Con me il colpo di fulmine funziona al contrario: mentre ad amare o voler bene a qualcuno ci metto sempre un po’ – non è snobismo, sono fatto così – viceversa il colpo di fulmine si verifica con le antipatie. E con Bergoglio il colpo di fulmine è stato immediato: non l'ho mai sopportato. Sin dal principio l'ho percepito antipatico, innaturale, odorando lontano un miglio la sua simpatia studiata, il suo finto pauperismo ad uso di telecamere e fotografi dei media cosiddetti progressisti. E sin dai primi giorni, quando ho unito tutti questi punti, ho capito come sarebbe stato il pontificato di Bergoglio: mirato a blandire quei finti fedeli imbevuti in realtà della subcultura del Personal Jesus. Ma che cos’è il Personal Jesus?
Papa Francesco non si può spiegare solo col percorso che lo ha portato a San Pietro, sin troppo semplice: consentire ai woke americani di mettere le mani nelle casse dello IOR, in quanto da tempo si sospetta che l'ala conservatrice della Chiesa possa allearsi con qualche partito sovranista, analogamente a quanto già accaduto in Russia tra Putin e la Chiesa Ortodossa. Ma per aizzare la gente contro lo IOR, il deep state ha fatto ricorso ad un’arma ricorrente già usata per scalare i movimenti di protesta in Europa: il populismo antipolitico, il cui funzionamento lo abbiamo già visto col Movimento 5 Stelle, anch’esso creatura del deep state americano. Si convince la popolazione che con una politica più povera, i cittadini saranno più ricchi, i cittadini ci cascano e da quel momento i veri padroni del partito populista hanno campo libero nel perseguire i loro reali interessi. L’elezione di Papa Francesco è stata preceduta da un incessante clima di terrorismo mediatico ai danni del predecessore Ratzinger, costretto alle dimissioni dopo mesi di pressione relativi agli scandali sulla pedofilia interni alla Chiesa, di cui si è misteriosamente smesso di parlare con Bergoglio al potere.
Poi c’è l'aspetto relativo al successo mediatico di Bergoglio che è semplicissimo: assecondare il Personal Jesus di molti finti cattolici, che si fonda su tre elementi costitutivi: l’idea che dirsi cattolici – senza nei fatti esserlo – sia conveniente (per i motivi più disparati); la fallace convinzione che la religione serva a farci stare bene nel qui ed ora – nessuna religione ha mai promesso questo; la mutilazione di tutto ciò che non rientri nell’interesse del finto credente, che è quel meccanismo per cui se Gesù dice "Date a Cesare quel che è di Cesare", questo suona come "cazzarola, devo pagare le tasse" oppure se dice "rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori" questo suona come "cazzarola, quindi quel tizio che mi deve 30.000 euro non posso più perseguirlo". Allora il finto credente, conscio di non poter abbracciare in toto la dottrina cattolica, crea un meccanismo di rimozione che gli restituisca un cattolicesimo a misura dei propri comodi.
Il Personal Jesus ha una faccia conservatrice, che non è ovviamente quella di Papa Francesco, che si esprime attraverso personaggi il cui unico scopo sembra essere quello di far credere che l'unico scopo del cristianesimo sia di limitare la libertà sessuale di un individuo, ed è quel meccanismo per cui vi ritrovate gente con uno stile di vita alquanto discutibile assurgere a moralisti bigotti - e sui social ne trovate quanti ne volete - che diano al nostro conservatore finto credente il piacere orgasmico di giudicare il prossimo, guardando la pagliuzza nei suoi occhi e dimenticando la trave nel proprio.
