Una sera di tanti anni fa, un commissario si reca nella casa di un grande faccendiere il quale, dopo avergli fatto una lezione su come funziona il potere - e su come lui sia soltanto un elemento della catena - gli predice la morte che effettivamente avverrà di lì a pochissimo. Quel commissario e quel faccendiere in realtà non esistono: uno è il Commissario Cattani interpretato da Michele Placido, il faccendiere è Espinosa, interpretato da Bruno Cremer (e mirabilmente doppiato da Ferruccio Amendola) e la fiction è La Piovra. Mentre Cattani, impegnato nell'eterna palingenesi contro il Male - del resto incarnata da tutte le fiction poliziesche del tempo - gli pianta una grana moralistica, al faccendiere tocca spiegargli che "la corruzione nelle democrazia è come il lubrificante nel motore: ha un odore nauseabondo e sporca, ma non se ne può fare a meno". Naturalmente ha ragione lui, ma gli fanno recitare la parte del cattivo. Oppure, complottisticamente, si potrebbe dire che quello sia un modo per dare un messaggio mafioso ai cittadini del tipo "Comanda il potere, a voi non resta che adeguarvi, non vi può difendere nemmeno la Polizia". Del resto, ne La Piovra, per chi l'ha vista, si anticipano moltissime delle cose che poi si verificheranno negli anni a venire. Ma andiamo avanti.

Molti si sono indignati e scandalizzati a seguito dello scandalo dei Mondiali in Qatar, e personalmente è molto più scandaloso questo che altre cose. Nessuno si è mai chiesto il senso di far disputare un Mondiale in un paese che, oltre ai soldi guadagnati attraverso il ricatto del petrolio, non ha letteralmente nulla, men che meno i famosi diritti umani tanto sbandierati in questo campionato del mondo, dove si è moralizzato contro l'Iran e contro la Russia, in un paese dove l'integralismo islamico fa da padrone. E nessuno si è mai davvero chiesto se il Qatar non avesse letteralmente comprato questo Mondiale. In realtà, la corruzione è un male endemico di tutte le democrazie e questo scandalo, se le istituzioni europee sono davvero forti, farà loro semplicemente un baffo. Puntare il dito sul malaffare europeo è solo un modo per sviare le attenzioni su cosa sta accadendo, esattamente come Mani Pulite fu esattamente la stessa cosa: una gigantesca arma di distrazione di massa per nascondere realtà molto più complesse. In realtà, tanto Mani Pulite quanto Qataropoli nascono in due momenti ben precisi: il crollo del Muro di Berlino e l'ormai conclamato declino americano suffragato dall'intervento della Russia nel Donbass. L'esplosione di Tangentopoli non stupì nessuno. Che l'Italia sprofondasse nella corruzione non soltanto era cosa nota e oggetto di battute da parte dei principali satiri del tempo (si pensi alle battute di Grillo sui socialisti) ma la sistematicità era tale che esisteva un prezzario specifico per ogni tipo di autorizzazione che gli imprenditori dovevano ottenere per poter lavorare senza rotture di scatole varie. Fu questo a far coniare la proverbiale espressione "dazione ambientale". Si sapeva che si doveva pagare e si pagava. Tutte le inchieste, che pure di tanto in tanto nascevano, si impantanavano in un sistema politico protetto a tutti i livelli dagli Stati Uniti, i quali non è che fossero insensibili al problema e che stimassero la classe politica italiana: semplicemente sapevano benissimo che l'alternativa a quel sistema era il Partito Comunista, che peraltro a sua volta era finanziato dall'URSS, e quindi con il loro proverbiale pragmatismo dicevano "Sono dei bastardi ma sono i nostri bastardi".
Crollato il Muro di Berlino, gli americani avviarono la resa dei conti con Mani Pulite che non fu niente di più di un'operazione eterodiretta dalla CIA (probabilmente all'insaputa del pool di Mani Pulite stesso, secondo me i magistrati di Milano erano in buonafede) con un unico scopo: colpire la partitocrazia rappresentata dal Pentapartito, attraverso la liquidazione della vecchia Prima Repubblica e la creazione di un finto bipolarismo che doveva servire semplicemente a garantire l'instabilità politica in Italia, tenendo tuttavia ambedue gli schieramenti sotto lo scacco della magistratura che era (ed è tutt'oggi) il braccio armato del potere americano in Italia.

E' presto per capire se sta accadendo la stessa cosa nelle istituzioni europee. I parlamentari finora presi col sorcio in bocca sono pesci relativamente piccoli, come inizialmente lo furono quelli di Mani Pulite. Possiamo però dare per scontate una serie di cose: la prima è che se questa vicenda è saltata fuori, sono venute meno alcune protezioni, e che probabilmente qualche attore geopolitico esterno ha interesse a destabilizzare l'Unione Europea, e che questo scandalo (come ha ottimamente ricordato @Andrea Sartori in questo articolo https://www.lagrandeitalia.net/andrea-sartori/2022/12/14/unione-europea-the-end/) è un colpo molto più robusto della Brexit. Inoltre, le vicende del Donbass segneranno un cambiamento radicale nella storia dell'Unione Europea. Sia perché l'intervento americano, a differenza di altre situazioni del passato, è stato molto limitato, sia perché emergono nuovi attori geopolitici nel panorama mondiale che - e lo dico per frenare gli entusiasmi di molti multipolaristi - non promettono nulla di buono per l'Italia.

