Se l'obiettivo dei sionisti israeliani e` la costruzione della Grande Israele (la Terra "Promessa") che si estenderebbe su Siria, Libano, parte dell'Irak, dell'Arabia Saudita e dell'Egitto, quello di Erdogan e` l'obiettivo della Grande Turchia (sulle orme dell'Impero Ottomano), i cui territori...
Se l'obiettivo dei sionisti israeliani e` la costruzione della Grande Israele (la Terra "Promessa") che si estenderebbe su Siria, Libano, parte dell'Irak, dell'Arabia Saudita e dell'Egitto, quello di Erdogan e` l'obiettivo della Grande Turchia (sulle orme dell'Impero Ottomano), i cui territori sono in buona parte sovrapponibili ai "desiderata" di Israele, ma che comprendono Israele stessa oltre ad estendersi sullo spazio "post-sovietico" dell'Asia Centrale.
Israele e` di fatto l'avamposto "anglosassone" in Medio Oriente, il loro "cane da guardia 'impazzito'", potenza nucleare, forte esercito, servizi segreti bene infiltrati ed efficienti, ma praticamente totalmente dipendente dagli USA per la propria sopravvivenza per la quale non ha mai dovuto temere avendo bene infiltrato i posti di comando di quel Paese (e non solo). Ma le manca di fatto una reale "sovranita`/indipendenza" economica, militare, alimentare, demografica, che al momento affida alla sua deterrenza militare possibile finche` gli USA hanno interesse a sostenerla.
La Turchia e` un membro della NATO ultimamente un po` "opportunisticamente atipico" alla cui alleanza contribuisce con il secondo piu` forte esercito e una posizione strategica sia sul Mar Nero (del quale controlla una buona parte delle coste e la porta di entrata), e sul Vicino Oriente, ed e` un nemico storico della Russia con la quale contende il controllo di aree e territori che sono sul confine fra questi due Paesi.
Il controllo del Mar Nero (i Tartari di Crimea), il Caucaso (in prevalenza islamico e spesso turcofono), l'Asia Centrale fino ai confini con la Cina (territori islamici e spesso turcofoni).
La Russia dal canto suo ha sempre conteso alla Turchia (allora Impero Ottomano) quei Territori e l'accesso al Mediterraneo (Costantinopoli).
Un conflitto (non necessariamente militare) che generi tensione bloccando risorse fra Israele e Turchia (l'unico Paese in quell'area in grado di tener in qualche modo testa ad Israele), proprio perche` "inconciliabile" (a somma zero) puo` diventare vantaggioso sia per la Russia, che per gli USA.
Per la Russia concentrare sul Medio Oriente l'espansione dell'influenza turca per alleggerire quella sul Caucaso e l'Asia Centrale e dove gli argini per il controllo di quella espansione sarebbero principalmente Israele ed Iran, questa situazione sarebbe ben vista, e credo che per favorire questo scenario la Russia abbia gia` concesso abbastanza alla Turchia.
E che la Turchia per questa sua "missione" abbia bisogno di una Russia "neutrale" e` scontato.
Lo stesso discorso vale per la Russia riguardo Israele dove uno scontro diretto fra i due Paesi e` improponibile: nemmeno confinano, richiederebbe una proiezione militare della Russia di circa 2000 km, impensabile in questo momento.
In secondo luogo la seconda lingua parlata in Israele e` il russo, dove di origine russa e` circa il 15-20% della sua popolazione sufficiente a condizionare la politica dei due Stati.
Ma una espansione "oltre misura" di Israele nei Territori medio orientali "non ostili" alla Russia e possibili futuri amici/alleati non e` gradita.
In questo senso la possibile contrapposizione di Israele con Turchia (ed Iran) non e` vista negativamente.
Per gli USA si tratta di decidere quale dei due contendenti di volta in volta sostenere/non ostacolare: ambedue sono suoi alleati, ambedue controllano posizioni strategicamente importanti nella contrapposizione degli USA con la Russia (e la Cina), e di volta in volta ambedue debbono essere "gratificati" (spesso a spese degli interessi dell'altro). L'importante e` che non si distruggano a vicenda e siano "strumenti"elle mani degli USA nella sua contrapposizione a Russia e Cina.