Poi c'è la faccia progressista di pretendere che un’istituzione fondatasi per duemila anni su cardini molto solidi – che sono poi quelli che le hanno permesso di resistere ai numerosi mutamenti sociopolitici – all’improvviso debba trasformarsi in qualcosa di diverso e accetti cose che vanno contro lo spirito della sua dottrina, come per esempio i matrimoni gay, oppure diventare una sorta di associazione di beneficenza, che la Chiesa non è mai stata, spogliandosi delle proprie ricchezze, senza considerare che gli unici a rimetterci in una Chiesa più povera non saranno certo i cardinali che continueranno a vivere nei loro lussuosi appartamenti ma semmai le scuole private cattoliche che chiudono a frotte nonché coloro che assistono i più deboli. Tutto questo però asseconda il nostro progressista finto cattolico, il quale nel vedere un Papa dall’aspetto più informale – che confonde con una maggiore bontà – vede appagata la propria frustrazione sociale.
Il motivo per cui questo Personal Jesus è deleterio si può esprimere in alcuni punti. Il primo è la qualità del prodotto originale. Il Cristianesimo, piaccia o meno, anche nelle sue varie declinazioni scismatiche, ha avuto il meglio degli intellettuali e degli artisti europei per duemila anni. Indipendentemente dal fatto che si creda o meno al messaggio di Cristo, parliamo di intellettuali e artisti che scrivevano in latino, greco, ebraico e aramaico e creavano la Cappella Sistina. Così, sia chi arriva al Personal Jesus da una prospettiva conservatrice, sia chi vi arriva da una prospettiva progressista, cade su banali domande di catechismo, neanche tanto difficili peraltro. Ed è questo il punto. La religione dell’ateismo (gli ateisti sono semplicemente religiosi a loro insaputa) finora è sempre caduta di fronte alle argomentazioni dei teologi.
L’altro punto che nessuno sembra comprendere è che la religione non nasce "per far stare bene qui ed ora", per il cui fine bastano molte cose terrene come una giornata alle terme o al mare, una bella giornata passata a letto con una donna che sa come dilettarci, un buon libro. Viceversa, la religione nasce per dare un senso alla propria vita in preparazione dell'Aldilà, in nome del quale bisogna essere pronti a sopportare dolore e sacrifici. Il religioso ineducato pensa che il miraggio dell'Aldilà addormenti le inquietudini dell’Aldiquà, quello educato sa che l'Aldiquà è solo un cammino di preparazione. Altrimenti la religione diventa qualcosa di simile al mio caffè, che adoro e mi viene buono ma non mi dice perché e in nome di cosa devo arrivare vergine al matrimonio.
Papa Francesco non si può spiegare solo col percorso che lo ha portato a San Pietro, sin troppo semplice: consentire ai woke americani di mettere le mani nelle casse dello IOR, in quanto da tempo si sospetta che l'ala conservatrice della Chiesa possa allearsi con qualche partito sovranista, analogamente a quanto già accaduto in Russia tra Putin e la Chiesa Ortodossa. Ma per aizzare la gente contro lo IOR, il deep state ha fatto ricorso ad un’arma ricorrente già usata per scalare i movimenti di protesta in Europa: il populismo antipolitico, il cui funzionamento lo abbiamo già visto col Movimento 5 Stelle, anch’esso creatura del deep state americano. Si convince la popolazione che con una politica più povera, i cittadini saranno più ricchi, i cittadini ci cascano e da quel momento i veri padroni del partito populista hanno campo libero nel perseguire i loro reali interessi. L’elezione di Papa Francesco è stata preceduta da un incessante clima di terrorismo mediatico ai danni del predecessore Ratzinger, costretto alle dimissioni dopo mesi di pressione relativi agli scandali sulla pedofilia interni alla Chiesa, di cui si è misteriosamente smesso di parlare con Bergoglio al potere.
Poi c’è l'aspetto relativo al successo mediatico di Bergoglio che è semplicissimo: assecondare il Personal Jesus di molti finti cattolici, che si fonda su tre elementi costitutivi: l’idea che dirsi cattolici – senza nei fatti esserlo – sia conveniente (per i motivi più disparati); la fallace convinzione che la religione serva a farci stare bene nel qui ed ora – nessuna religione ha mai promesso questo; la mutilazione di tutto ciò che non rientri nell’interesse del finto credente, che è quel meccanismo per cui se Gesù dice "Date a Cesare quel che è di Cesare", questo suona come "cazzarola, devo pagare le tasse" oppure se dice "rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori" questo suona come "cazzarola, quindi quel tizio che mi deve 30.000 euro non posso più perseguirlo". Allora il finto credente, conscio di non poter abbracciare in toto la dottrina cattolica, crea un meccanismo di rimozione che gli restituisca un cattolicesimo a misura dei propri comodi.