Il nostro paese e l'Europa tutta sono un gran maiale grasso che fa gola a molti. Se il maiale non si fa cinghiale e dunque non si dota di robuste zanne e di una sana aggressività, non è che se le fauci americane sono in disarmo, quelle cinesi o indiane o russe siano meno fameliche. E' interesse di tutto il mondo spolpare l'Europa e, se c'è una convergenza mondiale in questo momento, è proprio questa. Per cui, lo scandalo delle istituzioni europee non va letto con la letizia di chi, euroscettico, ha sempre atteso una catarsi che facesse collassare il sistema europeo. Perché l'Unione Europea e le sue strutture non nascono, come ci è sempre stato raccontato, come associazione libera e spontanea tra nazioni europee libere e sovrane, ma come evoluzione della CECA, una comunità creata a tavolino per garantire la sfera di influenza americana nell'Europa Occidentale, esattamente come il COMECON e il Patto di Varsavia erano create a tavolino per garantire la sfera di influenza sovietica nell'Europa Orientale. Così come il crollo dell'URSS ha provocato la fine del COMECON e del Patto di Varsavia e della partitocrazia italiana, così la reazione russa nel Donbass, inaugurata dal ritiro americano dall'Afghanistan, segnerà la lenta e progressiva fine del potere americano in Europa. Che poi dietro le vicende di corruzione relative ai Mondiali in Qatar ci siano russi e cinesi, oppure la destra americana - da sempre ostile all'Europa - e che questo preluda ad una Mani Pulite europea, questo è presto per dirlo.
Ma se ci sarà, il modo più sbagliato per leggere il tutto sarà di indignarsi per il malaffare europeo. Perché il malaffare è endemico nelle democrazie di tutto il mondo, è come il lubrificante nel motore. E' inevitabile ed essenziale. Viene anzi protetto sia dalle classi politiche che dal giornalismo. Semplicemente accade ad un certo momento che l'interesse di proteggere un determinato sistema venga meno. Se sta accadendo questo in Europa lo capiremo prossimamente.

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Quando la Giorgia divenne PM, scrissi un commento su FB, non ricordo se a seguito di un tuo articolo o post di qualcun altro. """"Giorgia Meloni é la "predestinata" che é il contrario di sfigata. La persona predestinata arriva nel posto giusto, al momento giusto, cioè quando attorno a lei gli eventi girano a suo favore"" Citai il fatto che la pandemia covid 19 si stava risolvendo, che il PD stava perdendo pezzi, che il sostegno a Selenski si stava indebolendo. Poi, a confema, é arrivato l'inciampo del "tu" a Sumahoro che poteva essere uno tsunami razzista e invece ...bam!!! Ne fa fuori parecchi sto Sumahoro: Saviano, Boldrini, Fratoianni....e ancora il PD. Poi Conte e il rdc e...bam!!! Esce il condono di Ischia. Polemica del contante....bam!!! L'UE dà un assist. Accusano il governo di essere sottomesso all'UE.....e bam!!!! Esce lo scandalo UE che dà un'altra botta alle sinistre. Anche sugli aiuti all'Ucraina critiche a non finire e.....bam!!! Io so cosa succederà perché seguo in Telegram 6 canali russi. In pratica...il governo Meloni non si é messo contro nessuno, ha tenuto tutti buonini buonini, ha rassicurato i vicini che non sono cattivi fascisti ....vediamo con gli sbarchi cosa succede. Qua non lo so proprio.
 
Sopravvivere nel mondo multipolare richiede una adeguata postura diplomatica e la volontà di nuotare da soli, senza lasciarsi trascinare dalla corrente come un peso morto. Destra e sinistra devono darsi una svegliata (facile a dirsi: è un po' come fare una sega a un cadavere) e capire che non siamo più negli anni 50. Mi sbaglierò, ma negli Stati Uniti prevale ancora l'intenzione di restaurare l'impero unipolare, o quantomeno di traumatizzare il più possibile la transizione. Di questo passo rischiano di zombificare (deindustrializzarlo e militarizzarlo in funzione antirussa) lentamente il vecchio continente, sdoganando nazionalismi farlocchi e manipolabili in stile ucraino. Ricordiamoci l'indagine della Digos sulla cellula terrorista di Napoli addestrata dagli "eroi" di Azov.
 
Personalmente non sono per nulla stupita della corruzione emersa con il Quatargate. Sono stupita che sia stato scoperto ufficialmente.
E poi, scusate, ma le decisioni di Panzeri erano così determinati da meritarsi sacchi di soldi per comprarle? A questo punto mi chiedo chi sia la chiave di volta e quanto ha preso...
 

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Franco Marino
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