mi stupisco di come molti non si siano posti una domanda in realtà molto più seria: il PD vuole davvero vincere? Ha interesse a vincere? Non è che tutto questo sia finalizzato ad obiettivi diversi? A queste domande non saprei rispondere. Ma l'impressione è che, oggi, vincere non convenga a nessuno. Il paese non ha una reale governabilità perché è una nave i cui comandi sono in realtà gestiti da remoto da persone molto più potenti del timoniere. Inoltre governare un paese richiede di occuparsi di temi molto più profondi di quelli propagandistici che vediamo nei talk-show e nei social. Al momento opportuno, l'elettore razionale e intelligente, non vota in base all'attualità, ma agli interessi personali. Ed è possibile che semplicemente il PD, resosi conto che non conviene avere il timone del paese, non abbia alcun interesse a vincere - anche perché questo li metterebbe di fronte allo stesso fallimento nel quale si sta impantanando la Meloni - e che in quanto tale punti semplicemente a diventare un commando ultrà del progressismo. E questo si vede da moltissime cose, tra cui proprio la comunicazione.
Il principio di fondo di quando si comunica - e che rende dunque deleteria la comunicazione della Schlein oggi come di Letta ieri - è che la persuasione ha un'origine etimologica molto chiara che è "suavis", ossia soave. Che si tenga un blog o si diriga un partito, col lettore o l'elettore bisogna porsi come un amico col quale ci si beve un caffè e col quale si parla di certi temi non con l'aria di intimidirlo culturalmente. Errore di molti politici e di molti blogger. Se si insolentisce chi in teoria dovresti portare dalla tua parte, otterrai da un lato di rafforzare la tua claque di tifosi, dall'altro di esacerbare i tuoi avversari e di allontanare gli indecisi, che sono poi quelli che decidono chi vince. Qualsiasi battaglia dialettica e politica che si svolga su regole democratiche si "vince al centro" conquistando il consenso di coloro che normalmente non starebbero dalla tua parte. Diceva un amico, un vecchio comunista romano, che "a fa' i comizi nella sede der partito so' bboni tutti". Qualsiasi cretino è in grado di conquistarsi un seguito con i ridicoli toni usati da Letta durante la campagna elettorale e con le supercazzole della Schlein oggi, altro conto è quando si deve conquistare un consenso più ampio. E dal momento che anche a disprezzare il PD, è impossibile che in quel partito non ci sia gente capace di capire un principio così banale, è evidente che forse l'obiettivo non sia convincere l'avversario, ma radicalizzare i propri elettori.
Del resto, le proposte della Schlein non hanno niente di originale che possa convincere chi vota per altri partiti. Sulla guerra in Ucraina, le posizioni sono uguali a quelle del centrodestra. Su temi come l'assistenza per i suoi poveri, il Movimento 5 Stelle, sebbene il reddito di cittadinanza fosse ben diverso da quello che in realtà si è rivelato, ha comunque una credibilità maggiore rispetto ad un partito che ha sempre guardato i poveri dall'alto in basso. Gli spazi ormai sono tutti occupati. E se il PD ha ancora un peso istituzionale, questo dipende soltanto dall'astensione che cresce verticalmente. Nelle ultime elezioni, il Partito Democratico ha riportato cinque milioni di voti, contro i dodici milioni del 2008, in un trend che, di anno in anno, è andato sempre crollando. Se i cinque milioni invece che sui 28 milioni di elettori del 2022, fossero stati ottenuti con i 38 milioni del 2008, oggi il PD invece del 19%, avrebbe poco più del 10% e in Parlamento conterebbe molto meno. Ma il punto è proprio questo: è da escludere che il PD in realtà, conscio di non poter dare più nulla a questo paese, si sia rassegnato proprio a questo?

La figura della Schlein e le sue scemenze, come l'ultima sull'armocromia del personal shopper, vengono prese troppo sul serio, come se ciò che dice il leader del PD fossero encicliche papali provenienti dal pontefice massimo di un partito importante per questo paese. Stiamo parlando invece semplicemente della segretaria di un partito che, spacciata come cavallo di razza, farà la fine della bistecca come l'hanno fatta gente ben più attrezzata di lei, perché chi l'ha messa lì non ha alcun interesse di governare e forse neanche più tanto il bisogno - visto che i veri padroni del PD già governano anzi tiranneggiano in posti ben più importanti delle istituzioni italiane - e dunque alcuna intenzione di conquistare un consenso cercando di convincere gli indecisi. Il PD è una setta il cui futuro è diventare una frangia sempre più radicale di un progressismo che allo stadio urla slogan sanguinari, ben sapendo che tanto non verranno mai messi nelle condizioni di fare del male. Non credo ci sia altra spiegazione. La persona razionale rifiuta di pensare che il PD, per quanto disprezzabile, sia gestito da imbecilli. Più che altro è ipotizzabile che siano gran furbastri che hanno applicato alla perfezione la gustosa barzelletta del figlio del dottore, quella per cui il figlio, divenuto anch'egli medico, dopo aver guarito quei pazienti che il padre non riusciva a guarire, gli chiede perché non li avesse guariti lui, e il padre gli risponde "Secondo te come li ho pagati i tuoi studi?".

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Franco Marino
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