Il Personal Jesus ha una faccia conservatrice, che non è ovviamente quella di Papa Francesco, che si esprime attraverso personaggi il cui unico scopo sembra essere quello di far credere che l'unico scopo del cristianesimo sia di limitare la libertà sessuale di un individuo, ed è quel meccanismo per cui vi ritrovate gente con uno stile di vita alquanto discutibile assurgere a moralisti bigotti - e sui social ne trovate quanti ne volete - che diano al nostro conservatore finto credente il piacere orgasmico di giudicare il prossimo, guardando la pagliuzza nei suoi occhi e dimenticando la trave nel proprio.
Poi c'è la faccia progressista di pretendere che un’istituzione fondatasi per duemila anni su cardini molto solidi – che sono poi quelli che le hanno permesso di resistere ai numerosi mutamenti sociopolitici – all’improvviso debba trasformarsi in qualcosa di diverso e accetti cose che vanno contro lo spirito della sua dottrina, come per esempio i matrimoni gay, oppure diventare una sorta di associazione di beneficenza, che la Chiesa non è mai stata, spogliandosi delle proprie ricchezze, senza considerare che gli unici a rimetterci in una Chiesa più povera non saranno certo i cardinali che continueranno a vivere nei loro lussuosi appartamenti ma semmai le scuole private cattoliche che chiudono a frotte nonché coloro che assistono i più deboli. Tutto questo però asseconda il nostro progressista finto cattolico, il quale nel vedere un Papa dall’aspetto più informale – che confonde con una maggiore bontà – vede appagata la propria frustrazione sociale.
Il motivo per cui questo Personal Jesus è deleterio si può esprimere in alcuni punti. Il primo è la qualità del prodotto originale. Il Cristianesimo, piaccia o meno, anche nelle sue varie declinazioni scismatiche, ha avuto il meglio degli intellettuali e degli artisti europei per duemila anni. Indipendentemente dal fatto che si creda o meno al messaggio di Cristo, parliamo di intellettuali e artisti che scrivevano in latino, greco, ebraico e aramaico e creavano la Cappella Sistina. Così, sia chi arriva al Personal Jesus da una prospettiva conservatrice, sia chi vi arriva da una prospettiva progressista, cade su banali domande di catechismo, neanche tanto difficili peraltro. Ed è questo il punto. La religione dell’ateismo (gli ateisti sono semplicemente religiosi a loro insaputa) finora è sempre caduta di fronte alle argomentazioni dei teologi.
L’altro punto che nessuno sembra comprendere è che la religione non nasce "per far stare bene qui ed ora", per il cui fine bastano molte cose terrene come una giornata alle terme o al mare, una bella giornata passata a letto con una donna che sa come dilettarci, un buon libro. Viceversa, la religione nasce per dare un senso alla propria vita in preparazione dell'Aldilà, in nome del quale bisogna essere pronti a sopportare dolore e sacrifici. Il religioso ineducato pensa che il miraggio dell'Aldilà addormenti le inquietudini dell’Aldiquà, quello educato sa che l'Aldiquà è solo un cammino di preparazione. Altrimenti la religione diventa qualcosa di simile al mio caffè, che adoro e mi viene buono ma non mi dice perché e in nome di cosa devo arrivare vergine al matrimonio.
Papa Francesco, concedendosi ai Personal Jesus, sta trasformando la Chiesa in un'associazione di beneficenza - che non è mai stata - svuotandola del suo contenuto dottrinale, che almeno aveva un significato. Se invece si cerca qualcosa che ci faccia stare meglio qui ed ora, che non ci chieda sacrifici, la religione non è la risposta giusta. In compenso, è molto meglio il mio caffè. Che almeno non pretende di interferire con chi lo trovasse una ciofeca.