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Non odiamo abbastanza nessuno da costringerlo, specie di domenica, a leggere un articolo su Selvaggia Lucarelli. Ma alla luce dell'ennesima polemica di ieri riguardo alle ennesime sparate della popolare blogger, mi sorge spontanea una riflessione, in risposta a chi auspica un suo allontanamento da Ballando con le Stelle, imputando chi a questa trasmissione chi alla Lucarelli stessa, colpe che dal mio punto di vista non esistono, perlomeno per come funziona tutto il teatrino.
Le argomentazioni per cui "La Lucarelli non deve parlare di ballo perché non è una ballerina", sono risibili. Perché sembrano dimenticare che Ballando con le stelle non è un programma dedicato al ballo, ma che usa il ballo come pretesto per tenere vivo un teatro ben più grande.

Primariamente, va detto che Ballando con le stelle appartiene al format del reality show, che, da Amici e dal Grande Fratello in poi, con delle variazioni tematiche (chi canta, chi balla, chi cucina, chi suona) ha uno schema fisso: un gruppo di sfigati senza né arte né parte o di ex-famosetti ormai in disarmo che vengono invitati a partecipare ad una competizione dove l'obiettivo non è dimostrare di essere più bravi degli altri ma più personaggi, e il cui unico obiettivo è parassitare il peggio del trash che ognuno di questi è in grado di produrre, per drogare ascolti che altrimenti, vista l'ora, si riverserebbero nei film porno delle TV regionali. Chi per esempio sostiene che "la Lucarelli non dovrebbe parlare di ballo, perché non è una ballerina", forse dimentica che non viene invitata perché esperta di ballo, come ovviamente non veniva invitata nel talent show per comici di cui non mi ricordo il nome perché esperta di comicità, né veniva invitata alla Fattoria perché esperta di mucche e di pecore, ma per la sua figura di generatrice ad alta intensità di polemiche, di divisioni in due dell'opinione pubblica tra quelli che la amano e che amano le cose che piacciono a lei - e la imitano - e quelli che la odiano e che odiano ciò che piace a lei, e per consentirle a latere, se qualcuno spara a zero su di lei, di fare qualche querela attraverso la quale guadagnare qualcosa. E dunque fare ascolti. Chi ritiene che eliminata lei (professionalmente si intende) il mondo sia un posto molto più sereno e rassicurante, dimentica che il terreno che l'ha prodotta è fertilissimo di persone che hanno capito come si arriva al successo in questo paese: stando dalla parte giusta. C'è la fila per prendere il posto della Lucarelli, e non è certo detto che, espulsa lei, l'alternativa sia migliore.

La Lucarelli è un falso problema perché noi tutti abbiamo un mezzo potentissimo per fermarla: il telecomando. E' l'unico che davvero può fare la differenza. Ed è potentissimo non soltanto perché ci toglierebbe di torno lei, ma anche le aspiranti Lucarelli dispensatrici di sarcasmo (parente povero dell'ironia) di cui l'etere, telematico e televisivo, è stracolmo. Così come in qualsiasi momento possiamo fermare tutto il teatrino, quello di Ballando come quello che regge tutto il sistema italiano.
La Lucarelli non è il problema. Il problema sono quelli che ogni sera guardano Ballando Con Le Stelle, gli utenti che mettono like ai suoi post, i giornali che ne riportano l'opinione. Il problema è di chi non ha capito che sia dal teatrino di Ballando che da tutti gli altri teatri, bisogna scendere prima possibile.

Comments

Meglio un film porno a mio avviso o usare il telecomando e cambiare canale o spegnere la TV
 
Non guardo la TV da anni,la Lucarelli conseguentemente è monnezza allo stato puro. Non vale neppure lapena sprecarci un nanosecondo per commentarla. Vivvaiddio senza TV si campa benissimo, è il peggior elettrodomestico esistente oggi come oggi,la lavatrice lava i panni e la TV lava i cervelli. Questo è tutto,fine della trasmissione.
 
È vero.
In un mondo che sopravvive grazie alla TV, il telecomando diventa uno scettro.
Peccato che le persone non riescano a capirlo.
Io, personalmente, ho spento la Lucarelli. E sto da Dio!
 
Franco, Lucarelli chi? Grazie a Dio non ho mai avuto la curiosità di vedere uno di questi reality. Ma dico di più, quando nei programmi pseudo/politici vedo alcuni personaggi ben "educati " che hanno la bella abitudine di interrompere sempre e non permette agli altri di parlare, cambio canale oppure spengo e mi leggo un libro.
 
Lo stesso avviene per "Dritto e Rovescio". In FB è sistematicamente criticato per la scelta degli ospiti, per le risse, per il conduttore. Un susseguirsi di post "Cambio canale" - "Inguardabile" - "Non lo seguo più". Ed ogni settimana arrivano i ringraziamenti di Del Debbio per aver superato l'audience della trasmissione precedente.
 

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Franco Marino
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