Quell'area (Il Medio Oriente) e` uno scacchiere complesso in cui da sempre si scontrano gli interessi fra il Mondo Anglosassone (Gran Bretagna - USA) e la Russia (Impero, URSS, Federazione), crocevia importante fra Europa, Asia ed Africa.
Sperare di trovare "linearita`" nei comportamenti dei Paesi che su quello scacchiere "giocano" e` impensabile visto che le azioni che vi si svolgono hanno molto spesso una valenza tattica, legata al momento visto le inconciliabilita` delle reciproche motivazioni strategiche.
Israele e` di fatto l'avamposto "anglosassone" in Medio Oriente, il loro "cane da guardia 'impazzito'", potenza nucleare, forte esercito, servizi segreti bene infiltrati ed efficienti, ma praticamente totalmente dipendente dagli USA per la propria sopravvivenza per la quale non ha mai dovuto temere avendo bene infiltrato i posti di comando di quel Paese (e non solo). Ma le manca di fatto una reale "sovranita`/indipendenza" economica, militare, alimentare, demografica, che al momento affida alla sua deterrenza militare possibile finche` gli USA hanno interesse a sostenerla.
La Turchia e` un membro della NATO ultimamente un po` "opportunisticamente atipico" alla cui alleanza contribuisce con il secondo piu` forte esercito e una posizione strategica sia sul Mar Nero (del quale controlla una buona parte delle coste e la porta di entrata), e sul Vicino Oriente, ed e` un nemico storico della Russia con la quale contende il controllo di aree e territori che sono sul confine fra questi due Paesi.
Il controllo del Mar Nero (i Tartari di Crimea), il Caucaso (in prevalenza islamico e spesso turcofono), l'Asia Centrale fino ai confini con la Cina (territori islamici e spesso turcofoni).
La Russia dal canto suo ha sempre conteso alla Turchia (allora Impero Ottomano) quei Territori e l'accesso al Mediterraneo (Costantinopoli).
Un conflitto (non necessariamente militare) che generi tensione bloccando risorse fra Israele e Turchia (l'unico Paese in quell'area in grado di tener in qualche modo testa ad Israele), proprio perche` "inconciliabile" (a somma zero) puo` diventare vantaggioso sia per la Russia, che per gli USA.
Per la Russia concentrare sul Medio Oriente l'espansione dell'influenza turca per alleggerire quella sul Caucaso e l'Asia Centrale e dove gli argini per il controllo di quella espansione sarebbero principalmente Israele ed Iran, questa situazione sarebbe ben vista, e credo che per favorire questo scenario la Russia abbia gia` concesso abbastanza alla Turchia.
E che la Turchia per questa sua "missione" abbia bisogno di una Russia "neutrale" e` scontato.
Lo stesso discorso vale per la Russia riguardo Israele dove uno scontro diretto fra i due Paesi e` improponibile: nemmeno confinano, richiederebbe una proiezione militare della Russia di circa 2000 km, impensabile in questo momento.
In secondo luogo la seconda lingua parlata in Israele e` il russo, dove di origine russa e` circa il 15-20% della sua popolazione sufficiente a condizionare la politica dei due Stati.
Ma una espansione "oltre misura" di Israele nei Territori medio orientali "non ostili" alla Russia e possibili futuri amici/alleati non e` gradita.
In questo senso la possibile contrapposizione di Israele con Turchia (ed Iran) non e` vista negativamente.
Per gli USA si tratta di decidere quale dei due contendenti di volta in volta sostenere/non ostacolare: ambedue sono suoi alleati, ambedue controllano posizioni strategicamente importanti nella contrapposizione degli USA con la Russia (e la Cina), e di volta in volta ambedue debbono essere "gratificati" (spesso a spese degli interessi dell'altro). L'importante e` che non si distruggano a vicenda e siano "strumenti"elle mani degli USA nella sua contrapposizione a Russia e Cina.
Quell'area (Il Medio Oriente) e` uno scacchiere complesso in cui da sempre si scontrano gli interessi fra il Mondo Anglosassone (Gran Bretagna - USA) e la Russia (Impero, URSS, Federazione), crocevia importante fra Europa, Asia ed Africa.
Sperare di trovare "linearita`" nei comportamenti dei Paesi che su quello scacchiere "giocano" e` impensabile visto che le azioni che vi si svolgono hanno molto spesso una valenza tattica, legata al momento visto le inconciliabilita` delle reciproche motivazioni strategiche.